CRITICA LOCALE
LA LETTERA DI RALPH NADER ( nostra esclusiva la versione italiana ) |
[21 marzo 2009] Distribuitela, grazie. Cosa può insegnarci Bush? Di Ralph Nader --- G. W. Bush scopre il circuito delle conferenze. Su indicazione del Washington Speakers Bureau, Mr. Bush per un onorario di almeno $ 150.000 è volato a Calgary, Canada e ha parlato ad affaristi conservatori fra le proteste di strada. Ha anche fatto un contratto con Crown Publishers per un libro titolato in via sperimentale "Decision Points" sulla dozzina di decisione presidenziali personali che vanno dallo smettere di bere allo scegliere Dick Cheney per invadere l'Iraq. Ora che lui è divenuto un conferenziere e un autore, perché non essere anche un insegnante? Il 43esimo presidente ha molto da insegnare agli Americani su quanto sia fragile la loro democrazia - nei diritti, nelle istituzioni, nei processi e nella sovranità della gente. La 1° conferenza agli studenti potrebbe essere sul come lui e Cheney violarono, aggirarono e calpestarono la Costituzione. E' come se essi sostituissero il preambolo iniziale del "we, the people" con "we George W. Bush e Dick Cheney". Ben presto nella sua Amministrazione, Mr. Bush mostrò una determinazione nell'imitare Re George III e nel fissare se stesso in un qualcosa chiamato "i poteri innati della Presidenza", spesso chiamati la "Presidenza unitaria". Con quello, Re George IV aveva stabilito il suo regno unilaterale, ma invece di invocare il diritto divino, il suo mantra fu "la guerra al terrore". Divenne il presidente criminale più recidivo, il presidente più incriminabile e in modo vario sulla base quotidiana della storia americana. Violando ripetutamente la nostra Costituzione, le leggi e i trattati, Mr Bush fece la guerra, terrorizzò, torturò, imprigionò senza garanzie, indagò su molti americani illegalmente e stabilì un record nel firmare i rapporti dicendo che lui "il decisore" avrebbe determinato quali leggi firmare, obbedire e quando. E quello è proprio ciò che rende la conoscenza pubblica così lontana da un regime molto reticente. I modi in cui tale Presidente fuorilegge devastò la sovranità della legge sono stati ben documentati in molte relazioni di prima mano di ex membri del suo governo: militari, agenti segreti e diplomatici. Le bugie e i raggiri che portarono la nostra nazione alla guerra, con immense perdite, e sconvolsero i diritti e le vite di milioni di famiglie sono state il materiale di molti libri, udienze pubbliche e ammissioni. Persino l'associazione conservatrice American Bar condannò la Casa Bianca di Bush tre volte per certi comporatamenti incostituzionali. Mr Bush ci insegnò come con codardia il Congresso poteva non difendere la sua autorità costituzionale e i pesi e contrappesi cruciali per limitare il capo della Casa Bianca. Ci insegnò il livello di abdicazione della maggiore opposizione del Partito Democratico che permise a lui e al suo gruppo di fare quello che volevano e di lasciare l'ufficio il 20 gennaio 2009 senza essere soggetto all'incriminazione e al processo, persino senza una risoluzione di censura del Congresso. Ci insegnò che le corti, con poche eccezioni, non possono essere considerate per difendere la costituzione dal Presidente predatore - evitano di fare questo con la scusa che quei sequestri del potere sono "questioni politiche". Certo, il fatto che Bush andò alla guerra senza una dichiarazione di guerra è troppo politico? Dite quello a Jefferson, Madison e agli altri padri fondatori che fecero una grande discussione sul togliere l'autorità di fare la guerra ad ogni possibile monarca del futuro per darla in modo decisivo al Congresso. Bush ci insegnò come potreste facilmente imbrogliare, manipolare, ostacolare o intimidire i grandi media e mutarli in una cheerleader per la guerra e in un collaboratore per coprire ciò che scoprirono i pochi reporter intrepidi. Mostrò che la verità è davvero la prima vittima di guerra e che le bugie non hanno conseguenze per lui anche con un tasso di disapprovazione del 70%. Tuttavia, riuscì a dire la verità quando annunciò ad una conferenza di grandi affaristi in Texas all'inizio del primo mandato che loro erano "la sua base". Agendo come un'im presa che si maschera da umano alla Casa Bianca, Mr. Bush promosse politiche che scatenarono l'avarizia e il controllo di Wall Street che ubriacarono l'economia e distrussero miliardi di dollari del denaro della gente in un'orgia di speculazione avventata . Come ha scritto di recente J. Simmons: "Diversamente dalla storia di Re Mida, quello che Bush toccò è diventato carbone". Mr. Bush lanciò il guanto di sfida a 800.000 giuristi americani e diversamente da quelli Pakistani in marcia, soltanto un manipolo accettò la sua sfida tra i quali Michael Greco, Ramsay Clark, David Cole e Jonathan Turley. La grande maggioranza dei giuristi tornò ai propri affari, fregandosi di quello che significa essere "ufficiali della corte". Bush, l'ex Cesare Americano, strappò la maschera alle nostre rivendicazioni democratiche. Non trattenne se stesso e i suoi collaboratori responsabili per la violazione delle leggi civili, criminali e costituzionali della terra: tali persone, fedeli al loro credo, si presero una vacanza. Tali pratiche oltraggiose - ancora non esaminate - si istituzionalizzano come dimostrano le molte (non tutte) scelte che Obama continua il lascito di Bush della licenza. Le democrazie quando sono erose devono mostrare capacità di ripresa per ricuperare e rinforzare ciò che è stato perso usando la libertà e la giustizia. Altrimenti le erosioni si avvelenano e s'aggravano. Chi, vi potreste chiedere, deve essere i tribuni di tale capacità di ripresa? Ora voi non li troverete tra i burocrati. Il saggio giudice dell'inizio del ventesimo secolo, Learned Hand, ci dette la bussola. Scrisse queste parole: "La libertà giace nei cuori di uomini e donne, quando muore lì, nessuna costituzione o legge o tribunale può salvarla". Fine. ------------------------------------------------------------- Dite agli amici di visitare Nader.Org e iscriversi a E-Alerts. Tradotto da F. Allegri il 07/05/2009 |
Please share with others. What can Bush teach us? By Ralph Nader --- George W. Bush is hitting the lecture circuit. Represented by the Washington Speakers Bureau, Mr. Bush for a fee of at least $150,000 flew up to Calgary, Canada and spoke to a conservative business audience amidst street protests. He also has signed a book contract with Crown Publishers tentatively titled "Decision Points" about a dozen personal and presidential decisions ranging from giving up booze to choosing Dick Cheney to invading Iraq. Now that he is becoming a lecturer and an author, why not also be a teacher? The 43rd president has much to teach Americans about how weak their democracy is - rights, institutions, processes and the sovereignty of the people. His first lecture to students could be how he and Cheney violated, circumvented and trampled our Constitution. It was as if they replaced the opening preamble of "we, the people" with "we, George W. Bush and Dick Cheney". Early in his Administration, Mr. Bush showed a determination to pick up on King George III and root himself in something called "the inherent powers of the Presidency", often called the "unitary Presidency". With that, King George IV was establishing his unilateral kingdom, though instead of invoking his divine right, his mantra was the "war on Terror". He became the most recidivist criminal president, the most variously impeachable president on a regular day-to-day basis in American history. Violating repeatedly our Constitution, laws and treaties, Mr. Bush warred, terrorized, tortured, imprisoned without charges, illegally snooped on masses of Americans and set a record for signing statements saying he "the decider" would determine which laws he signed he would obey and when. And that's just what is public knowledge so far from a very secretive regime. The ways this outlaw President devastated the rule of law has been well documented in many firsthand accounts of former members of his government in the military, intelligence, and diplomatic service. The lies and deceptions that took our country to war, with immense loss of life and limb, and turned the rights and lives of millions of families upside down have been the material of many books, public hearings and admissions. Even the conservative American Bar Association condemned the Bush White House three times for unconstitutional practices. Mr. Bush taught us how cowardly the Congress could be in not defending its constitutional authorities and the crucial checks and balances to hold the White House accountable. He taught us the degree of abdication by the major opposition Democratic Party which allowed him and his ilk to do what they did and to leave office on January 20, 2009 without being subjected to impeachment and trial, without even being subjected to a Congressional censure resolution. He taught us that the courts, with few exceptions, cannot be counted on to defend the constitution from the marauding President - avoiding doing so by excuses that these seizures of power are "political questions". Sure, Bush going to war without a declaration of war is too political? Tell that to Jefferson, Madison and other founding fathers who made a big matter out of taking away the war - making authority from any future would - be monarch and decisively repositing it with the Congress. He taught us how easily you could fool, manipulate, delay or intimidate the mainstream media into becoming a cheerleader for war and a collaborator in covering up what a few intrepid reporters uncovered. He showed that truth is indeed the first casualty of war and that lies have no consequences for him other than a 70% disapproval rating. He did tell the truth, however, when he announced to a big business audience in Texas early in his first term that they were "his base". Acting like a corporation masquerading as a human in the White House, Mr. Bush pursued policies unleashing the greed and control of Wall Street that tanked the economy and destroyed trillions of dollars of the people's money in an orgy of reckless speculation. As Jamal Simmons wrote recently, "Unlike the story of King Midas, everything Bush touched turned to coal". Mr. Bush threw the gauntlet down to 800,000 American lawyers and unlike the marching Pakistani lawyers, only a handful such as Michael Greco, Ramsay Clark, David Cole and Jonathan Turley took up his challenge. The vast majority of lawyers went about their own business, shrugging off what it means to be "officers of the court". Bush, former American Caesar, tore the pretense off our democratic pretensions. By not holding him and his top collaborators responsible for violating the constitutional, criminal and civil laws of the land, those persons, entrusted with their observance, took a holiday. These outrageous practices - still unchecked - are becoming institutionalized as illustrated in the several (but not all) ways that President Obama is continuing Bush's legacy of license. Democracies when they are eroded must show resiliency to recover and strengthen what was lost by way of freedom and justice. Otherwise the erosions fester and deepen. Who, you might ask, must be the tribunes of such resiliency? You will not find them now in officialdom. The wise early twentieth century judge, Learned Hand, gave us the compass. He wrote these words: "Liberty lies in the hearts of men and women; when it dies there, no constitution, no law, no court can save it". End. ------------------------------------------------------------- Tell your friends to visit Nader.Org and sign up for E-Alerts. |
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Sommario delle ultime lettere
84 - Sette linee guida contro la crisi (Se fallisse AIG)
83 - Bottomless bailout (il salvataggio senza fondo)
82 - Un Oscar per "l'attivismo"
81 - L'attività bancaria delle "Credit Unions"
80 - Dare la scossa al Congresso (sul primo mese della presidenza Obama)
79 - Tassate gli speculatori
78 - Inaridire Wall Street
77 - Lettera aperta a Obama sulla protezione del consumatore
76 - Punendo i palestinesi
75 - Grazie Presidenziali (sete di giustizia in america)
74 - Lettera aperta a Obama
73 - Bush-Cheney meritano la censura per aver dichiarato guerra alla Costituzione
72 - Una lettera a George W. Bush (sulla palestina)
71 - Governo senza legge (contro Paulson e Bernanke)
70 - Ora di lezione per i candidati (pedagogia e politica)
69 - 2008: Libri da leggere in vacanza
68 - Capitalismo governativo (sui salvataggi di banche e imprese automobilistiche)
67 - La carbon tax globale contro il protocollo di Kyoto
66 - Aprite i registri, salvate l'economia (sulla socializzazione dei guadagni fiscali)
65 - Più le politiche sembrano cambiare, più esse restano le stesse (la Clintonite)
64 - Ripristinare la Costituzione (i crimini di Bush)
PER UN'ANALISI DELLA CAMPAGNA PRESIDENZIALE DI NADER LEGGI PICCINO 35
63 - Lettera aperta a Barack Obama sulla Palestina e sulla povertà
62 - Equivalenza polica (democrazia della pace e dello stato sociale)
61 - Dibattiti (presidenziali) discutibili
60 - Chiudendo la porta del tribunale
59 - I mercati dei derivati liberalizzati
58 - Dietro la cortina anti regolamentazione (le cause della crisi finanziaria)
57 - Servono le "spine dorsali" del Congresso (sul rapporto fra crisi e istituzioni)
56 - Apriamo i dibattiti (scritto dal Team di Nader)
55 - Le grandi banche falliscono: riformiamo Wall Street (Di Dean Baker)
54 - Relazione sul salvataggio dell'industria dell'auto
53 - Il salvataggio di Fannie e Freddie
52 - Lottare per i diritti dei lavoratori (La legge da riformare assolutamente)
51 - Politica da evitare (tra stampa e politica e sotto il corporativismo)
50 - L'attività bancaria al congresso
49 -politiche sanitarie pubbliche
48 - Volare in economia (elogio della Southwest)
47 - Rosa Parks un'acclamazione per te (elogio di movimenti e leaders)
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08-05-09 13.00