CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [10 giugno 2009]

Distribuitela, grazie.

Lavorare con le proprie mani

Di Ralph Nader

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Sebbene i suoi mobili classici auto disegnati e fatti a mano trovino il loro posto alla Casa Bianca, al Metropolitan Museum of Art e allo Smithsonian, Sam Maloof, che è morto di recente a 93 anni, preferiva descrivere se stesso semplicemente come un "lavoratore del legno".

Perfetto autodidatta, combatté nell'Esercito durante la seconda guerra mondiale, Maloof divenne poi uno dei principali lavoratori del legno e designers della nazione.

La sua casa fervente, sede di lavoro e Discovery Garden si propaga su 6 acri ad Alta Loma, California, attrae le visite di artigiani, studenti delle scuole e di giardinieri che imparano gli usi multipli da vicino e da lontano.

Nato in una famiglia di nove bambini di immigranti libanesi, Sam Maloof ebbe i tratti caratteriali dell'autenticità, dell'eleganza, della consistenza e della creatività.

Egli si dedicava a rifinire con costanza le sue sedie, tavoli, scrivanie, armadietti e la sua famosa sedia gioiello.

Per quasi venti anni, egli non fece profitti.

Ora tali sedie si vendono a 20.000 $ o più l'una.

Mentre egli progredì, le sue orizzonti si estesero in quello che è ora un movimento reale sistemato nel Sam and Alfreda Maloof Foundation for Arts and Crafts.

("http://www.malooffoundation.org").

Una misura dello spirito dell'uomo si riflette in queste parole sul suo lavoro:

"Tutti gli artisti conoscono la soddisfazione che viene dal disegnare e dal fare un oggetto con la materia prima. La mia viene dal lavoro del legno. Una volta che avete respirato, odorato e gustato la mancanza di sapore del legno e l'avete maneggiato nel processo di dargli forma, non c'è nulla, io credo, che sostituisca la grande soddisfazione guadagnata. Lavorare un pezzo grezzo di legno per fare un oggetto utile e completo è la saldatura fra l'uomo e il materiale".

La squisita abilità manuale di Mr. Maloof è un'ulteriore stimolazione per la questione della lontananza che la tecnologia moderna porta a tanta gente che passa ore nella realtà virtuale; separata dalla natura e dai suoi materiali.

La nostra nazione fu costruita da artisti, artigiani e altri lavoratori che disegnarono e fecero cose reali.

Le scuole superiori offrirono Shop Class, dove gli studenti impararono le abilità e la gioia del creare.

Queste classi aprirono le porte ad uno stile di vita - e orgoglio - per gli artigiani in erba.

Questi artisti liberi cercarono di restare indipendenti e di non divenire i cosiddetti "schiavi salariati" nelle fabbriche gigantesche e spesso pericolose che nel diciannovesimo secolo con la rivoluzione industriale e la produzione di massa impiegarono le masse dei lavoratori.

Jeremy Adamson, che organizzò un'esibizione del lavoro di Mr. Maloof nel 2001 alla Renwick Gallery dello Smithsonian American Art Museum, sottolineò che Maloof era un "faro per i lavoratori del legno del mondo. Quel mobile durerà per sempre".

Il Maestro non usò chiodi o pezzi di metallo.

I disegni evolvevano mentre lui lavorava.

Chiaramente ebbe capacità di visualizzazione sbalorditive.

Immaginate, lui adattava le sedie ai corpi umani.

"Voi non potete aiutare, ma accarezzate le cose rammendate", Mr Adamson aggiunse.

Iniziò nel 1952 con una piccola casa in un boschetto ai piedi delle Montagne di San Gabriel, Mr. Maloof aggiunse 16 stanze addizionali caratterizzate dal suo uso unico del legno per le forme e la funzione.

In un nuovo libro titolato Shop Class as Soulcraft di Matthew B. Crawford, l'autore ha rimpianto la chiusura nelle scuole superiori di tutti gli USA delle "shop classes" che insegnarono le arti meccaniche come la carpenteria, il lavoro del legno, la saldatura e altre abilità.

Esse furono chiuse per dare maggiori fondi ai laboratori di computer.

Inoltre questa società dello spreco non valuta in modo giusto e a lungo i frutti del lavoro artigiano.

Crawford argomenta e dimostra che la nostra società perde quando uniamo "l'economia di carta" all'aspirazione principale delle generazioni più giovani o per usare la frase di Robert Reich per divenire "analisti simbolici".

Qualcuno deve verificare il mondo reale che corre, controllarlo, ripararlo, e sostituirlo - questo lo realizziamo velocemente quando le cose non lavorano nei loro ambienti.

Il logoramento della gratificazione del lavoro fatto in un ambiente tecno - computerizzato è una condizione molto diffusa per milioni di persone; indipendentemente dalla separazione automatica dei loro giudizi e della loro libertà fatta da posizioni di controllo e comando.

Sam Maloof e sua moglie Barbara prepararono la sua successione meticolosamente.

La sua filosofia e il suo lavoro legato alla natura imbevuti in modo crescente di pratiche sostenibili continueranno grazie ai suoi molti studenti, a professionisti addestrati ed emulatori.

Egli trovava sempre un modo per avvolgere il suo gusto come poche parole personali.

"Io spero", disse una volta, "che la mia felicità per quello che faccio si rifletta nei miei mobili ... essa è vibrante, viva ed amica della gente che li usa".

Sam Maloof guardò avanti con tenacia.

Forse questo è perché, nonostante che i clienti aspettassero anni per le spedizioni, egli voleva entrare nella testa di quei genitori che vogliono una culla per i loro fanciulli.

FINE.

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Tradotto da F. Allegri il 15/07/2009

[June 10 2009]

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Working with his hands

By Ralph Nader

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Although his classic self-designed and hand-built furniture found its way to the White House, the Metropolitan Museum of Art and the Smithsonian, Sam Maloof, who passed away recently at 93, preferred to describe himself simply as a "Woodworker".

Completely self-taught, after he served in the Army during World War II, Mr. Maloof became one of the premier woodworkers and designers in the country.

His bustling home, workplace and Discovery Garden spread over six acres in Alta Loma, California, draws visiting artisans, high school woodworking classes and gardeners learning about multiple uses from near and far.

Born in a family of nine children of Lebanese immigrants, Sam Maloof had the character traits of authenticity, elegance, consistency and creativity.

He was dedicated to constantly refining his chairs, tables, desks, cabinets and his famous rocking chair.

For about twenty years, he made no profit.

Now his chairs sell for $20,000 or more each.

As he progressed, his horizons extended into what is now a veritable movement ensconced in the Sam and Alfreda Maloof Foundation for Arts and Crafts.

("http://www.malooffoundation.org").

A measure of the man's spirit is reflected in these words about his work:

"Craftsmen in any media know the satisfaction that comes in designing and making an object from raw material. Mine comes from working in wood. Once you have breathed, smelled, and tasted the tang iness of wood and have handled it in the process of giving it form, there is nothing, I believe, that can replace the complete satisfaction granted. Working a rough piece of wood into a complete, useful object is the welding together of man and material".

The exquisite manual workmanship of Mr. Maloof is further stimulating the questioning of the remoteness that modern technology visits on so many people who spend hours in virtual reality, separated from nature and its materials.

Our country was built by craftsmen, artisans and other workers who designed and made real things.

High Schools offered Shop Class, where students learned skills and the joy of creating.

These classes opened doors to a source of livelihood - and pride - for budding artisans.

With the nineteenth century industrial revolution and mass production employing masses of workers, these independent craftsmen tried to remain independent contractors and not become what they called "wage slaves" in giant, often dangerous, factories.

Jeremy Adamson, who organized an exhibition of Mr. Maloof's work in 2001 at the Renwick Gallery of the Smithsonian American Art Museum, remarked that Maloof was a "beacon for woodworkers around the world. That furniture will last forever".

The Master used no nails or metal hardware.

The designs evolved as he worked.

Clearly he possessed stunning visualization capacities.

Imagine, he fit the chairs to the human bodies.

"You can't help but stroke the darn things", Mr. Adamson added.

Starting in 1952 with a small house in a citrus grove at the foot of the San Gabriel Mountains, Mr. Maloof added 16 additional rooms branded with his unique use of woods, shapes and function.

In a new book titled Shop Class as Soulcraft by Matthew B. Crawford, the author bemoaned the closing at high schools all over the United States of shop classes that taught the mechanical arts like carpentry, woodworking, welding and other skills.

They were closed to allow more funding of computer labs.

And because our throw-away society no longer properly values the fruits of artisan labor.

Crawford goes on to argue and demonstrate what our society loses when we make joining the "paper economy" the chief aspiration of the younger generations or to use Robert Reich's phrase to become "symbolic analysts".

Somebody has to keep the real world running maintained, repaired and replaced - something we realize very quickly when things don't work in our households.

The draining of gratification from work in a techno - computerized environment is a widespread condition for millions of people, apart from the automated severance of their judgment and discretion by command and control positions.

Sam Maloof and his wife Barbara prepared his legacy meticulously.

His philosophy and nature-related work increasingly steeped in sustainable practices will continue through his many students, trained practitioners and emulators.

He always found a way to wrap his zest in a few personal words.

"I hope", he once said, "that my happiness with what I do is reflected in my furniture ... that it is vibrant, alive, and friendly to the people who use it".

Sam Maloof steadfastly looked ahead.

Maybe this is why, in spite of clients waiting years for delivery, he would jump to the head of the line those parents who wanted a cradle for their infants.

END.

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63 - Lettera aperta a Barack Obama sulla Palestina e sulla povertà

62 - Equivalenza polica (democrazia della pace e dello stato sociale)

61 - Dibattiti (presidenziali) discutibili

60 - Chiudendo la porta del tribunale

59 - I mercati dei derivati liberalizzati

58 - Dietro la cortina anti regolamentazione (le cause della crisi finanziaria)

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