CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [04 aprile 2008]

Una leggenda su Obama - E' una questione d'umore, amico

07/01/2008

di Ralph Nader

L'autobus della campagna "Obamarama" stava ruggendo su un'autostrada del New Hampshire vicino a Nashua quando un aiutante scoprì il Bar Sport abbandonato No Holds Barred. "Fermiamoci" urlo, "e facciamo un incontro casuale".

Obama ed il suo entourage uscirono dal bus e si diressero verso l'entrata, sulla quale era appesa una grande insegna: "SEDE DEL POLI - BEER: DOVE LE BEVANDE, LE POLITICHE E GLI SPORT SI MESCOLANO!"

Nel bar gremito, gli uomini e le ragazze si stavano riunendo per l'inizio del grande gioco. Prima del gioco, tuttavia, c'era un'ora di discussione politica.

I loro occhi si allargarono stupefatti quando videro Barack, attraversare la porta con gli agenti segreti di scorta.

Il bar aveva un grande mercato, con un enorme camino crepitante, dove i clienti facevano i loro normali scambi. Obama era pronto per qualcosa del genere.

Cominciò: "Mi candido per cambiare. Dicevano che abbiamo opinioni troppo alte in Iowa e che ora non è il momento. Dimostrai ai cinici l'errore nel paese del grano e lo dimostrerò a loro anche nello stato del granito.

Dimostrarvelo significa, nessun discorso, venite da me. Il momento di cambiare è arrivato".

Uomo numero 1 - "giusto, Barack, voi state andando al potere alla Casa Bianca, le grandi aziende già hanno il potere, come farete a dare il potere alla gente comune?"

Obama - "Fate attenzione. Un salto alla volta. Noi siamo un popolo. Aiutatemi a vincere."

Ragazza numero 1 - "Voi dite, cambiamento, bene come taglierete il tronfio bilancio militare pieno di sprechi immensi, frodi ed abusi, quando specificamente avete detto "espanderò e modernizzerò i militari?"

Dato che esso è già metà o più del bilancio di gestione del governo e comprime i programmi per i bambini, la salute e le altre voci di spesa. Sono un ragioniere, conosco i numeri."

Obama - "Esattamente. Il nostro tempo per il cambiamento è venuto. Sto andando a cambiare le vecchie armi con delle nuove ed i soldati anziani con dei nuovi. Quello è cambiamento reale - alla radice dell'erba."

Uomo numero 2 - "Voi non sembrate avere delle incertezze, Barack."

Obama - "E' una questione d'umore, amico".

La folla si stava agitando e le domande vennero sempre più velocemente.

"Perchè siete per il nucleare finanziato dal contribuente?"

"Vi opporrete ai rialzii di salari, pensioni o alla assicurazione per la salute dei Congressisti se non l'avranno gli americani?"

"Siete a favore dell'abrogazione della legge Taft - Hartley del 1947?"

"Come potete parlare di cambiamento se vi finanziano la campagna i grandi avvocati corporativi e i loro capi?"

Obama, sorridente: "E' una questione d'umore, amici. Tutto il resto sono dettagli che potete osservare sul mio sito web - obama_is_us.org.

Stiamo preferendo la speranza alla paura."

Ragazza numero 2 - "giusto, risponda a questo che probabilmente non c'è sul vostro sito web.

Quando andrete a incontrarvi con Jesse Jackson ed Al Sharpton e a fare campagna nei ghetti neri - come Harlem o Watts?"

Obama - "Oh, date a quella signora dura una Poli - beer, pago io! Siamo una nazione."

Uomo numero 3 (con una maschera di Obama) - "Sono il vecchio Obama, si ricorda di me? Ero per l'assistenza sanitaria statale per tutti.

Ero fortemente per i diritti palestinesi e per la sostituzione del NAFTA e del WTO, non per ritoccarli. Ero per la tassazione dei super ricchi e per difendere le class actions. Ero per limitare i tassi di interesse da squalo delle carte di credito e dei mutui. Che mi è successo?"

Obama - "bene, non vi ho detto che porto il cambiamento?"

Ragazza numero 3 - "sembrate essere per tutto, ma non tutto è per tutto. Alcuni sono contro tutto. Mi dica, le grandi società, gli avidi appaltatori della difesa, le società assicurative, petrolifere e farmaceutiche cominciano a tremare nei loro stivali al pensiero che voi siate il favorito?"

Obama, alzando il suo mento - "bene, Ma'am, non abbiamo ancora ordinato il nostro sismografo."

Gli Ooooh ed i boh si diffondono intorno al mercato. Alcuni cominciano ad andarsene.

Uomo numero 4 - "Siete uno degli avvocati astuti di Harvard, Barack. Insegnavate diritto costituzionale. Eravate contro l'invasione e l'occupazione illegale dell'Iraq.

Così, perché non state mettendo insieme sia - l'incriminazione dei criminali di guerra della Casa Bianca seguita dalla condanna al senato?"

Obama - "Voi non capite (testualmente), il dibattito sulla incriminazione appartiene alla vecchia politica di Washington.

Mi candido per il cambiamento. Non ho necessità di puntare le dita. Siamo un popolo."

Ragazza numero 4 - "Ciao, Barack. Sono ermafrodita e mi piace la vostra politica mescolata di armonia."

Obama - "Grande! Allora che ne dici di un ballo veloce per il bar prima che vi lasci," egli disse, canticchiando la melodia dell'inno di battaglia della Repubblica - "Stiamo preferendo l'unità alle divisione, noi stiamo mandando un potente messaggio: il cambiamento sta arrivando in America, è una questione d'umore, amico..."

Tradotto il 03/04/2008 da F. Allegri per Futuroieri.

[April 04 2008]

An Obama fable - It's all about the Mood, Dude

07/01/2008

By Ralph Nader

The Obamarama Campaign Express was roaring down a New Hampshire highway near Nashua when an aide spotted the sprawling No Holds Barred Sports Bar. "Let's stop the bus," she urged, "and do some random schmoozing."

Obama and his entourage poured out of the bus and headed for the front door, over which hung a large sign: "HOME OF THE POLI - BEER: WHERE BOOZE, POLITICS AND SPORTS MIX IT UP!"

Inside the packed bar, the guys and gals were gathering for the Big Game to start. Before the game, however, there was an hour for political talk time.

Their eyes widened in amazement when they saw Barack, bounding through the doorway with his secret service detail.

The bar had a big pit, with a huge crackling fireplace, where the patrons have their regular give and take. Obama was ready for some of that.

He started: "I stand for change. They said we set our sights too high in Iowa. They said now is not the time. I proved the cynics wrong in corn country and I'll prove them wrong in the granite state.

To show you I mean it, no speech, go at me. Our time for change has come."

Guy number one - "Ok, Barack, you're going for the power in the Big House, the big companies already have the power, how ya gonna make us little people powerful?"

Obama - "Stay tuned. One leap at a time. We are one people. Get me there first."

Gal number one - "You say, change, well how are you going to cut the bloated military budget full of vast waste, fraud and abuse, when you've specifically said you'll 'expand and modernize the military?'

Why, it's already half or more of the government's operating budget, squeezing programs for children, health and all that. I'm an accountant and I know numbers."

Obama - "Exactly. Our time for change has come. I'm going to change the old weapons with new weapons and the old soldiers with the new soldiers. That's real change - at the grass roots."

Guy number two - "You don't seem to have any rough edges, Barack."

Obama - "It's all about the mood, dude."

The crowd was getting agitated and the questions came faster and faster.

"Why are you for nuclear power with taxpayer guarantees?"

"Will you oppose Congress getting pay raises, pensions and health insurance until the American people get the same?"

"Do you favor repealing the anti-union nightmare - the Taft-Hartley Act of 1947?"

"How can you talk about change and take gobs of campaign money from the big corporate lawyers and bosses?"

Obama, smiling: "It's all about the mood, dudes. All the rest are details you can look up on my website - obama_is_us.org.

We are choosing hope over fear."

Gal number two - "Ok, answer this one that probably isn't on your website.

When are you going to meet with Jesse Jackson and Al Sharpton and campaign in the black ghettos - say Harlem or Watts?"

Obama - "Whoa, give that tough lady a Poli - beer on me! We are one nation."

Guy number three (with an Obama face mask) - "I'm the old Obama, remember me? I was for single - payer, full medicare for everyone.

I was strongly for Palestinian rights and for replacing NAFTA and WTO, not for tweaking them. I was for taxing the super rich and defending class actions. I was for capping credit - card and loan shark interest rates. What happened to me?"

Obama - "Well, didn't I tell you that I stand for change?"

Gal number three -"You seem to be for everyone, but not everyone is for everyone. Some are against everyone. Tell me, are the big corporations, the greedy defense contractors, drug, oil and insurance companies, starting to quake in their boots at the thought that you are now the front - runner?"

Obama, lifting his chin - "Well, Ma'am, we haven't ordered our seismometer yet."

Oooohs and boos float around the pit. A few start drifting away.

Guy number four - "You're one of those smart Harvard lawyers, Barack. You were a constitutional law teacher. You were against the illegal invasion and occupation of Iraq.

So, why aren't you putting two and two together - impeachment of the war criminals in the White House followed by conviction in the Senate?"

Obama - "You don't understand (testily), impeachment talk is just more of the same old Washington politics.

I stand for change. No need to point fingers. We are one people."

Gal number four - "Hello, Barack. I'm Hermaphrodite and I love your blended politics of harmony."

Obama - "Great! Then how about a quick dance around the bar before we have to leave," he said, humming to the tune of the Battle Hymn of the Republic - "We are choosing unity over division, we're sending a powerful message, that change is a coming to America, it is all about the mood, dude..."

la campagna presidenziale di Nader continua!

Ha raccolto le firme alle Hawaii e nel New Mexico. Le sta raccogliendo in Kentucky, Illinois, Pennsylvania e kansas.

Sta ricevendo i primi attacchi dalla stampa cosiddetta "democratica"

Ogni Giovedì alle 21,00 su Rai2 Michele Santoro (e Marco Travaglio) in "ANNOZERO", eccezionale!

Ogni Domenica alle 21,30 su Rai 3 Milena Gabanelli presenta "REPORT", da non perdere!

 

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