LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [10 giugno 2008]

Distribuitela, grazie.

Bische a Wall Street

di Ralph Nader

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Andate oltre Las Vegas.

I grandi giocatori d'azzardo stanno a Wall Street e speculano con i vostri soldi, le vostre pensioni e i vostri sostentamenti.

Diversamente dai casinò di Las Vegas, queste grandi banche di investimento, le banche commerciali e le finanziarie dovrebbero avere una delega fiduciaria sul vostro denaro.

Sono ritenute le amministratrici del denaro che le avete dato per salvaguardarlo e per dirvi quando stanno facendo investimenti rischiosi.

Mentre Washington D.C. è divenuto nel tempo un territorio corporativo occupato, i ragazzi di Wall Street hanno corso rischi sempre più grandi con il vostro denaro.

Quanto più producono cicli di fallimento finanziario, quanto più essi compensavo se stessi con le loro commissioni di direttori.

Durante ogni ciclo di fallimento, il peso delle cauzioni del governo è cresciuto; significa debito e deficit per le vostre tasse.

Il collasso di Savings e Loan degli anni ottanta (costò la cauzione degli strumenti e si persero come minimo 500 miliardi) sembra una piccola cosa comparata con quello che succede oggi.

Perché i capi finanziari non apprendono queste cose?

Perché non pagano mai i loro azzardi.

Essi possono essere cacciati, come è successo di recente agli amministratori di Merril Lynch e Citigroup, ma scappano via dal loro disastro manageriale carichi di compensi e liquidazioni dorate.

Qualcuno è chiaramente zittito dal denaro dei compagni che rimangono indietro.

Ora arriva l'ultimo caso di amministrazione disastrosa che sta interessando la venerabile banca di investimento di Wall Street, la Lehman Brothers.

La sua valutazione sta cadendo a piombo a causa dell'avara presa di rischio con i soldi della gente unita al suo enorme monte salari: gli impiegati di Lehman Brothers guardano il loro capo, Richard S. Fuld.

Per qualche tempo, lui e i suoi collaboratori hanno mostrato confidenza sulla loro abilità di maneggiare i loro strumenti di rischio finanziario a confronto con la concorrenza.

Questa settimana, l'Impero Lehman è veramente nudo.

Fuld ha rilevato una sconvolgente perdita di $ 2,8 miliardi nel secondo trimestre, superiore alla più terribile previsione.

Anche le barriere che Lehman usò per temperare le perdite deli investimenti ipotecari crollano, si aggiungono alle perdite.

Proprio lo scorso Aprile Fuld annunciò la sua convinzione che " il peggio è passato" sui mercati.

Per questo tipo di gestione, fu pagato $ 40 milioni lo scorso anno, quasi 1 milione alla settimana, non contando le ferie.

I ragazzi di Wall Street, come tutti i ciarlatani, sprecano parole e frasi per mascherare i loro super azzardi. Dicono che cercano di evitare una "crisi di fiducia" quando i capitalisti proclamati vanno da Zio Sam a chiedere un aiuto socialista. Esso incrementa solo "l'azzardo morale" - un eufemismo - e prepara la scena per la ripresa dell'avventato Golia di Wall Street che è " troppo grande per fallire".

Un analista dei più taglienti di Wall Street - H. Kaufman - crede che il fenomeno del "troppo grande per fallire" mini la disciplina di mercato e incoraggi le imprese più piccole a fondersi con quelle più grandi per giovarsi dei criteri di salvaguardia di Washington.

Kaufman, scrivendo sul Wall Street Journal in Agosto, con acutezza tracciava lo sviluppo degli strumenti finanziari sempre più astratti e complessi, lontani dalla loro base economica, accelerati dalla velocità lampeggiante delle transazioni computerizzate.

Invocava "l'incremento della supervisione su istituzioni finanziarie e sui mercati".

Una volta "supervisione" era detta la regolazione federale.

Chiamatela come volete, Kaufman non si aspetta nulla, per i prossimi giorni.

Egli scrive: "Nei mercati moderni, c'è la forte richiesta per tali misure. Al contrario, i mercati si oppongono, e i politici dicono poco se non sono supportati.

Da parte loro, i banchieri centrali (leggi la Federal Reserve) non hanno una visione chiara sul come riuscire a creare una supervisione finanziaria più efficace".

Sebbene espressa con un linguaggio educato e non legale, questa è un'incriminazione molto penosa dell'intransigenza corporativa e delle paralisi della regolamentazione.

Da Agosto 2007, la situazione è peggiorata per i ragazzi di Wall Street che producono perdite enormi e valutazioni di qualità per telefono.

Alcune settimane fa, l'ex capo della Federal Reserve, Paul Volcker, tenne un discorso a New York esprimendo le stesse preoccupazioni e chiedendo "la supervisione", come fece Kaufman, con il suo stile inimitabile.

Altri ex uomini astuti di Wall Street hanno dato l'allarme per il mercato del capitale e dei derivati, tra i quali gli ex capi SEC, Arthur Levitt e William donaldson.

Nessuno ha avuto la sapienza precauzionale di John Bogle, che creò il mercato indicizzato del capitale e lanciò il Fondo Vanguard.

(Guardate il suo nuovo libro, The Little Book of Common Sense Investing: The Only Way to Guarantee Your Fair Share of Stock Market Returns).

Ancora non c'è un'azione regolamentare a Washington il quale non si muove mai per favorire i consumatori e regolare il New York Mercantile Exchange dove la speculazione rampante, non l'offerta e la domanda, decide quello che tu paghi per la benzina e per l'olio da riscaldamento.

Con i politici che dormono in piedi a Washington mentre i loro fondi elettorali sono riempiti dalla cassa di Wall Street, non è il momento per la gente di America di svegliarsi civicamente e politicamente?

Prima agite con il vostro denaro sul settore finanziario che si lacera sotto il peso della sua avidità molto pesante e della cattiva amministrazione piena di sorprese.

Per iniziare, cominciate a chiedere di più ai vostri politici, molto di più!

- FINE -

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Tradotto da F. Allegri il 28/09/2008}}

[June 10 2008]

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Casinos on Wall Street

by Ralph Nader

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Move over Las Vegas.

The big time gamblers are on Wall Street and they are gambling with your money, your pensions, and your livelihoods.

Unlike Las Vegas casinos, these big investment banks, commercial banks and stock brokerage houses are supposed to have a fiduciary relationship with your money.

They are supposed to be trustees for the money you have given them to safeguard, and tell you when they are making risky investments.

Because Washington, D.C. has increasingly become corporate - occupied territory, the Wall Street Boys have been taking even greater risks with your money.

The more they produce cycles of financial failure, the more they pay themselves through their rubberstamp boards of directors.

With each cycle of failure, the burden of government bailouts grows larger, meaning debt, deficit and your tax dollars.

The Savings and Loan collapse in the late Eighties - costing before the bailout instruments are paid off at least $500 billion, looks small by comparison with what is going on today.

Why is it that these financial bosses never learn?

Because they never pay for their gambling.

They may be let go, as happened recently to the CEOs of Merril Lynch and Citigroup, but they ride away from their managerial wreckage loaded with compensation and severance gold.

Some of it is clearly hush money from those buddies they left behind.

Now comes the latest installment of disastrous management that has been running the venerable Wall Street investment bank, Lehman Brothers.

With its stock plummeting because of avaricious risktaking with other people's money, mixed up with their huge pay packages, Lehman Brothers' employees look to their leader, Richard S. Fuld.

For some time, he and his fellow executives would exude confidence about their ability to manage their risking financial instruments compared to their tanking competitors.

This week, the Lehman Emperor really had no clothes.

Mr. Fuld reported a staggering $ 2.8 billion loss in the second quarter, exceeding the most dire forecasts.

Even the hedges that Lehman used to temper the losses from its mortgage investments soured, adding to the losses.

It was just last April that Mr. Fuld announced his belief that "the worst is over" in the markets.

For this type of management, he got paid $40 million last year, or nearly a million dollars a week, not counting vacations.

The Wall Street Boys, like all charlatans, develop words and phrases to dress up their mega gambling practices. They say they are trying to avoid a "crisis of confidence" when these proclaimed capitalists go to Uncle Sam for a socialistic bailout. That only increases the "moral hazard" - another euphemism - and sets the stage for another round of reckless Wall Street Goliaths being deemed "too big to fail".

One of Wall Street's sharpest analysts - Henry Kaufman - believes that the "too big to fail" phenomenon undermines market discipline and encourages the smaller firms to merge with the larger companies to avail themselves of Washington's bailout criteria.

Writing in the Wall Street Journal last August, Mr. Kaufman acutely traces the growth of ever more complex, abstract financial instruments, removed from their empirical un derpinnings in the economy, accelerated by the lightening speed of computerized transactions.

He called for "increased supervision over financial institutions and markets".

"Supervision" was once called federal regulation.

Call it what you will, Mr. Kaufman is not expecting anything soon.

He writes: "In today's markets, there is hardly a clarion call for such measures. On the contrary, the markets oppose it, and politicians voice little if any support.

For their part, central bankers (read, the Federal Reserve) do not posses a clear vision of how to proceed toward more effective financial supervision".

Though couched in polite, non - normative language, this is a very troublesome indictment of corporate intransigence and regulatory paralysis.

Since August 2007, the situation has gotten worse with the Wall Street Boys producing more huge losses and phony asset valuations.

A few weeks ago, former Federal Reserve Chairman, Paul Volcker, delivered an address in New York voicing similar worries and calls for "supervision", as did Mr. Kaufman, though in his own inimitable style.

Other astute, former men of Wall Street, have raised alarms about the stock and derivatives marketplace, including former SEC chairman, Arthur Levitt and William Donaldson.

Long before anyone came cautionary wisdom of John Bogle, who pioneered stock market indexing and launched Vanguard Fund.

(See his new book, The Little Book of Common Sense Investing: The Only Way to Guarantee Your Fair Share of Stock Market Returns).

Still, there is no regulatory action in Washington which doesn't even move on behalf of consumers to regulate the New York Mercantile Exchange where rampant speculation, not supply and demand, decides what you are paying for gasoline and heating oil.

With the politicians sleepwalking in Washington, while their campaign pockets are filled by Wall Street cash, isn't it time for the people of America to rouse themselves civically and politically?

Act before the financial sector, using your money, shreds itself under the weight of its own top - heavy greed and cliff-hanging mismanagement.

For starters, start demanding more from your politicians, much more!

-END-

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