CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [05 luglio 2008]

Distribuitela, grazie.

Baseball, librerie e contribuenti

02/04/2008

di Ralph Nader

Una volta usava che gli stadi per il baseball fossero costruiti da investitori privati - di solito una ricca famiglia locale - e le tribune erano piene di ciò che era chiamato "le masse".

C'era la consuetudine che le librerie fossero mantenute e rifornite come una parte integrale del quartiere e della comunità.

Nemmeno una libreria chiuse in America a causa della grande depressione economica del 1930s.

Come ben illustrato nel Washington D.C. della scorsa settimana, "il nuovo e luminoso stadio del baseball" chiamato per ora "Nationals Park" fatto per la squadra locale, ha aperto grazie a $ 611 milioni di dollari - quasi tutti soldi dei contribuenti - buttati nella sua costruzione.

Un editoriale del Washington Post esultava perché lo stadio era stato costruito "nei tempi e dentro il budget". Perché no?

Il costo è il doppio delle stime di cinque anni fa e la sua priorità frenetica di costruzione riflette quelle esigenze della capitale della nazione.

Considerate un aspetto di questo " conto delle due città" - le condizioni rovinose e impoverite della principale libreria Martin Luther King e delle sue 26 succursali nella zona.

Il budget annuale dell'anno scorso era soltanto di $ 33 milioni.

Quattro succursali furono demolite per essere ristrutturate o ricostruite tre anni e mezzo fa. Il denaro era stato stanziato.

Ma i siti sono finiti nel mirino di funzionari avidi che puntano a complessi "multi - uso", (fra le altre ragioni), e i residenti ancora non hanno librerie operative.

"Nei tempi e dentro il budget" non è ancora rilevato dal radar.

Ora io vi chiedo - quale è l'uso più appropriato, profondo e rispettoso dei dollari delle tasse?

Uno stadio costruito per i proprietari mega - milionari che potrebbero usare il proprio capitale?

Oppure "librerie nuove e lucenti" per creare una metropoli e giocare un ruolo critico nel rinnovamento educativo, civico e urbano?

La domanda si risponderebbe da sola se la decisione fosse presa con un referendum locale.

I sondaggi mostrarono continuamente che la libera gente del Distretto di Columbia si opponeva ad un stadio del baseball pagato con i soldi dei contribuenti.

Il nuovo sindaco A. Fenty fece di questa opposizione un tema importante della sua corsa improbabile a quell'ufficio nel 2006.

C'è un piccolo dubbio che la gente preferirebbe usare quei $ 611 milioni (e altri stimano che siano di più) per i restauri e gli acquisti della biblioteca oppure per i servizi ricreativi del quartiere che promuovono sports amatoriali a tutte le età.

Gli studi hanno dimostrato che dopo i programmi scolastici, gli alunni imparano meglio con l'aiuto delle librerie e gli sports amatoriali - interni ed esterni - preservano i giovani sportivi dal disordine della strada.

Nel fine settimana lo Stadio nazionale ha aperto con una grande fanfara, lanciato da molte pagine dedicate dal Washington Post ai dettagli. Potrebbe questo grande giornale dedicare un'attenzione simile ai dettagli dei 27 edifici della biblioteca cittadina, molti dei quali in rovina e non funzionali.

Quando l'opinionista del Post Marc Fisher fece dedicare 2 colonne allo stato della biblioteca del D.C. nel 2002, aiutò a diffondere il nostro progetto di rinascita, ideato da R. Diener.

Con la libreria - pensarono i cittadini, questo progetto prese una maggiore attenzione pubblica, un incremento di budget e dei progressi nel sistema bibliotecario del D.C. che in passato era considerato il migliore delle principali città americane.

Quando il potere si concentra nelle mani di pochi, non cè da meravigliarsi che le priorità siano invertite in modo grottesco.

La nostra capitale nazionale ha subito uno dei più grandi boom di costruzioni commerciali della sua storia.

Le gru sono impegnate dappertutto, eccetto che per costruire le scuole, le librerie, le cliniche e parchi di quartiere.

In realtà la classe dei burocrati con i soliti alleati - banche, imprese ipotecate e corporative e le associazioni commerciali - dominano.

Non il popolo che non ha nemmeno il diritto di votare per 2 Senatori e un Rappresentante con un potere di voto pieno al Congresso.

Nello speciale del 28/03/2008, un inserto di 10 pagine sullo Stadio, il Washington Post stampò in una pagina "Letter to Nats Fans" scritta dai proprietari della squadra, i Lerner.

Essi ringraziarono generosamente il Sindaco, il consiglio cittadino di DC, il promotore del benessere - corporativo ovvero la DC Sports and Entertainment commission, insieme alle imprese costruttrici, i consulenti e i lavoratori.

Gli assenti importante dalla loro lista di ringraziamenti furono i contribuenti del D.C. che pagarono la costruzione che renderà i Lerners e i loro soci ancora più ricchi.

(Questi proprietari hanno portato in arbitrato la loro domanda che i contribuenti paghino anche le uniformi dei giocatori di baseball multi - milionari!)

I Lerners, per decenza, dovrebbero chiamare lo stadio "Stadio dei Contribuenti".

Invece, stanno chiedendo informazioni nel bosco corporativo per avviare una campagna per dare il loro nome alla costruzione al posto di quello appena deciso.

Ancora una volta un Washington Post entusiastico sottolineò "Millions Ride on Nats' Naming Rights".

Sono i Lerners che ricevono i milioni, ma Mark Lerner mostrò una preoccupazione, durante un'intervista con il reporter del Post mentre guardava lo Stadio.

"Dovremo fare un lavoro grande e costoso per le luci sulle strade e per tutte le luci che sono qui - tutte queste luci al neon. Dovrebbe costare una fortuna - quando sarà il momento di farlo", egli dichiarò.

I contribuenti del D.C. si stupiranno di chi pagherà la sostituzione delle luci dello stadio?

Controllino meglio la stampa elegante.

(Tradotto da Franco Allegri il 05/07/2008)

[July 05 2008]

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Baseball,Libraries and Taxpayers

02/04/2008

By Ralph Nader

There used to be a time when baseball parks were built by private investors - usually a wealthy local family - and the stands were full of what used to be called the "masses".

There used to be a time when libraries were maintained and stocked as an integral part of the neighborhood and community.

Not a single library closed in America due to the great economic depression of the nineteen thirties.

As illustrated so elaborately in Washington D.C. last week, "the gleaming new baseball stadium" temporarily named "Nationals Park" for the local major league baseball team, opened with $ 611 million dollars - mostly taxpayers money - going into its constructions.

A Washington Post editorial crowed that the stadium was built "on time and within budget". Why not?

The cost came in at twice the estimate five years ago and its frantic construction pace reflected the priorities of the nation's capital.

Consider one aspect of this "tale of two cities" - the depleted and disrepaired condition of the main Martin Luther King Library and its twenty six neighborhood branches.

The annual budget last year was only $33 million.

4 of the branches were shut down for remodeling or rebuilding three and a half years ago. The money has been appropriated.

But with the sites being eyed by avaricious developers for "multi - use" complexes, among other reasons, the residents still do not have operating libraries.

"On time and within budget" is not even on the radar.

Now I ask you - what is the most appropriate, profound, and respectful use of tax dollars?

A ballpark built for mega-millionaire owners who could have raised their own capital?

Or "gleaming new libraries" which edify a metropolis and play a critical role in educational, civic and urban renewal?

The question would answer itself were the decision made by local referendum.

Polls continually showed that the disenfranchised people of the District of Columbia opposed a taxpayer - funded professional ballpark.

The new mayor Adrian Fenty made this opposition a major issue in his improbable run for that office in 2006.

There is little doubt that the people would have preferred to use that $ 611 million (and other estimates are higher) for library renovations and acquisitions as well as neighborhood recreational facilities for participatory sports by all ages.

Studies have shown that after school programs at libraries help children learn better and participatory sports - indoor and outdoor - keep physically exercised youngsters from getting into street trouble.

Nationals Park opened to great fanfare this past weekend, hailed by page after page of coverage in excruciating detail by the Washington Post. Would that this major newspaper devote such attention to the details of 27 library buildings, many of them crumbling and dysfunctional, in its home town.

When Post opinion writer Marc Fisher did devote two columns to the library's plight in 2002, it helped spark our D.C. Library Renaissance Project, headed by Robin Diener.

With library - minded citizens, this Project has brought more public attention, an increased budget and some improvement in the D.C. Library system, long considered to be in the bottom tier of library systems in major American cities.

When power is concentrated in the hands of the few, it's small wonder that priorities are inverted to the level of the grotesque.

Our national capital has been undergoing one of the biggest commercial building booms in its history.

Cranes are busy everywhere, except for building the schools, libraries, clinics and neighborhood parks.

Real estate developers and their customary allies - banks, mortgage firms, corporate law firms and trade associations - dominate.

Not the people, who cannot even have the right to vote for two Senators and a Representative having full voting power in the Congress.

In its March 28, 2008 special, ten page section on Nationals Park, the Washington Post printed a full page "Letter to Nats Fans" by the team's owners, the Lerner family.

They profusely thanked the Mayor, the DC City Council, the corporate - welfare promoter called the DC Sports and Entertainment Commission, along with the construction firms, consultants, and workers.

Remarkably absent from their list of gratitude were the D.C. taxpayers who paid for the building that will make the Lerners and their partners even more wealthy.

(These owners are in arbitration over their demand that the taxpayers even pay for the uniforms of the multi - millionaire ball players!)

The Lerners, in all decency, should name the stadium "Taxpayers Stadium".

Instead, they are shopping around the corporate groves for a company to pay to put its name on the building instead of its present "Nationals Park" designation.

Once again the boosteristic Washington Post headlined "Millions Ride on Nats' Naming Rights".

It is the Lerners who get the millions, but Mark Lerner shared a worry, during an interview with the Post reporter while looking around the Park.

"It's going to be a huge and expensive task between the signs on the roadways, and all the signs in here - all these neon signs. It's going to cost a fortune - when the time comes", he declared.

D.C. taxpayers are left to wonder who will pay for replacing these Nationals Park signs?

They better check the fine print.

END

7 aprile 2008 Ralph Nader for President 2008

APPELLO AI GRANDI LIBERALI - UN FATTO VERGOGNOSO

E' proprio vergognoso che i grandi liberali americani continuino a supportare il Partito Democratico corrotto. Mi riferisco a Eric Alterman, Medea Benjamin, David Corn, Ariana Huffington, Robert Kuttner, Victor Navasky, Harold Meyerson, Morton Mintz, Wes Boyd, John Nichols, Katha Pollitt, Jesse Jackson, Matthew Rothschild, Bernie Sanders, Micah Sifry, Robert McChesney, James Fallows, Markos Moulitsas and Katrina vanden Heuvel. Questi Americani - come la maggioranza degli Americani - sostengono il programma di Nader/Gonzalez. Essi sono d'accordo con noi sulla necessità di un sistema d'assicurazione sulla salute pubblica, fornita dai privati, sul modello canadese per ogni singolo contribuente. Essi sono d'accordo con noi sui tagli all'enorme bilancio militare e sui tagli ai re del benessere corporativo - e ad usare i fondi per ricostruire le infrastrutture della nazione. Essi sono d'accordo con noi sulla necessità di trattare severamente il crimine corporativo. Essi sono d'accordo con noi sul rovesciamento della politica americana in Medio Oriente e sulla fine dell'occupazione corporativa e militare in Iraq. Sulle questioni principali del nostro tempo - essi sono d'accordo con Nader/Gonzalez. Tuttavia essi continuano a fiancheggiare il Partito Democratico corrotto. Da un punto di vista politico questo è vergognoso e vigliacco.

E fino a quando non sarà rovesciato, il Partito Democratico li prenderà per il naso e continuerà a gettarli nell'abisso attraverso uno scivolamento che non rallenterà. Essi saranno annessi - come lo sono stati ogni quattro anni nel passato e lo saranno ogni quattro anni in futuro. Apparentemente questi grandi liberali americani non hanno appreso nulla dall'azione politica generata dal piccolo terzo partito nel diciannovesimo secolo che fu il pioniere del movimento per la giustizia sociale che fece le riforme che oggi consideriamo acquisite.

Fortunatamente per la nazione c'è una nuova generazione emergente di Americani che non hanno illusioni sul corrotto Partito Democratico - e oggi stanno lavorando - sul terreno, in tutta questa nazione - per portare Nader/Gonzalez al ballottaggio. E dare a tutti gli Americani una scelta per un governo libero dall'influenza corporativa corrotta. Avanti, la squadra di Nader.

9 giugno 2008 Ralph Nader for President 2008

Un sondaggio dell'Associated Press di venerdì 6 giugno sostiene:

Barack Obama 47% John McCain 43% Ralph Nader 6%

Anche un sondaggio della CNN ha confermato queste previsioni.

Nader ottiene il 6% senza che la stampa nazionale abbia divulgato la notizia della sua candidatura. Inoltre non ha ancora fatto la raccolta delle firme in molti stati. Alla fine di giugno avrà completato la raccolta in dieci stati e durante l'Estate le raccoglierà in altri trenta.

Perché è importante il dato del 6%? Quest'anno potremmo avere dei dibattiti presidenziali aperti. Google è disponibile per ospitare alcuni dibattiti. McCain ha proposto di fare 10 dibattiti pubblici in 10 città diverse. Per partecipare a questi dibattiti è importante che Ralph mostri un certo supporto. E' importante che lui riesca a partecipare a tanti ballottaggi statali.Jesse Ventura quando iniziò la corsa alla carica di governatore del Minnesota era al 10%. Partecipò a tutti i dibattiti che furono organizzati e raggiunse il 20%. A questo punto l'opinione pubblica prese coscienza che la corsa era a tre e lui vinse.

18 giugno 2008 Ralph Nader for President

Il voto in Michigan

Laggiù ci sarebbe oggi un testa a testa tra:

McCain 42% Obama 41% Nader 10% Gli indecisi sono al 7%

E Ralph non ha alcun appoggio pubblicitario dei mezzi di informazione.

Questi sono i siti ufficiali. Si può aggiungere Nader/Gonzalez ai nostri amici visitandoli:

http://myspace.com/votenader08

http://youtube.com/votenader08

http://facebook.com/votenader

Ogni Giovedì alle 21,00 su Rai2 Michele Santoro (e Marco Travaglio) in "ANNOZERO", eccezionale!

Ogni Domenica alle 21,30 su Rai 3 Riccardo Iacona presenta "PRESADIRETTA", da non perdere!

Per leggere le edizioni precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24

Sommario delle ultime lettere

24 il paese del diritto (i casi di Spitzer e Bush)

23 Gaza sotto assedio + suo programma presidenziale per il medio oriente

22 IL DOPPIO BINARIO (I privilegi dei dominanti in USA)

21 facciamo chiarezza sui contratti (appalti internet e trasparenza)

20 Nessun dibattito. (Il rapporto fra la stampa e i candidati presidenziali)

19 altri otto anni (sulla presidenza Clinton)

18 Quello che i candidati evitano

17 Breve dialogo su Barak Obama

16 Non faranno un passo in più

15 Il prezzo del petrolio

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