CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [03 marzo 2008]

Liberando le banche

07/12/2007

di Ralph Nader

Roma, Italia.

Voci dicono che B. Bernanke e la Fed vorrebbero ridurre ancora i tassi d'interesse di almeno 25 punti base per favorire i mercati monetari europei e asiatici e non gli speculatori sul petrolio del N.Y. Mercantile Exchange.

Di solito, questa azione della Fed (il garante governativo delle sconsiderate assunzioni di rischio prese da "Wall Street") sarebbe considerata lo stimolo all'economia globale.

Ma nelle menti dei magnati finanziari in questi giorni c'è la rapida metastasi delle crisi dei mutui casa subprime.

Oltre il suo effetto di scudo sulle grandi banche degli USA e sul loro collasso in borsa, la crisi ha impoverito quelle europee e asiatiche, e ha richiesto un assortimento di credito e di garanzie di liquidità alle banche centrali, e bloccato i grandi investitori nella rete del ragno.

Dunque, il riflettore è sul presidente Bernanke per un altro salvataggio temporaneo degli speculatori finanziari sconsiderati affinché egli operi doverosamente.

Ma un esame più attento del ruolo del presidente Bernanke e del suo predecessore, Alan Greenspan è giustificato.

Come ha fatto questa situazione dei mutui subprime a gettare tante centinaia di migliaia di persone in una trappola lunga e devastante che causerà la perdita delle loro case a favore dei grassi gatti della finanza finalmente sorpresi in flagrante nella gestione del rischio ubriacante?

In primis, la Fed quasi mai critica le banche.

Essa le salva di nuovo e ancora con una varietà di modi, spesso oscuri per la pubblica opinione o camuffati se tali banche sono ritenute troppo grandi per poter fallire.

I banchieri, sapendo che il vigile del fuoco della Fed è sempre dietro l'angolo, spingono il rischio verso il bordo.

Questa settimana è stata lasciata al ministro delle finanze tedesco il conservatore Peer Steinbruck la condanna "dell'atteggiamento altezzoso che abbiamo visto nel motto 'siamo migliori degli altri' - [che] è terminato in disastro."

Il ministro Steinbruck ha chiarito che "il disastro" significava la compressione del credito globale e molte cattive gestioni delle banche tedesche che ha nominato - Sachsen LB e IKB.

Immaginate Greenspan e Bernanke anche mentre scendono la loro scala di astrazione rassicurante in tempo per scongiurare queste turbolenze finanziarie per piccoli investitori, fondi pensione e lavoratori che pagano il conto.

Immaginate la Federal Reserve, il cui bilancio viene dalla comunità finanziaria al fine di evitare la responsabilità al Congresso, che fa rispettare la legge contro una festa del prestito, alimentata da ripetute frodi ed operazioni coperte?

L'eterea Fed non fa nulla.

Immagina il suo lavoro come iniezione di decine di miliardi di dollari per evitare le gravi crisi di liquidità e del credito.

Il socialismo corporativo è il suo imbroglio, e il suo segnale a Wall Street è che questi soccorsi per i guai di borsa saranno sempre pronti all'uso.

Lamentandosi in tutti i modi, i banchieri centrali dell'Europa sono stati impegnati in operazioni di salvataggio provocate dalla crisi dei mutui subprime degli USA.

Perché (i contribuenti e i consumatori potrebbero chiedere) le ipoteche dilazionate ai proprietari di case di Elm Street, USA, girano il mondo con alcune, molte disgregazioni?

Perché a differenza dei vecchi tempi quando i risparmi locali comuni e l'associazione del prestito facevano un lavoro tranquillo e prudente in grado di elevare il tasso di proprietà abitativa americani a livelli record, i S & L sono esauriti e gli speculatori in sicurezza hanno ripreso.

Grandi pacchi di mutui casa sono ammucchiati in titoli che sono poi trasformati in pacchetti ancor più complessi, rischiosi ed astratti.

Maggiore è il rischio che questi pacchetti di titoli comportano, maggiore è il profitto.

Questo fino a quando il mazzo di carte inizia veramente a cadere per terra, come è iniziato ad accadere questo anno, e l'anno prossimo sarà peggio per i settori chiave, a causa delle ripercussioni sull'economia generale.

Nel frattempo, la forza della lobby dell'industria finanziaria è fare in modo che nessuna riforma passi al Congresso o addirittura che non si tengano audizioni pubbliche al Senato e alla Camera.

La pura arroganza di questa attività finanziaria allattata dall'assistenza governativa distribuita non si limita agli USA.

Il ministro Steinbruck, cercando di calmare le paure, ha osservato ancora acutamente che i banchieri e finanzieri hanno "deriso" il suo progetto di trasparenza, caratterizzando tale sforzo come "regolamentazione" mentre l'iniziativa invocava solo scelte volontarie.

Facciamo cadere il mito durevole che questi speculatori molto ben pagati da sempre, sono capitalisti capacissimi di ampliare i mercati per le persone a basso reddito.

Sono dissipatori di capitali (in gran parte utilizzano il denaro di altre persone come i fondi pensione dei lavoratori) non dei loro premi. Anche questa coraggiosa speculazione, generata attraverso strumenti speculativi ancora più complessi nell'era del computer supersonico, continuerà fino a quando la gente, che paga il conto finale, non si organizzerà come elettori e consumatori per realizzare il loro supremo governo societario e tagliare il cordone ombelicale del benessere corporativo che si estende da Washington, DC a Wall Street.

[March 03 2008]

Bailing out the Banks

07/12/2007

By Ralph Nader

Rome, Italy.

Rumors that Federal Reserve Chairman, Ben Bernanke, would again reduce interest rates by at least 25 basis points elevated Asian and European stock markets and rattled the New York Mercantile Exchange oil speculators.

Normally, such an action by the Fed (the all purpose government guarantor of "Wall Street's" reckless risk taking) would be viewed as stimulating the overall economy.

But what is on the financial tycoon's minds these days is the rapid metastasis of the subprime home mortgage crisis.

Beyond its shielding effect on large U.S. banks and their collapsing stock values, this crisis has depleted banks and mortgage lenders in Europe and Asia, and invited an assortment of credit and liquidity bailouts by central banks, and left the large investors caught in this spider's web.

So, the spotlight is on Chairman Bernanke for another temporary rescue of the reckless risk takers in the financial economy he so dutifully services.

But a closer look is warranted on the role of Chairman Bernanke and his predecessor, Alan Greenspan.

How did this subprime mortgage situation cast such a long and devastating net from the hundreds of thousands of people who are and will lose their homes to the fat cat financiers finally caught in the act of inebriated risk management?

First, the Fed almost never criticizes the banks.

It just rescues them again and again in a variety of ways often obscure to the general public or camouflaged as these banks are considered too big to be allowed to fail.

The bankers, knowing that the Fed fire department is always around the corner, push the risk envelope to the edge.

It was left to the conservative German Finance Minister Peer Steinbruck this week to condemn the "snotty attitude that we have sometimes seen under the motto of 'we are cleverer than the others' - [that] ended in disaster."

Minister Steinbruck made it clear that the "disaster" meant the global credit squeeze, and several mismanaged German banks which he specifically named - Sachsen LB and IKB.

Imagine Greenspan and Bernanke even climbing down their reassuring abstraction ladder in time to head off such financial turmoil for many small investors, pension funds and workers who pay the price.

Imagine the Federal Reserve Bank, whose budget came from the financial community in order to avoid accountability to Congress, enforcing the law against a lending spree, fueled by repeated deception and cover ups?

The airy Fed does neither.

It sees its job as injecting tens of billions of dollars to avoid liquidity and a credit crunch crisis.

Corporate socialism is its beat, and its signal to Wall Street is that these rescues for the Street's addictions will be on tap at all times.

Grumbling all the way, Europe's central bankers have been engaged in their own domestic rescue operations flowing from the U.S. subprime mortgage crisis.

Why, ordinary taxpayers and consumers may ask, do mortgages extended to homeowners on Elm Street, USA, circle the globe with some much disruption?

Because unlike the old days when the local mutual savings and loan association was doing such a quiet, prudent job raising America's home ownership rate to record highs, the S & L's are gone and the security speculators have taken over.

Large bundles of home mortgages are bundled into securities which are then transformed into even more abstract and complex risk packages.

The greater the risk that these packaged securities entail, the greater the profits.

Until, that is, the deck of cards start falling to real ground, which is what began to happen this year, and next year will be worse in both these key sectors of the economy, with its overall effect on the general economy.

In the meantime, the muscle of the financial industry's lobby is making sure no regulatory framework passes Congress or even is given no-holds-barred public hearings in the Senate and the House.

The sheer arrogance of this financial business suckled by government dispensed welfare is not restricted to the U.S.

German Finance Minister Steinbruck, trying to calm fears, still acutely observed that the bankers and financiers had "mocked" his attempt at enhanced transparency, deliberately characterizing such efforts for great disclosure as "regulation" when Steinbruck's initiative called only for voluntary codes.

Let's drop the enduring myth that these big time, very well-paid speculators are free-wheeling capitalists broadening markets for low-income people.

They are wasters of capital (largely using other people's money as with worker pension funds) not their own stakes.

Such even wilder speculation, generated thro ugh even more complex speculative instruments in a super-sonic computer age, will continue until people, who pay the final bills, organize as voters and consumers to make their supreme government cut the corporate welfare umbilical cord that extends from Washington, DC to Wall Street.

 

Ogni Giovedì alle 21,00 su Rai2 Michele Santoro (e Marco Travaglio) in "ANNOZERO", eccezionale!

Ogni Domenica alle 21,30 su Rai 3 Milena Gabanelli presenta "REPORT", da non perdere!

 

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