CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [04 dicembre 2008]*

Distribuitela, grazie.

Nel pubblico interesse

Capitalismo governativo

di Ralph Nader

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Nell'antica Cina il simbolo della parola "crisi" era lo stesso di "opportunità".

Questo mese il Congresso sarà fronteggiato dalle sfide di General Motors, Ford e Chrysler, i cui CEOS stanno elemosinando un prestito governativo di emergenza e veloce di $34 miliardi.

I 3 giganti dell'auto hanno poche carte da giocare oltre all'effetto domino sull'economia: potrebbero collassare nella bancarotta e nella liquidazione.

Per una volta il Congresso comunica che, grazie ai suoi astiosi contribuenti, non cadremo nell'abisso; i nostri legislatori useranno tutte le carte.

Così se il Congresso e G. W. Bush concordano sul salvataggio di zio Sam per i capi dell'auto e le loro imprese, riforme importanti e modelli possono emergere da questo mega aiuto multi - sfaccettato.

Sarebbe definita la venuta di un capitalismo governativo vigoroso, basato su una reciprocità convenzionale rigorosa.

Primo, poiché il governo elargisce i dollari delle tasse, i contribuenti dovrebbero ricevere le loro garanzie e azioni preferenziali tenute dal Ministero del Tesoro, come capitale delle imprese.

Secondo, poiché il governo sarebbe un creditore maggiore, dovrebbe esercitare i poteri di ristrutturazione per rimuovere i dirigenti e il Consiglio di Amministrazione insieme ad altre nomine funzionali.

Terzo, poiché il governo essenzialmente fa l'assicuratore, applichiamo gli standard della prevenzione delle perdite.

In questo contesto, significa più efficienza energetica, controllo di emissioni e degli standard di sicurezza per aumentare le vendite e la pressione sulle imprese automobilistiche straniere.

Questa richiesta spinta d'assicurazione vorrebbe missioni basate su leggi federali ed esistenti da tempo in tre aree delle prestazioni ingegneristiche.

Nelle ultime 10 settimane, "il capitalismo governativo" è stato un obiettivo facile, assorbire i dollari dei contribuenti e i debiti per salvare una selezione di società finanziarie di Wall Street.

Washington sta garantendo una covata di ipoteche garantite e prestiti al consumatore e garantisce persino, per la prima volta, 4 miliardi di dollari di fondi del mercato monetario.

Il salvataggio di Citigroup illustra la pochezza dello scambio.

E' una questione sentimentale.

Per un certo doppio dirigente di Citigroup.

R. Rubin corse a Washington per strutturare l'affare di salvare la sua banca e le sue azioni quando il regime Bush ne prese $20 miliardi di privilegiate e mise i contribuenti nel rischio da oltre $300 miliardi del portafoglio mutui della grande banca.

Ad inizio ottobre, i contribuenti furono obbligati a comprare $25 miliardi di azioni privilegiate di Citi.

Mentre la Feds prese subito una proprietà potenziale del 79% di Freddie Mac e Fannie Mae per salvare quelle imprese, per Citi il governo prese solo il 7,8% della posta e lasciò integro il consiglio di amministrazione e i dirigenti.

Poiché questi enormi salvataggi e le loro eventuali riforme si verificano spesso nel corso dei fine settimana in frenetiche riunioni segrete fra ministri del governo provenienti da Wall Street e i loro ex colleghi della borsa, gli attuali accordi non sono divulgati.

Essi sono considerati segreti ufficiali, supponendo che essi siano portati a termine al di là dei meri schemi di accordo.

Visto che questi accordi (molti altri arriverebbero da altri intercessori industriali e commerciali) sono generali e sembrano essere immediati, l'ingegnoso capitalismo governativo può aumentare i diritti degli azionisti nel consiglio ed esigere le riforme corporative e le responsabilità desiderate da tempo dai progressisti e dai conservatori.

Almeno le imprese dell'auto saranno soggette alle audizioni pubbliche del Congresso per questo ultimo giro di salvataggio.

Al contrario, i CEOs dei giganti finanziari ricevettero un trattamento privato e concordato dal Tesoro e dalla Fed per pacchetti di salvataggio più grandi, rivelati in brevi resoconti del lunedì mattina.

Qui dovremmo avere un equo campo di gioco e trattare tutti i richiedenti del benessere corporativo con leggi procedurali uguali fatte a Capitol Hill.

Ricordate la Costituzione.

Essa dice che tutte le leggi di spesa partono dalla Camera dei Rappresentanti e dopo vanno al Senato e in seguito dal Presidente.

I salvataggi segreti fatti dal contribuente con comunicati stampa dell'Esecutivo non stavano nella mente dei costituenti che scrissero la Costituzione.

Con l'insediamento di un nuovo presidente e di un Congresso nuovo, tale processo deve essere abrogato e questi "accordi" corporativi della Casa Bianca vanno rivisti e, se mantenuti, emendati.

E' un momento raro nella storia economica americana.

Quando le corporazioni multinazionali erano vicine al trinceramento dello stato corporativo a Washington, D.C., -- che F. D. Roosevelt descrisse nel 1939 come una condizione del fascismo -- la loro avarizia speculativa, l'avventatezza, la cattiva amministrazione e la licenza liberalizzante le hanno mutate in grandi mendicanti alla mangiatoia dei contribuenti.

Ad inizio ottobre, Washington aveva messo Wall Street in un barile del Congresso.

Tuttavia, Wall Street mise Washington nel barile di salvataggio da $700 miliardi e lo rimandò indietro a New York City.

Con un Congresso ritenuto riformista e dominato democraticamente e con Obama alla Casa Bianca, la bilancia del potere per la gente della nostra nazione può cambiare.

Ma essa deve ricevere nuovi solleciti dalla gente, gruppi di cittadini, investitori organizzati, contribuenti e lavoratori.

Cogliete l'attimo.

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Tradotto da F. Allegri il 09/02/2009

[December 04 2008]*

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In the Public Interest

Government Capitalism

by Ralph Nader

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In ancient China, the character for "crisis" was associated with "opportunity".

This month Congress will be faced with both challenges from General Motors, Ford and Chrysler, whose CEOS are begging for a very rapid $34 billion in emergency government loans.

The three auto giants have few cards to play other than the domino effect on the economy, should they collapse into bankruptcy and liquidation.

Once Congress signals that, on behalf of its sullen taxpayers, going into this abyss will not happen, our national legislature will hold all the cards.

So if Congress and George W. Bush agree to have Uncle Sam bail out the auto bosses and their tanking companies, important reforms and models can emerge from this multi-faceted mega rescue.

Let it be called the coming of a vigorous government capitalism, based on rigorous conventional reciprocity.

First, since the government is contributing tax dollars, taxpayers should receive taxpayer warrants and preferred shares held by the Treasury Department, for stock in the companies.

Second, since the government would be a senior creditor, it should exercise restructuring powers to remove the top executives and the Boards of Directors along with other functional re-alignments.

Third, since the government is essentially performing as an insurer, basic standards of loss prevention should be applied.

In this context, this means stronger fuel efficiency, emission-control and safety standards to enhance sales and increase the pressure on foreign auto companies.

This insurance-driven requirement would further long-existing federal statutory missions in three areas of engineering performance.

In the past ten weeks, "government capitalism" has been a patsy, absorbing huge taxpayer dollars and liabilities to save an assortment of Wall Street financial corporations.

Washington is guaranteeing a clutch of securitized mortgages and consumer loans and even guaranteeing, for the first time, 4 trillion dollars of money market funds.

The bailout of Citigroup illustrates the paucity of reciprocity.

It is a sweetheart deal.

With Citigroup's co-executive.

Robert Rubin rushing to Washington to structure the deal to save his bank and his own stock portfolio, the Bush regime took on $20 billion in preferred shares and put taxpayers at risk for over $300 billion in the big bank's loan portfolio.

Earlier in October, taxpayers were compelled to buy $25 billion in Citi preferred shares.

Whereas the Feds earlier took a potential 79% ownership of Freddie Mac and Fannie Mae to save those companies, for Citi the government only took 7.8% stake and left the management and board of directors intact.

Since these enormous bailouts and revisions of bailouts largely occur over weekends in frantic secret huddles between government officials formerly from Wall Street and their former colleagues from Wall Street, the actual agreements are not disclosed.

They are considered official secrets, assuming they even have been finalized beyond mere memoranda of understanding.

Since all these deals, and more seem to be coming from other commercial and industrial pleaders, are general and appear to be open-ended, resourceful government capitalism can advance shareholder rights across the board and compel a variety of corporate reforms and accountabilities long-desired by progressives and conservatives alike.

At least the auto companies are being subjected to public Congressional hearings for this latest bailout round.

In contrast, the CEOs of the financial goliaths got private roundtable treatment at the Treasury Department and the Federal Reserve for far greater rescue packages, revealed in brief statements on Monday morning.

Let's have a level playing field here and treat all corporate welfare demanders under equal procedural rules shaped on Capitol Hill.

Remember the Constitution.

It says all spending bills start with the House of Representatives and then go to the Senate and then to the President.

Secret taxpayer bailouts by Executive Branch press releases are not what the framers had in mind when they wrote the Constitution.

With the installation of a new president and a new Congress next month, the process must be reversed and these White House-corporate "understandings" have to be reconsidered and, if maintained, revised.

This is a rare moment in American economic history.

Just as the multinational corporations were about to complete the entrenchment of the corporate state in Washington, D.C., -- what President Franklin Delano Roosevelt described in 1939 as a condition of fascism -- their speculative greed, recklessness, mismanagement and de-regulatory license turned them into massive supplicants at the taxpayers' trough.

In early October, Washington has Wall Street over a Congressional barrel.

Still, Wall Street rolled Washington into a $700 billion bailout barrel and rolled it back to New York City.

With a supposedly reformist Democratically dominated Congress and Obama in the White House, the balance of power for the people of our country can turn.

But it will take prompt new exertions by the people, citizen groups, organized investors, taxpayers and workers.

Seize the moment.

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*Le lettere di Nader sono tradotto con un cospicuo ritardo per rimarcare come l'informazione italiana sia attualmente la 65° al mondo in una classifica che misura la libertà di stampa.

6 dicembre 2008 Ralph Nader Presidente

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla nostra indagine recente. Noi volevamo sapere quali temi di impegno politico vi interessavano di più. Avete risposto in più di 10.000.

QUESTI SONO I RISULTATI.

Il quadro completo con grafici e tabelle è visibile a votenader.org/survey/results

I 5 temi più votati sono:

1. L'adozione dell'assistenza sanitaria per ogni contribuente -- 18,68%

2. Ritiro militare e corporativo totale dall'Iraq e dall'Afganistan -- 16,37%

3. Convertire l'economia alle energie rinnovabili -- 12,53%

4. Altro -- 8,72%

5. La fine dei salvataggi, dei sussidi e del benessere corporativo --8,54%

Grazie ancora per le vostre scelte. E grazie a voi per essere stati con noi in questo anno importante. Avanti, la quadra di Nader.

Questi sono i siti ufficiali. Si può aggiungere Nader/Gonzalez ai nostri amici visitandoli:

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Ogni Giovedì alle 21,00 su Rai2 Michele Santoro (e Marco Travaglio) in "ANNOZERO", eccezionale!

Da quest'anno Futuroieri contribuisce al programma proponendo le questioni più interessanti da approfondire e votando di volta in volta i temi selezionati per essere trattati in trasmissione. Dalla trasmissione del 15/01/2008 possiamo dirci parte della loro redaziale allargata "idealmente".

Ogni Domenica alle 21,30 su Rai 3 Milena Gabanelli presenta "REPORT", da non perdere!

Per leggere le edizioni precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 -26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 61 - 62 - 63 - 64 - 65 - 66 - 67

Sommario delle ultime lettere

67 - La carbon tax globale contro il protocollo di Kyoto

66 - Aprite i registri, salvate l'economia (sulla socializzazione dei guadagni fiscali)

65 - Più le politiche sembrano cambiare, più esse restano le stesse (la Clintonite)

64 - Ripristinare la Costituzione (i crimini di Bush)

PER UN'ANALISI DELLA CAMPAGNA PRESIDENZIALE DI NADER LEGGI PICCINO 35

63 - Lettera aperta a Barack Obama sulla Palestina e sulla povertà

62 - Equivalenza polica (democrazia della pace e dello stato sociale)

61 - Dibattiti (presidenziali) discutibili

60 - Chiudendo la porta del tribunale

59 - I mercati dei derivati liberalizzati

58 - Dietro la cortina anti regolamentazione (le cause della crisi finanziaria)

57 - Servono le "spine dorsali" del Congresso (sul rapporto fra crisi e istituzioni)

56 - Apriamo i dibattiti (scritto dal Team di Nader)

55 - Le grandi banche falliscono: riformiamo Wall Street (Di Dean Baker)

54 - Relazione sul salvataggio dell'industria dell'auto

53 - Il salvataggio di Fannie e Freddie

52 - Lottare per i diritti dei lavoratori (La legge da riformare assolutamente)

51 - Politica da evitare (tra stampa e politica e sotto il corporativismo)

50 - L'attività bancaria al congresso

49 -politiche sanitarie pubbliche

48 - Volare in economia (elogio della Southwest)

47 - Rosa Parks un'acclamazione per te (elogio di movimenti e leaders)

46 - La TV per i cani

45 - Socialismo per speculatori (banche Fannie Mae e Freddie Mac)

44 - La legge sulle comunicazioni

43 - Il giorno dell'indipendenza

42 - Amministratori strapagati

41 - La campagna di Obama (tre domande)

40 - Promoviamo le ferrovie (AMTRAK)

39 - Soddisfazione corporativa (sulla diffusione della crisi)

38 - Bische a Wall Street (la crisi Lehman nel mese di giugno 2008)

37 - Gli uomini politici del mentolo (scritto dal team di Nader)

36 - "Il trucco" dei politici corporativi (scritto dal team di Nader)

35 - Nader propone il voto a 16 anni

34 - No Nukes (scritto dai sostenitori di Nader)

33 - Fermiamo gli speculatori sul petrolio ... che è abbondante

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