CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [20 maggio 2008]

Distribuitela, grazie.

"Sapere e non fare è non sapere"

di Ralph Nader

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Mountain View, California - Un invito a visitare il quartier generale di Google e parlare con coloro che hanno fatto in dieci anni questo gigante che sta innervosendo Microsoft il quale dovrà meravigliarsi.

Il "complesso" tiene a diffondersi con la crescita di Google in tutti i campi, anche se il guadagno pubblicitario ancora comprende oltre il 90% del totale. La compagnia vuole "cambiare il mondo" e rendere tutte le informazioni digitali accessibili attraverso Google. Il motto della ditta - è "Non fare del Male", che viene applicato in modo accurato, specialmente per gli affari legati alla sicurezza nazionale statale di Washington, D.C. e con i censori della Cina Rossa.

I 2 fondatori di Google (lauree alla Stanford school) - Sergey Brin e Larry Page - puntano all'assunzione di persone brillanti e motivate che forniscono il loro servizio e lavorano alle loro dipendenze.

Ci fecero fare "un giro" prima di entrare in un grande spazio dove gente meravigliata poteva informarsi. Il traffico delle mail era controllato a livello mondiale grazie ad una varietà di globi elettronici con molte luci che segnalavano quali nazioni stavano producendo un traffico alto o basso.

L'Africa era la meno illuminata.

Uno dei nostri fotografi iniziò a fare una fotografia ma fu bloccato con garbo con poche parole sulla proprietà. Un nuovo tipo di segreto commerciale.

Io feci attenzione a tutti i posti dove il cibo - gratis e nutriente - era disponibile. La guida disse che il cibo non distava mai più di 150 piedi dal luogo di lavoro.

"Come possono mantenere la forma con tutti questi banchetti allettanti?" Io chiesi.

"Aspetti", disse, guidandoci verso una grande stanza dove un silenzio abbastanza misterioso circondava dozzine di Googlelites in esercizio che girovagavano da soli alle 15:45 del pomeriggio.

"Quante ore lavorano?" chiese uno dei miei colleghi. "Veramente noi non lo sappiamo. Fino a quando vogliono", fu la risposta.

Nell'anfiteatro, il direttore delle comunicazioni ed io iniziammo un domanda e risposta, seguito da molte domande fatte dal pubblico.

Questo fu seguito da un intervista di You Tube.

Tu puoi vedere entrambi su: (Q&A) http://youtube.com/watch?v=KR-V6b141zU e (l'intervista)

http://youtube.com/watch?v=zzUrUNhIj4c&feature=related.

Google è un mezzo di informazione enorme, adornato da un software molto complesso, dove finirà?

Le informazioni portano idealmente alla conoscenza, poi al giudizio, alla saggezza e all'azione.

Come dice bene un vecchio proverbio cinese - "Sapere e non fare è non sapere".

Ma che accade quando una compagnia siede sulla cresta crescente della valanga dell'informazione digitale senza fermarsi a chiedersi, "informazione per cosa?"

Commentai che avevamo avuto più informazioni disponibili negli ultimi 25 anni, sebbene la nostra nazione e il mondo sembrano peggiorate totalmente, considerando gli indicatori della condizione umana.

Con l'informazione che è ritenuta "la moneta della democrazia", le condizioni dovrebbero essere migliorate attraverso i consigli.

"Conoscenza per cosa?" Io chiesi.

Bene, come antipasto, Google cerca di capire come realizzare i suoi dibattiti presidenziali, promovendone uno a New Orleans per l'autunno. Certamente esso raggiungerà un pubblico di internet considerevole.

Ma i candidati principali l'impediranno se varrà il criterio dell'incontro con gli altri avversari che devono partecipare secondo la maggioranza degli americani?

L'attuale Commissione sui dibattiti presidenziali è una corporazione privata no profit creata e controllata dai partiti Repubblicano e Democratico (vedi http://opendebates.org/).

Essi non vogliono altre sedie sulla scena e i sistemi televisivi seguono tutte questo formato escludente.

Google, con la sua Fondazione che cerca progetti creativi che producano risultati per il benessere della gente, dovrebbe fare audizione pubbliche regolari sul terreno nazionale per trovare tali idee. Si sorprenderebbero delle proposte della gente.

In qualche evento, gli esempi di sapere ma non fare sono dappertutto.

Lo scorso anno è morta più gente di tubercolosi rispetto a dieci anni fa.

Gli scienziati medici sanno come curarla da quasi cinquanta anni. La conoscenza da sola non basta.

Da anni è disponibile la tecnologia per presentare il registro di voto aggiornato di ogni membro del Congresso. Ad oggi solo una dozzina di legislatori la usano, guidati dal Reps. Frank Wolf (R - VA) e Chris Shays (R - CT).

Il potere recalcitrante blocca ciò che tanta gente vuole direttamente dai siti web dei legislatori.

Qui Google può fare la differenza rispetto a Capitol Hill, se vuole connettere informazione, tecnologia ed elettori informati.

Quando internet cominciò, alcuni di noi pensarono che fosse facile e conveniente per la gente che si unisce per contrattare e agire come i consumatori. Alla fine, le grandi banche, le compagnie assicurative e delle carte di credito, le imprese dell'auto e così via avrebbero dovuto bilanciare il potere dei consumatori con milioni di membri e un amplio personale a tempo pieno. Non è accaduto.

Chiaramente tecnologia e informazione da sole non producono un cambiamento utile.

Questo dipende da come la politica decentrata (il potere sociale ed economico) è esercitata in una società corporativa dove pochi decidono al posto delle moltitudini.

Io lasciai Google sperando in una discussione più seguita e vasta sul tema posto con un'asserzione di Marco Cicerone, più di 2000 anni fa: "La libertà è partecipazione al potere".

Quello è ciò che connette conoscenza e azione benefica, se il popolo ha quella libertà.

Spero che la mia discussione con i dirigenti di Google abbia prodotto degli spunti per la riflessione che permea l'organizzazione e i capi di Google.

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Dite agli amici di visitare nader.org e di iscriversi a E-Alerts.

Tradotto da F. Allegri il 27/08/2008}}

[ May 20 2008]

Please share with others.

"To know and not to do is not to know."

by Ralph Nader

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Mountain View, California - An invitation to visit Google's headquarters and meet some of the people who made this ten year old giant that is giving Microsoft the nervies has to start with wonder.

The "campus" keeps spreading with the growth of Google into more and more fields, even though advertising revenue still comprises over 90 percent of its total revenues. The company wants to "change the world", make all information digital and accessible through Google. Its company motto - is "Do No Evil", which comes under increasing scrutiny, especially in the firm's business with the national security state in Washington, D.C. and with the censors of Red China.

Google's 2 founders out of Stanford graduate school - Sergey Brin and Larry Page - place the highest premium on hiring smart, motivated people who provide their own edge and work their own hours.

We were given "the tour" before entering a large space to be asked and answer questions before an audience of wonder kinds. E - mail traffic was m onitored worldwide with a variety of electronic globes with various lights marking which countries were experiencing high or low traffic.

Africa was the least lit.

One of our photographers started to take a picture but was politely waved away with a few proprietary words. A new breed of trade secrets.

I noticed all the places where food - free and nutritious - was available. The guide said that food is no further than 150 feet from any workplace.

"How can they keep their weight down with all these tempting repasts?" I asked.

"Wait", he said, leading us toward a large room where an almost eerie silence surrounded dozens of exercising Googlelites going through their solitary motions at 3:45 in the afternoon.

"How many hours do they work?" one of my colleagues asked. "We don't really know. As long as they want to", came the response.

In the amphitheatre, the director of communications and I started a Q and A, followed by more questions from the audience.

It was followed by a YouTube interview.

You can see both of them on: (Q&A) http://youtube.com/watch?v=KR-V6bl41zU and (Interview)

http://youtube.com/watch?v=zzUrUNhIj4c&feature=related.

Google is a gigantic information means, bedecked with ever complex software, to what end?

Information ideally leads to knowledge, then to judgment, then to wisdom and then to some action.

As the ancient Chinese proverb succinctly put it - "To know and not to do is not to know".

But what happens when a company is riding an ever rising crest of digitized information avalanches without being able to catch its breath and ask, "information for what?"

I commented that we have had more information available in the last twenty five years, though our country and world seem to be getting worse overall; measured by indicators of the human condition.

With information being the "currency of democracy", conditions should be improving across the board.

"Knowledge for what?" I asked.

Well, for starters, Google is trying to figure out how to put on its own Presidential debates, starting with one in New Orleans in the autumn. Certainly it can deliver an internet audience of considerable size.

But will the major candidates balk if there are other candidates meeting criteria such as a majority of Americans wanting them to participate?

The present Commission on Presidential Debates is a private nonprofit corporation created and controlled by the Republican and Democratic Parties (see http://opendebates.org/).

They do not want other seats on the stage and the television networks follow along with this exclusionary format.

Google, with its own Foundation looking for creative applications that produce results for the well-being of people, should hold regular public hearings on the ground around the country for ideas. They may be surprised by what people propose.

In any event, the examples of knowing but not doing are everywhere.

More people succumbed to tuberculosis in the world last year than ten years ago.

Medical scientists learned how to treat TB nearly fifty years ago. Knowledge alone is not enough.

For years the technology to present the up-to-date voting record of each member of Congress has been available. Yet only about a dozen legislators do so, led by Reps. Frank Wolf (R - VA) and Chris Shays (R - CT).

Recalcitrant power blocks what people most want directly from their lawmakers' website.

Here Google can make the difference with Capitol Hill, if it wants to connect information technology to informed voters.

When the internet began, some of us thought that it would make it easy and cheap for people to band together for bargaining and lobbying as consumers. At last, the big banks, insurance companies, credit card companies, automobile firms and so forth would have organized countervailing consumer power with millions of members and ample full time staffs. It has not happened.

Clearly technology and information by themselves do not produce beneficial change.

That depends on how decentralized political, economic and social power, is exercised in a corporate society where the few decide for the many.

I left Google hoping for a more extensive follow-up conversation, grounded in Marcus Cicero's assertion, over 2000 years ago, that "Freedom is participation in power".

That is what connects knowledge to beneficial action, if people have that freedom.

I hope my discussions with the Google staff produced some food for thought that percolates up the organization to Google's leaders.

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Tell your friends to visit Nader.Org and sign up for E-Alerts.

 

# LA SUA CAMPAGNA PRESIDENZIALE: breve selezione degli interventi del suo team elettorale #

giugno 2008 Ralph Nader for President 2008

Un sondaggio dell'Associated Press di venerdì 6 giugno sostiene: Barack Obama 47% John McCain 43% Ralph Nader 6%. Nader ottiene il 6% senza che la stampa nazionale abbia divulgato la notizia della sua candidatura. Perché è importante questo dato? Quest'anno potremmo avere dei dibattiti presidenziali aperti. Google è disponibile per ospitare alcuni dibattiti. McCain ha proposto di fare 10 dibattiti pubblici in 10 città diverse. In Michigan ci sarebbe oggi un testa a testa tra: McCain 42% Obama 41% Nader 10% Gli indecisi sono al 7%. E Ralph non ha alcun appoggio pubblicitario dei mezzi di informazione. Continua la raccolta delle firme, entro il 15 settembre dovrà raccoglierle in 45 stati.

1 agosto 2008 PROGRAMMA DI NADER: PUNTI PRINCIPALI.

1) Assistenza sanitaria per i contribuenti.

2) Fine dell'occupazione militare in Iraq e ritiro entro 6 mesi dal voto presidenziale. Sovranità agli iracheni.

3) Meno potere alle corporazione da redistribuire fra il popolo americano.

4) Tagliare il bilancio militare.

2 agosto 2008 Le primarie in California

Oggi a Sacramento, California la convenzione nazionale del partito Pace e Libertà ha scelta Ralph Nader come suo candidato alla carica di Presidente e Matt Gonzalez come condidato alla Vice Presidenza. Questa scelta permette al professore e al suo vice di evitare la raccolta delle firme in questo stato, basta il voto dei delegati del partito. La California è il 21° stato, Ralph vorrebbe arrivare a trenta ballottaggi entro il 10 agosto e 45 entro il 20 settembre. Questo stato è molto importante, milioni di californiani avranno l'opportunità di votarlo: nel 2000 ricevette 418.707 voti. Fu un risultato lusinghiero!

3 agosto 2008

I collaboratori di Obama comunicarono che il candidato democratico avrebbe fatto solo tre dibattiti politici ed incontrato solo John McCain. Quando si dice democratico ......

23 agosto

Nader organizzerà due grandi manifestazione per la pace e la democrazia: il 27 agosto sarà a Denver e il 4 settembre a Minneapolis. Migliaia di americani ci saranno per protestare contro la guerra corporativa controllata da Democratici e Repubblicani. Nader/Gonzalez si oppongono alle guerre in Iraq e in Afganistan e anche al corporativismo.

Nel frattempo ha anche raccolto le firme in 34 stati!

 

Questi sono i siti ufficiali. Si può aggiungere Nader/Gonzalez ai nostri amici visitandoli:

http://myspace.com/votenader08

http://youtube.com/votenader08

http://facebook.com/votenader

Ogni Giovedì alle 21,00 su Rai2 Michele Santoro (e Marco Travaglio) in "ANNOZERO", eccezionale!

Ogni Domenica alle 21,30 su Rai 3 Milena Gabanelli presenta "REPORT", da non perdere!

Per leggere le edizioni precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 -26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31

Sommario delle ultime lettere

31 NHTSA Muri di pietra e gente che muore

30 La tragedia della sanità in USA

29 Combattere la scarsità di cibo (no all'etanolo di granturco)

28 Lottare per i diritti dei lavoratori (i sindacati in USA)

27 La sostanza non il suono dei bytes (politica e informazione)

26 Liberare Bonanza (una critica alle speculazioni assistite in USA)

25 baseball, librerie e contribuenti

24 il paese del diritto (i casi di Spitzer e Bush)

23 Gaza sotto assedio + suo programma presidenziale per il medio oriente

22 IL DOPPIO BINARIO (I privilegi dei dominanti in USA)

21 facciamo chiarezza sui contratti (appalti internet e trasparenza)

20 Nessun dibattito. (Il rapporto fra la stampa e i candidati presidenziali)

19 altri otto anni (sulla presidenza Clinton)

18 Quello che i candidati evitano

17 Breve dialogo su Barak Obama

16 Non faranno un passo in più

15 Il prezzo del petrolio

 

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