CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [24 luglio 2009]

Distribuitela, grazie.

La riforma sanitaria in USA*

Di Ralph Nader

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La sola lezione che Obama ha appreso dal disastro della riforma sanitaria di Hillary e Bill del 1993 - 1994 è di lasciare fuori Michelle Obama dalla sua iniziativa per ottenere qualcosa (nulla) attraverso la "riforma" definita dal Congresso.

A parte ciò, egli fa gli stessi errori dell'offuscare la sua proposta, del soddisfare i Democratici di destra e i Repubblicani aziendalisti che vogliono una "riforma" truffa persino più soffice per poi tagliare i trattamenti di farmaci, ospedali e delle industrie dell'assicurazione sanitaria.

I suoi avversari politici divengono ogni giorno più audaci poiché vedono indebolirsi la base del suo partito al Congresso, i suoi sondaggi cadere e la gente confusa che viene saturata dalla propaganda di contrasto dei giganti della cura sanitaria insaziabile, speculativa e sussidiata.

I loro tirapiedi della campagna ben finanziata a Capitol Hill, i Think Tanks e gli editorialisti aziendalisti si basano sull'avversione al conflitto del Presidente e sulla sua prontezza ripetuta a diluire quello per il quale dovrebbe battersi.

La confezione di ululati crudeli fragorosi arriva sotto forma di W. Kristol ("Ora non tirate jab. Andate per uccidere".), del Sen. J. DeMint (R-SC) ("Se saremo capaci di fermare Obama su questo, sarà la sua Waterloo. Lo spezzerà ".), e di C. Krauthammer che si lamenta selvaggiamente della disonestà medica e della legge illecita.

Krauthammer non concretizza i suoi reclami e non menziona le molte vittime della disonestà come con allegria predice "del cedimento della cura Obama". Tutti questi critici hanno assicurazioni sanitarie dorate, certamente!

Hillary cercò l'accordo con le imprese del farmaco e ospedaliere. Obama le invita alla Casa Bianca, dove esse si sono impegnate presumibilmente a rinunciare a quasi $300 miliardi di dollari in dieci anni senza qualsiasi specificazione sul come questo complesso assicurativo possa essere garantito.

Non importa, in cambio Obama e i suoi aiutanti non presseranno il Congresso per autorizzare il governo federale a negoziare i prezzi dei farmaci con l'industria farmaceutica. Non preoccupatevi: i contribuenti pagheranno il conto.

Secondo il New York Times, nell'incontro del 7 luglio alla Casa Bianca tra i capi dell'indus tria farmaceutica, il capo staff di Obama, Rahm Emanuel, e il presidente della commissione Finanze del Senato Max Baucus (D-MT) hanno promesso a tale industria che la nuova legge non permetterà l'importazione delle medicine a buon mercato dal Canada o da altri stati anche se avessero gli standard di sicurezza sanitari.

Poiché questi incontri industriali alla Casa Bianca sono privati, nessuno sa quante altre concessioni sono state fatte.

Quello che si sa sono le idee note di Barack Obama.

Un ex sostenitore dell'assicurazione del single payer (spesso descritta come assistenza sanitaria piena per tutti con libera scelta di medico e ospedale e senza centinaia di miliardi di dollari di spese amministrative aziendali e fatture false), l'allora senatore dell'Illinois Obama predisse, nel 2003, che questo sarebbe stato attuato quando i Democratici avessero controllato il Congresso e la Casa Bianca.

Bene, è la situazione attuale, ma, da Presidente, egli crede che il single payer non sia "pratico".

L'assicurazione del single payer è sostenuta dalla maggioranza degli americani, la maggioranza dei dottori e delle infermiere e da quasi novanta membri della House dei Rappresentanti.

Guardate H.R. 676 e singlepayeraction.org.)

Serve una sostituzione chiara delle imprese assicurative sanitarie private con l'assicurazione federale, come Medicare fece per gli anziani nel 1965; per essere chiari.

Ventimila persone muoiono in America ogni anno perché non possono pagare l'assicurazione sanitaria; secondo l'Institute of Medicine.

Altre centinaia di migliaia soffrono perché non hanno l'assicurazione per curare i loro malanni o ferite.

Single payer significa che tutti sono coperti dalla nascita, come in tutti gli stati occidentali. Immaginate nessuna vita perduta o niente sofferenze per la mancanza d'assicurazione.

Proposte confuse (mutate spesso e super complicate dalle orde di lobbisti aziendali avari) sono fatte da politici come Obama molto suscettibile alle descrizioni sensazionali e sostenuto dai suoi avversari ben assicurati.

Finalmente, la gente di Obama dice "riforma della assicurazione sanitaria", e non l'erronea "riforma sanitaria" che li porterebbe a criticare quel governo che controllasse la cura della salute.

Tutte le proposte, incluso il single payer, sono basate sulla cura sanitaria privata.

Ora arriva il ben assicurato e libertario Cato Institute con una pubblicità a tutta pagina sul Washington Post e sul The New York Times per accusare Obama di volere creare la sanità pubblica. Una figura di Zio Sam con la scritta "il vostro nuovo dottore". Assurdità.

La gente ben assicurata di Cato dovrebbe sapere meglio che il dire che questo "governo controlla" dovrebbe "ridurre la qualità della sanità". Quasi 100.000 vite sono perdute a causa della negligenza medica ospedaliera all'anno, secondo la Harvard School of Public Health.

Questa vasta tragedia peggiorerà in modo chiaro sotto il governo universale dell'assicurazione sanitaria che raduna i campioni di dati per ridurre lo spreco, gli aumenti di qualità e la trasparenza.

Per contro, i grandi assicuratori sanitari reticenti che fanno più denaro se respingono i reclami, ignorano i loro doveri di prevenire la perdita.

Nel 1950, quando il Presidente Truman mandò una legge sull'assicurazione sanitaria universale al Congresso, l'American Medical Association (AMA) lanciò subito un vasto contrattacco. L'AMA sostenne che l'assicurazione sanitaria governativa avrebbe portato al razionamento della cura medica, prezzi alti, diminuzioni di scelte e più burocrazia.

L'AMA sconfisse sia Truman che le unions che sostenevano la legge, usando la frase "medicina socializzata" per spaventare la gente.

Dopo 59 anni, "la medicina corporativa" ha prodotto tutte queste conseguenze, unite alla degradazione dell'indipendenza della professione medica.

Oggi, l'ironia è quella che i dominatori aziendalisti accusano i riformatori di Washington di fare quello che loro stessi hanno prodotto in tutta la nazione.

Razionamento, prezzi più alti, meno scelta, e mucchi di lavori d'ufficio e nastri aziendali rossi. E in aggiunta cinquanta milioni di persona senza una qualsiasi assicurazione sanitaria.

Giovedì 30 luglio, ci sarà un grande raduno a favore di un sistema del single payer a Washington DC. E' il momento di disctere quello che la maggioranza degli americani vuole.

(Guarda "http://www.Healthcare-Now.org" per informazioni).

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*La mail originale era senza titolo.

Tradotto da F. Allegri il 31/08/2009

[July 24 2009]

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(senza titolo)

By Ralph Nader

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About the only lesson Barack Obama has learned from the Hillary and Bill health insurance debacle of 1993-1994 is to leave Michelle Obama out of his current drive to get something - anything - through the Congress labeled "reform".

Otherwise, he is making the same mistakes of blurring his proposal, catering to right-wing Democrats and corporatist Republicans, who want an even mushier "reform" scam, and cutting deals with the drug, hospital, and health insurance industries.

His political opponents become bolder with each day as they see his party base in Congress weakening, his polls dropping, and a confused public being saturated with unrebutted propaganda by the insatiable profiteering, subsidized health care giants.

Their campaign-money-greased minions on Capitol Hill and the corporatist Think Tanks and columnists are seizing on President Obama's aversion to conflict and repeated willingness to water down what he will fight for.

The loud and cruel baying pack comes in the form of William Kristol ("This is not time to pull punches. Go for the kill".), Senator Jim DeMint (R-SC) ("If we're able to stop Obama on this, it will be his Waterloo. It will break him".), and Charles Krauthammer yammering wildly about medical malpractice and tort law.

Krauthammer does not substantiate his claims or mention the many victims of malpractice as he gleefully predicts "Obamacare sinking". All these critics have gold-plated health insurance, of course.

Hillary tried to appease the drug and hospital companies. Obama invites them to the White House, where they presumably pledged to give up nearly $300 billion dollars over ten years without any specifics about how this complex assurance can be policed.

No matter, in return Obama and his aides agreed not to press Congress to authorize the federal government to negotiate drug prices with the drug industry. Don't worry: the taxpayers will pay the bill.

At a meeting on July 7 at the White House between drug company executives, Obama's chief of staff, Rahm Emanuel, and Senate Finance Chairman Max Baucus (D-MT), the industry, according to The New York Times, was promised that the final legislative package would not allow the reimportation of cheaper medicines from Canada or other countries even if they meet our drug safety standards.

Since these industry meetings at the White House are private, no one knows how many other concessions were made.

What is known is that Barack Obama knows better.

A former supporter of single payer health insurance (often described as full Medicare for all with free choice of physician and hospital and the elimination of hundreds of billions of dollars of corporate administrative costs and billing fraud), then-Illinois state senator Barack Obama predicted, in 2003, that it would be enacted once Congress and the White House were controlled by Democrats.

Well, that is now the situation, but, as President, he believes single payer is not "practical".

Single payer health insurance is supported by a majority of the American people, majority of physicians and nurses, and nearly ninety members of the House of Representatives.

(See H.R. 676 and singlepayeraction.org.)

A clear replacement of the private health insurance companies with federal insurance, as Medicare for the elderly did in 1965, allows for clear language.

Twenty thousand people die in America each year because they cannot afford health insurance, according to the Institute of Medicine.

Hundreds of thousands more suffer because they have no insurance to treat their diseases or injuries.

Single payer means everyone is covered from birth, as is the case now in every western nation. Imagine no lives lost or suffering due to no health insurance.

Fuzzy proposals, regularly altered and over-complicated due to the hordes of avaricious corporate lobbyists, make politicians like Obama very susceptible to lurid descriptions and lies by his vocal, well-insured opponents.

Finally, the Obama people are using "health insurance reform", rather than the misnomer "health care reform" which opened them up to charges that government would take over health care.

All proposals, including single payer, are based on private delivery of health care.

Now enters the well-insured libertarian Cato Institute with full-page ads in the Washington Post and The New York Times charging Obama with pursuing government-run health care. A picture of Uncle Sam pointing under the headline "Your New Doctor". Nonsense.

The well-insured people at Cato should know better than to declare that this "government takeover" would "reduce health care quality". About 100,000 lives are lost from medical-hospital negligence per year, according to the Harvard School of Public Health.

This vast tragedy is hardly going to get worse under universal government health insurance that assembles data patterns to reduce waste, enhances quality, and transparency.

By contrast, the secretive big health insurers who make more money the more they deny claims, ignore their loss prevention duties.

In 1950, when President Truman sent a universal health insurance bill to Congress, the American Medical Association (AMA) launched what was then a massive counterattack. The AMA claimed that government health insurance would lead to rationing of health care, higher prices, diminished choices and more bureaucracy.

The AMA beat both Truman and the unions that were backing the legislation, using the phrase "socialized medicine" to scare the people.

Fifty-nine years later, "corporatized medicine" has produced all these consequences, along with stripping away the medical profession's independence.

Today, the irony is that the corporate supremacists are accusing reformers in Washington of what they themselves have produced throughout the country.

Rationing, higher prices, less choice, and mounds of paperwork and corporate red tape. Plus, fifty million people without any health insurance at all.

On Thursday, July 30, 2009, there will be a mass rally for a single payer system in Washington, DC. It is time to put what most Americans want on the table.

(See "http://www.Healthcare-Now.org" for more information.)

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