CRITICA LOCALE
LA LETTERA DI RALPH NADER ( nostra esclusiva la versione italiana ) |
[4 aprile 2009] Distribuitela, grazie. Quelli che l'avevano capito bene Di Ralph Nader --- Perché è vero che la gente rispettabile che lavora nel campo del potere e dell'azione aziendale che predisse ripetutamente la bolla di Wall Street e la sua esplosione riceve poca attenzione dai media? Al contrario, il pubblico è stato ancora esposto ai commenti e agli scritti di gente come A. Greenspan, R. Rubin, J. Glassman (con una notorietà di 36,000 Dow) mentre altri come Timothy Geitner, Larry Summers e Gary Gensler sono stati nominati di nuovo ad alti livelli dell'amministrazione Obama. Questi uomini furono in modo vario gli architetti, gli organizzatori e i realizzatori della grande liberalizzazione e della non regolazione che liberò le forze epiche dell'avarizia, della speculazione e della rovina di milioni di vite e miliardi di dollari di un'infinità di altre persone. Ecco alcune persone che l'avevano capito bene - presto e spesso: 1. W. Greider - autore ed editorialista del periodico The Nation - scrisse libri (incluso Secrets of the temple, 1988) e articoli che mettevano in guardia dalla Fed e sulle conseguenze anti democratiche della globalizzazione aziendale rampante. 2. Robert Kuttner i cui libri (come Everything for Sale, 1999) e articoli predissero ciò che accadrà ai lavoratori e alle pensioni quando lo stato regolatore sarà messo da parte dagli aziendalisti dentro e fuori del governo. 3. Jim Hightower i cui libri (If the Gods Has Meant Us to Vote, They Would Have Given Us Candidates, 2000) e la sua newsletter mensile molto diffusa Hightower Lowdown fecero notare molto spesso gli abusi dei "cani dell'avarizia" e dei capi aziendali enormemente strapagati che hanno fatto cadere a terra i consumatori della sanità pubblica, del credito, delle auto e delle banche. 4. Nomi Prins (Other Peoples Money, 2004) un ex direttrice direttiva di Goldman Sachs che lasciò con disgusto per svelare come queste grandi imprese di Wall St. operano e come, con i loro sostenitori ideologici, ordiscono le loro reti di frodi e truffe contro gli investitori , gli studenti indebitati per il college, i contribuenti sovraccaricati dagli imprenditori aziendali, la gente malata grave con le assicurazioni che negano reclami legittimi. (Guarda il suo libro Jacked: How "Conservatives" Are Picking Your Pocket, 2008). 5. John R. MacArthur, autore (The Selling of "Free Trade", 2001) editorialista ed editore di Harpers, scrisse una critica profetica e tagliente dell'effetto del NAFTA sui lavoratori USA e Messicani. Finalmente, il 24/03/2009 il New York Times evidenziò una relazione titolata "NAFTA's Promise, UN fulfilled (eseguita)". 6. Robert A. G. Monks - il principale avvocato dei diritti dell'azionista in USA ammonì per anni in libri (l'ultimo Corpocracy, 2008), dichiarazioni, articoli e sfide aperte agli incontri annuali aziendali che mantengono gli investitori (i proprietari di queste imprese) senza potere e dominati dagli esecutivi aziendali che guidano il grande guaio. Ogni giorno, si vedono i modi in cui gli abusi avari del compenso direttivo fatti da Wall Street portano a manipolare i registri, nascondere i debiti e a perdere selvaggiamente altri soldi della gente. 7. Tom Stanton, il cui libro del 1991 State of Risk, espose la condizione pericolosamente sotto capitalizzata di Fannie Mae e Freddie Mac e predisse il disastro in arrivo se questa azione di leva avventata fosse continuata. A paragone, un anno prima della regolazione federale di Fannie e Freddie, J. B. Lockhart III definì i timori del salvataggio "senza senso" e in modo sorprendente abbassò i livelli di capitale richiesti nei mesi precedenti il collasso e il salvataggio. Mr Lockhart ha ancora il suo lavoro di presidente di una nuova entità che regola questi due giganti. 8. Il Repubblicano Kevin Phillips, (ultimo libro Bad Money: Reckless Finance, Failed Politics, and the Global Crisis of American Capitalism, 2007) i cui numerosi scritti sul potere e il denaro di Wall Street e sull'autorità dittatoriale della plutocrazia erano sapienti, storicamente - premonizioni fondate del collasso futuro. 9. Dean Baker, (l'ultimo Plunder and Blunder, 2004) economista di Washington, denunciò spesso all'inizio del decennio la bolla immobiliare e le conseguenze disastrose se fosse esplosa. Vendette persino la sua casa nel 2004 e divenne un inquilino da quanto era convinto del precipizio del valore delle case. 10. Quindi c'è Naomi Klein che ha documentato come i disastri economici prodotti dalle imprese e dalle loro schiere governative non finiscono con le riforme ma con un incremento ulteriore del potere dello stato delle multinazionali. (Vedi Shock Doctrine the Rise of Disaster Capitalism, 2007). Le probabilità dicono che salvo i media liberi e un'occasionale intervista nella radio - TV pubblica, voi non avete visto o letto loro nei grandi media. Ma avevano ragione, così perché non li avete visti? Bene, prima di tutto, agitarono gli interessi commerciali e gridarono il loro nome e i misfatti specifici. Prendete esso come uno che sa, i grandi pubblicitari non esitano a riconoscere nei loro sbocchi televisivi il loro scontento. Editori, direttori e produttori negheranno di essere affetti da tali meschinità ma il denaro parla - non sempre ma abbastanza da nascondere o emarginare i primi allarmisti provocatori. Secondo, questi primi allarmisti non sono come le loro controparti; per esempio i fondamentalisti del mercato o altri aziendalisti attivi nel mondo degli scrittori e dei commentatori. Gli ultimi incontrano e progettano di attaccare essi stessi, spesso e ferocemente, i capi politici e aziendali. Finché i profeti progressisti non si connetteranno l'uno con l'altro quanto lo fanno con i loro alleati politici a Capitol Hill. I media amano vedere il fiorire del potere come quello intrecciato della Heritage Foundation con il regime Reagan e i loro sostenitori al Congresso. Terzo, c'è la sensazione che questi progressisti espongono condizioni che i reporter potevano rivelare. Questo perché la rivista che non parteggia caratterizza invece di pubblicizzare gli estranei e non copre una storia rivelata come un servizio. I premi giornalistici vanno agli ex. Ma, loro non sono lo stesso nell'impatto con il lettore o con il cambiamento. Infine, ci sono figure istituzionali che cercarono, con modi che sono loro, di dare l'allarme - James Grant, Henry Kaufman e, venticinque anni fa, Felix Rohatyn che torna alla mente. I loro allarmi astuti riguardanti le scelte rischiose eccessive furono ignorati. Essi non stanno ottenendo molto spazio sui media. Forse è anche un affare culturale. Gli affari del grande libro, i dibattiti radio, le promozioni e la celebrità citabile vanno verso i furfanti, il negligente grossolano, i soppressori di verità e i delinquenti. Sono molto più eccitanti! Ecco una strada veloce per uno stato di decadenza. Fine. -------------------------------------- Dite agli amici di visitare Nader.Org e iscriversi a E-Alerts. Tradotto da F. Allegri il 18/05/2009 |
Please share with others. The Ones Who Got it Right By Ralph Nader --- Why is it that well regarded people working the fields of corporate power and performance who repeatedly predicted the Wall Street bubble and its bursting receive so little media and attention? Instead, the public is still being exposed to the comments and writings of people like Alan Greenspan, Robert Rubin, James Glassman (of Dow 36,000 notoriety) while others like Timothy Geithner, Larry Summers, and Gary Gensler are newly-appointed at high levels in the Obama Administration. These men were variously architects, rationalizers and implementers of the massive de-regulation and non-regulation that unleashed the epic forces of greed, speculation and ruination of millions of livelihoods and trillions of dollars other peoples' money worldwide. Here are some of the people who got it right - early and often: 1. William Greider - author and columnist with The Nation magazine - wrote books (including Secrets of the Temple, 1988) and articles warning about the Federal Reserve and the anti-democratic consequences of rampant corporate globalization. 2. Robert Kuttner whose books (e.g. Everything for Sale, 1999) and articles predicted what will happen to workers and pensions when the regulatory state is tossed aside by the corporatists operating inside and outside of government. 3. Jim Hightower whose books (If the Gods Has Meant Us to Vote, They Would Have Given Us Candidates, 2000) and the monthly mass circulation Hightower Lowdown newsletter pointed out again and again the abuses of the "greedhounds" and vastly overpaid corporate bosses that have run consumers of health care, credit, cars and banks into the ground. 4. Nomi Prins (Other Peoples Money, 2004) a former managing director of Goldman Sachs, quit in disgust and began disclosing how these giant Wall St. firms deal and how, with their ideological backers, they wove their webs of deception and fraud against investors, students borrowing money for college, taxpayers ripped off by corporate contractors, sick people gouged and insurance companies denying legitimate claims. (See her book Jacked: How "Conservatives" Are Picking Your Pocket, 2008). 5. John R. MacArthur, author (The Selling of "Free Trade", 2001) columnist and publisher of Harpers, authored a sharp, prophetic criticism of NAFTA's effect on U.S. and Mexican workers. Finally, on March 24, 2009 the New York Times featured a report titled "NAFTA's Promise, UN fulfilled". 6. Robert A.G. Monks - the leading shareholder rights advocate in our country warned for years in books (latest Corpocracy, 2008), articles, testimony and standup challenges at corporate annual meetings that keeping investors - the owners of these companies - powerless and dominated by corporate executives would lead to big trouble. Everyday, you can now see the ways that avaricious abuses of executive compensation by Wall Street led to cooking the books, hiding the debts and wildly losing other peoples' money. 7. Tom Stanton, whose 1991 book State of Risk, exposed the dangerously undercapitalized condition of Fannie Mae and Freddie Mac and predicted coming disaster if this reckless leveraging continued. By comparison, a year ago Fannie and Freddie's federal regulator, James B. Lockhart III called fears of a bailout "nonsense" and amazingly further lowered the required capital levels months before their collapse and takeover a few months later. Mr. Lockhart is still in his job heading a new regulatory entity over these two goliaths. 8. Republican Kevin Phillips, (latest book Bad Money: Reckless Finance, Failed Politics, and the Global Crisis of American Capitalism, 2007) whose numerous writings on Wall Street power and money and the dictatorial rule of the plutocracy were wise, historically - rooted premonitions of future collapse. 9. Dean Baker, (latest Plunder and Blunder, 2004) Washington-based economist, warned repeatedly earlier in this decade of the housing bubble and the calamitous consequences once it burst. He even sold his own home in 2004 and became a tenant, so convinced was he of the housing precipice. 10. Then there is Naomi Klein who has been documenting how economic disasters produced by corporations and their governmental cohorts end up not with reforms but with further increasing the power of the corporate state. (See Shock Doctrine the Rise of Disaster Capitalism, 2007). Chances are that outside the independent media and an occasional public tv-radio interview, you have not seen or read them in the mass media. But they were right, so why haven't you? Well, first of all, they took on commercial interests and called them out by name and specific misdeeds. Take it from one who knows, big advertisers do not hesitate to let their media outlets know about their displeasure. Publishers, editors and producers will deny being affected by such realities of the bottom line but money talks - not always but enough to screen out or marginalize the provocative early warners. Second, these early warners are not like their counterparts such as the market fundamentalists and other active corporatists in the world of writers and commentators. The latter meet and plan often and ferociously attach themselves to political and corporate leaders. While the progressive forecasters do not connect either with each other or with their policy allies on Capitol Hill as much. The media likes to see growing power like that of the intertwined Heritage Foundation with the Reagan regime and their supporters in Congress. Third, there is this sense that these progressives are exposing conditions that the reporters themselves should be revealing. So why not publish staff-driven magazine-style features instead of publicizing outsiders and covering an unfolding story as reportage. Journalistic prizes go to the former. But, they're not the same either in reader impact or for change. Finally, there are establishment figures who tried, in their own way, to blow the whistle - James Grant, Henry Kaufman and, twenty five years ago, Felix Rohatyn come to mind. Their astute alarms regarding excessive risk-taking were ignored. They are not getting much media play either. Maybe it's also a cultural thing. Big book deals, radio talk shows, promotions and quotable celebrity status go to the rogues, the grossly negligent, the suppressors of truth and the wrongdoers. They're just so much more exciting! This is a fast road to a state of decay. End. ------------------------------------- Tell your friends to visit Nader.Org and sign up for E-Alerts. |
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Sommario delle ultime lettere
86 - Pagare il deficit
85 - Cosa può insegnarci Bush?
84 - Sette linee guida contro la crisi (Se fallisse AIG)
83 - Bottomless bailout (il salvataggio senza fondo)
82 - Un Oscar per "l'attivismo"
81 - L'attività bancaria delle "Credit Unions"
80 - Dare la scossa al Congresso (sul primo mese della presidenza Obama)
79 - Tassate gli speculatori
78 - Inaridire Wall Street
77 - Lettera aperta a Obama sulla protezione del consumatore
76 - Punendo i palestinesi
75 - Grazie Presidenziali (sete di giustizia in america)
74 - Lettera aperta a Obama
73 - Bush-Cheney meritano la censura per aver dichiarato guerra alla Costituzione
72 - Una lettera a George W. Bush (sulla palestina)
71 - Governo senza legge (contro Paulson e Bernanke)
70 - Ora di lezione per i candidati (pedagogia e politica)
69 - 2008: Libri da leggere in vacanza
68 - Capitalismo governativo (sui salvataggi di banche e imprese automobilistiche)
67 - La carbon tax globale contro il protocollo di Kyoto
66 - Aprite i registri, salvate l'economia (sulla socializzazione dei guadagni fiscali)
65 - Più le politiche sembrano cambiare, più esse restano le stesse (la Clintonite)
64 - Ripristinare la Costituzione (i crimini di Bush)
PER UN'ANALISI DELLA CAMPAGNA PRESIDENZIALE DI NADER LEGGI PICCINO 35
63 - Lettera aperta a Barack Obama sulla Palestina e sulla povertà
62 - Equivalenza polica (democrazia della pace e dello stato sociale)
61 - Dibattiti (presidenziali) discutibili
60 - Chiudendo la porta del tribunale
59 - I mercati dei derivati liberalizzati
58 - Dietro la cortina anti regolamentazione (le cause della crisi finanziaria)
57 - Servono le "spine dorsali" del Congresso (sul rapporto fra crisi e istituzioni)
56 - Apriamo i dibattiti (scritto dal Team di Nader)
55 - Le grandi banche falliscono: riformiamo Wall Street (Di Dean Baker)
54 - Relazione sul salvataggio dell'industria dell'auto
53 - Il salvataggio di Fannie e Freddie
52 - Lottare per i diritti dei lavoratori (La legge da riformare assolutamente)
51 - Politica da evitare (tra stampa e politica e sotto il corporativismo)
50 - L'attività bancaria al congresso
49 -politiche sanitarie pubbliche
48 - Volare in economia (elogio della Southwest)
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