CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [23 febbraio 2008]

Tradizioni per il futuro

di Ralph Nader

Sono libere, importanti, personali e troppo spesso non accennate o usate.

Parlo delle comprensioni, di saggezza e delle esperienze delle famiglie per molte generazioni.

Ora che "Thanksgiving weekend" è finito, quante famiglie hanno raccontato alcune delle loro tradizioni ai loro bambini e nipoti affinchè le assorbano e godano?

E' molto probabile che i giocattoli elettronici, la musica ed i video abbiano ricevuto troppa attenzione in quei 4 giorni.

Questo è un problema.

Molti giovani passano circa 50 ore settimanali a guardare schermi - televisione, video e computer - per la maggior parte come spettatori o si impegnano in attività insignificanti come mandare messaggi interminabili o si gingillano con il loro profilo di "Facebook".

Tuttavia nell'immagine generale di educazione familiare, è quello che le famiglie fanno insieme, dividono tra loro ed i loro amici o parenti vicini che modella significativamente il carattere e la personalità.

Ultimamente questo anno, ho scritto un libro intitolato "Le diciassette Tradizioni" su come i miei genitori hanno allevato i loro 4 bambini in una piccola città industriale del Connecticut durante gli anni trenta, quaranta e cinquanta.

Le 17 tradizioni caratterizzarono i modi in cui fummo allevati: educati all'ascolto, al pensiero indipendente, ad apprendere dalla storia e dai fratelli, a lavorare, ad occuparsi della Comunità, a rispettare i genitori e a godere di divertimenti semplici che necessitano del nostro impegno, per esempio.

La reazione nel paese a questo libro è stata uniformemente positiva, rendendolo l'unico mio scritto che tutti amano. Perché? Oltre ai proverbi utili ed ai modi per risolvere i problemi dei miei genitori (come convincerci a mangiare bene) il libro è stato accolto bene perché queste pagine spesso hanno riscontri nelle memorie familiari ed hanno reso la gente molto più consapevole dei loro bisnonni, nonni e genitori.

Sfortunatamente, la trasmissione di questi ottimi proverbi, intuizioni ed esperienze non si sta realizzando, nonostante la pletora di apparecchiatura di registrazione.

Illustrazioni a volontà, si.

Ma la mia sensazione parlando con tante persone (durante la presentazione del libro) è che l'identificazione in queste gemme familiari non è legata spesso al loro essere scritte o registrate per la trasmissione alle nuove generazioni.

E' troppo facile da procrastinare e quindi, all'improvviso è troppo tardi per la nonna o il nonno e questa eredità inestimabile è persa per sempre per i bambini ed i nipoti.

Venendo dagli antenati o dagli avi, queste tradizioni significano molto per questi giovanotti ed ancor più quando essi divengono più vecchi.

La stessa saggezza, la canzone, la poesia, il proverbio (i miei genitori ci disciplinarono con i proverbi, non credevano nella punizione corporale) che vengono da altre fonti non sono di fatto così memorabili, ripetibili o significativi.

I miei genitori hanno cresciuto 2 ragazze e 2 ragazzi che hanno goduto dell'attività civica.

Ci hanno insegnato la tradizione di cultura civica e come formare la nostra personalità sociale dell'elasticità e del pensiero critico dalla forza del loro esempio.

Partecipavano regolarmente alle attività comunitarie di giustizia, sicurezza (per es. dalle inondazioni) e carità.

Oggi, la commercializzazione dell'infanzia, fatta da centinaia di aziende che saturano i bambini direttamente con le pubblicità per le cose e i programmi che di solito non sono buoni per loro - il cibo spazzatura, la programmazione violenta, lasciva e così via -, ha insidiato l'autorità parentale ed ha approfittato dei giorni in cui i genitori sono assenti perch\é lavoratori pendolari.

Tuttavia, è la struttura della famiglia, che è indispensabile a persone forti e sicure di sé, che si mette in relazione con la comunità e il lavoro con una ricchezza di risorse e che colloca i valori civici importanti sopra l'impulso implacabile per i profitti o i valori commerciali.

Molti secoli fa tutte le religioni principali ammonirono i loro aderenti di non dare troppo potere alle classi mercantili. Il clamore su altri valori sociali fatto dall'avidità potente ha posto l'attenzione dei nuovi profeti sull'osservazione quotidiana e non sulla rivelazione.

Per alcuni mesi, abbiamo chiesto alle famiglie di tutto il paese di trasmetterci una tradizione o due - un'intuizione o esperienza - che aiuta la conservazione della coesione della famiglia.

Il sito web per tali esempi è Seventeentraditions.Com.

Jo ci ha scritto ricordando che durante gli anni '60 e '70, lei e suo marito avevano una regola per la figlia che "non avrebbe avuto mai le cose reclamizzate in TV, perché il prezzo del prodotto reclamizzato era inflazionato dalle spese pubblicitarie che la incitavano a desiderarlo assolutamente ... Si acquisiva sia la coscienza del costo che la consapevolezza della manipolazione pubblicitaria."

Come un pungolo istruttivo e un inizio di discussione, questa tradizione della famiglia di Jo si riempie di pensiero - provocazione, uguale resi stenza di gruppo, nuovi benefici per la salute. La maggioranza dei prodotti pubblicizzati per i bambini in televisione sono facilmente evitabili o sostituibili dopo una valutazione critica. Mandate "una buona esperienza" o una penetrante intuizione della vostra storia familiare a Seventeentraditions.Com. Che questo momento di festa sia l'occasione per rivalutare questi ricordi meravigliosi ed utili ad arricchire e proteggere la famiglia dalle forze predatorie corrosive e dannose che la circondano da tutte le parti. Nel libro, racconto un giorno in cui, all'età di dieci anni, sono venuto a casa da scuola e mio padre mi ha chiesto: "bene, Ralph, che cosa hai imparato oggi a scuola, avete imparato come credere o come pensare?". Serve di più vero?

[February 23 2008]

Traditions for the Future

By Ralph Nader

They are free, valuable, personal and too often not mentioned or used.

I speak of the insights, wisdom and experiences of families over several generations.

Now that Thanksgiving weekend is over, how many families recounted some of their traditions for their children and grandchildren to absorb and enjoy?

It is highly probable that electronic toys, music and videos received more than a little attention over those four days.

That is a problem.

Many youngsters are spending about 50 hours a week watching screens - television, video and computer - for the most part as spectators or engaged in trivial pursuits such as endless text messaging or fiddling with their Facebook profile.

Yet in the overall picture of family upbringing, it is what families do together, participate with one another and their friends or relatives in their neighborhood that significantly shape character and personality.

Earlier this year, I wrote a book called THE SEVENTEEN TRADITIONS about how my mother and father raised their four children in a small factory town in Connecticut during the Thirties, Forties and Fifties.

The seventeen traditions marked the ways we were raised - learning to listen, how to think independently, how to learn from history and from our siblings, how to work, care for our community, respect our parents and relish simple enjoyments needing our engagement, for example.

The reaction to this book from around the country was uniformly positive, making this the only book I have written that everyone loves. Why? Besides the helpful sayings and problem-solving ways of my parents (such as getting us to eat right) the book was well received because these pages often resonated with their own family memories and made people more aware of their great-grandparents, grandparents and parents at their best.

Sadly, the transmission of these best sayings, insights and experiences are not being set down, notwithstanding the plethora of recording equipment.

Pictures galore, yes.

But my sense in speaking with hundreds of people, during my book tour is that recognition of these family gems is not often accompanied by their being written or recorded for transmission to the next generations.

It is too easy to procrastinate and then, suddenly it is too late for granny or grandpa and this priceless inheritance is lost forever to the children and grandchildren.

Coming from the forebears or ancestors, these traditions mean a great deal for these youngsters and even more when they grow older.

The same wisdom, song, poetry, proverb (my parents disciplined us with proverbs, not believing in corporal punishment) coming from other sources is just not as memorable, repeatable or meaningful.

Mother and father raised two girls and two boys who enjoyed civic activity.

They taught us the tradition of civics and how to form our civic personality of resilience and critical thinking by the force of their own example.

They regularly participated in community activities enhancing justice, safety (eg. from floods) and charity.

Today, the commercialization of childhood by hundreds of companies saturating children directly with advertisements for things and programs which are generally not good for them - junk food, violent and salacious programming and so forth -, has undermined parental authority and taken advantage of the days when parents are away commuting to and from work.

Yet, it is the family structure which is indispensable to a strong, self - confident people that relates to community and work with a resource fullness that places important civic values over the relentless drive for profits or commercial values.

Every major religion many centuries ago warned its adherents not to give too much power to the merchant classes. The stomping on other societal values by powerful greed caught the attention of the early prophets more through daily observation than through revelation.

For some months, we have asked families all over the country to send us a tradition or two - an insight or experience - to get the ball rolling for preserving their own family collection.

The website for such examples is Seventeentraditions.Com.

Jo wrote us recalling that during the 1960s and 1970s, she and her husband had a rule for their daughter that "she could not have anything she had seen advertise d on TV, because the price of an advertised product would be inflated to pay for the advertising that made her want it in the first place .... The lesson was one of both cost-consciousness and awareness of advertising manipulation."

As a teaching prod and a discussion starter, this tradition of Joy's family came filled with thought - provoking, peer group resistant, health advancing benefits. The vast majority of products advertised for children on television are easily avoidable or replaceable once critically appraised. So, send us a "best practice" or a penetrating insight from your family history for placement on Seventeentraditions.Com. Have this holiday season be the occasion for starting up these wonderful and helpful recollections to enrich and protect the family from the corrosive and damaging predatory forces which surround families from so many directions. In the book, I recount one day when, at age ten, I came home from classes and my father asked me: "Well, Ralph, what did you learn in school today, did you learn how to believe or did you learn how to think?". Need more be said?

 

Ogni Giovedì alle 21,00 su Rai2 Michele Santoro (e Marco Travaglio) in "ANNOZERO", eccezionale!

Ogni Domenica alle 21,30 su Rai 3 Milena Gabanelli presenta "REPORT", da non perdere!

 

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