LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [30 luglio 2008]

Distribuitela, grazie.

Rosa Parks, un'acclamazione per te!

di Ralph Nader

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Montgomery, Alabama - Il museo Rosa Parks della Troy University si trova accanto al vecchio Empire Theatre dove questa coraggiosa donna afro - americana rifiutò di "andare in fondo all'autobus" nel 1955.

Una visita al museo che onora lei e gli altri campioni dei diritti civili è un giusto ricordo proprio di come fosse coraggioso un tale rifiuto in quel sud molto segregato.

Mrs Parks fu subito arrestata e dopo fu promosso lo storico Montgomery Bus Boycott ad opera del focoso Civil Rights Movement degli anni cinquanta.

Quello che molta gente non sa su Rosa Parks è che lei era una sostenitrice dei diritti civili preparata che conosceva il significato di avere seduto davanti un bianco e di non poterlo guardare. Ma non poteva prevedere ciò che accadde dopo che la polizia la portò via.

Il boicottaggio degli autobus iniziò il 5 dicembre 1955, quattro giorni dopo il suo arresto.

Un volantino distribuito quel giorno dal Women's Political Council di Montgomery rilevò l'arresto di Mrs. Parks e di 2 giovani "Negro" donne - Claudette Colvin e Mary Louise Smith - le quali quell'anno erano già state arrestate e multate per avere rifiutato di cedere i loro posti.

Il volantino esortava "tutti i Negro a non salire sui bus il Lunedì per contestare l'arresto e il processo. Non viaggiate sui bus per lavorare, per andare in città o a scuola, od ovunque il Lunedì". Non salirono in migliaia.

Quasi i 3/4 degli utenti degli autobus di Montgomery erano "Negroes", il boicottaggio crebbe e divenne un danno economico serio per la ditta degli autobus.

Come esso crebbe, e come le marce e le dimostrazioni di strada di accompagnamento iniziarono, i notiziari nazionali ne parlarono e seguirono un giovane prete carismatico che si chiamava Martin Luther King.

Sam Cook era al museo durante la nostra visita.

Aveva un album di vecchi ritagli di giornale e fotografie di quei giorni impetuosi quando egli fu occasionalmente un autista del Rev. King.

Inoltre fra i reperti del museo di storia, (artefatti, documenti e cose memorabili), c'è una replica dell'autobus pubblico sulla quale Mrs. Parks stava seduta - ci sono sale di studio e una libreria per migliorare le serie proposte educative attuali che sono adottate dallo staff del museo.

Il nuovo Children's Wing consiglia ai giovani che "le cose giuste non accadono nella storia - il popolo le fa accadere. I visitatori vengono a capire che anche loro possono fare la differenza proprio come Rosa Parks, E.D. Nixon, Joanne Robinson, Fred Gr ay, Claudette Colvin, Georgia Gilmore e molti altri che fecero la differenza seguendo le orme di Dred Scott, Harriet Tubman, Homer Plessy e altri che lo fecero prima".

Oggi gli studenti di Montgomery e del sud potrebbero stupirsi del fatto che tutta la confusione era creata dalla gente bianca.

Le razze si mischiano facilmente in città, sui bus, nei negozi, nei ristoranti, nei cinema, a scuola, negli ospedali e nei parchi.

La razza, come la classe, è ancora molto importante negli USA, ma c'è stato un progresso innegabile.

Il contemporaneo che lotta per la giustizia può imparare dalle lotte del movimento per i diritti civili che vinse un boicottaggio dei media e mosse forze fino ad allora inamovibili.

Per essere sicuro, usò i tribunali e le strade con dimostrazioni non violente.

Ma non sottovalutate mai la storia personale di un individuo che eroico e altruista realizza la macchina per far esplodere la rabbia e l'empatia necessarie per guidare un numero crescente di gente con gli stessi problemi che allargano le fila di quelli che chiedono cambiamento o riforma.

Tale modello per i diritti civili è così potente che quando nel 1988 Mubarek Awad (un giovane Americano Palestinese avvocato nel West Bank palestinese) cercò di organizzare una disobbedienza civile non violenta contro l'occupazione e la repressione israeliana egli fu subito rispedito in USA dal governo israeliano.

Egli fondò subito il gruppo, Non-violence International, ma Awad è ancora bandito da Israele.

Gli scioperi commerciali o del lavoro come forma di protesta politica scatenarono le ire israeliane.

Di solito rompono gli scioperi rompendo le serrature ai negozi chiusi o saldando le porte serrate e processando i proprietari dei negozi.

In USA occorre una Rosa Parks per ribellarsi contro i prezzi della benzina e delle medicine, gli sfratti ipotecari, le condizioni penose delle carceri, le enormi spese prima di entrare in ospedale, i rifiuti, il cibo che causa l'obesità e contro il crollo dei servizi municipali.

Ogni movimento storico dei cittadini ha il suo stile e la sua personalità.

In realtà i mass media possono essere molto utili per unire la gente ai soldati che hanno rifiutato di tornare in Iraq a fare una guerra di occupazione illegale e incostituzionale.

Le storie sincere di questi soldati raccontate a un recente raduno di "Winter Soldiers" non sono state riportate dal New York Times e nemmeno dai notiziari televisivi serali. (Ma Amy Goodman lo ha fatto a Democracy Now!)

Uno deve credere che c'è sempre una via per produrre una scintilla umana per una moralità pubblica più grande e un impegno più profondo per una società più giusta.

Rosa Parks, un'acclamazione per te!

FINE

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Tradotto da F. Allegri il 09/11/2008}}

[July 30 2008]

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Rosa Parks, Hail to Thee!

by Ralph Nader

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Montgomery, Alabama - The Troy University Rosa Parks Museum is located on the side of the old Empire Theatre where this courageous African - American woman declined to "move to the back of the bus" in 1955.

A visit to the museum honoring her and other civil rights champions is a sobering reminder of just how courageous such a refusal was in that very segregated South.

Mrs. Parks was promptly arrested and thus was launched the historic Montgomery Bus Boycott, which is credited with igniting the Civil Rights Movement of the 1950s.

What most people do not know about Rosa Parks is that she was a trained civil rights worker who knew the significance of staying in her front seat and not giving it up to a white man. But she could not have predicted what happened after the police took her away.

Four days after she was arrested, the bus boycott started on December 5, 1955.

A flyer distributed on that date by the Women's Political Council of Montgomery noted the arrest of Mrs. Parks and two teenage "Negro" women - Claudette Colvin and Mary Louise Smith - who earlier that year were arrested and fined for refusing to give up their seats.

The flyer went on to urge "every Negro to stay off the buses Monday in protest of the arrest and trial. Don't ride the buses to work, to town, to school, or anywhere on Monday". They stayed off in the thousands.

Since three-fourths of the Montgomery bus riders were "Negroes", the growing boycott} grew to become a serious economic drain on the bus company.

As it grew, and as the accompanying street marches and demonstrations started, the national news media began to cover it and a young charismatic minister by the name of Martin Luther King.

Sam Cook was at the Museum during our visit.

He had a scrapbook of old newspaper clippings and photographs from those heady days when he occasionally was a driver for Rev. King.

In addition to the Museum's timelines of history, artifacts, documents and memorabilia - there is a replica of the public bus on which Mrs. Parks was sitting - there are classrooms and a library to enhance the serious educational purposes for today that the Museum's staff espouses.

The new Children's Wing conveys to youngsters that "things just don't happen in history - people make things happen. Visitors come to realize that they, too, can make a difference just as Rosa Parks, E.D. Nixon, Joanne Robinson, Fred Gray, Claudette Colvin, Georgia Gilmore and many others made a difference following in the footsteps of Dred Scott, Harriet Tubman, Homer Plessy and others who had gone before".

Students today in Montgomery and other southern cities might wonder what all the fuss was about from white folk.

The races mix easily in this city on buses, in stores, restaurants, cinemas, schools, hospitals and ballparks.

Race, like class, still matters a great deal throughout the United States; but there has been undeniable progress.

The contemporary struggles for justice can learn from the ways the civil rights movement overcame a media boycott and moved hitherto immovable forces.

To be sure, it used the courts, and the streets with non-violent demonstrations.

But never underestimate the personal story of an individual who heroically and selflessly takes on the Machine to spark the requisite rage and empathy that leads to larger and larger numbers of similarly situated people who swell the ranks of those demanding change or reform.

So powerful a model is this civil rights approach that when Mubarek Awad, a Palestinian-American youth counselor in Palestine's West Bank tried to organize nonviolent civil disobedience against the Israeli occupation and repression, the Israeli government deported him in 1988 back to the United States.

He proceeded to establish the group, Non-violence International, but he is still banned from Israel.

Commercial or labor strikes as a form of political protest received the ire of the Israelis.

They would routinely break up strikes by cutting the locks on closed shops or welding doors shut and fining the shop owners.

In our country, we need the Rosa Parks of rebellion against gas and drug prices, home foreclosures, cruel prison conditions, huge up-front payments before entering hospitals, junk, obesity-illness-producing food, and breakdowns in municipal services.

Each historic, citizen-moving movement has its own style and personality.

Granted, the mass media can be very picky indeed, as it has been with the soldiers who have refused to return to the unconstitutional, illegal war-occupation in Iraq.

The heartfelt stories of these soldiers told at a recent "Winter Soldiers" gathering were not even covered by the New York Times or the television evening news. (But Amy Goodman did on Democracy Now!)

One must believe there is always a way to produce the human spark for a broader public morality and a deeper commitment to a more just society.

Rosa Parks, hail to thee!

END

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