LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [02 ottobre 2008]

Distribuitela, grazie.

Nel pubblico interesse

Dietro la cortina anti regolamentazione

di Ralph Nader

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Il dito attualmente puntato dalla folla contraria alle regole del Congresso e dai loro compagni spirituali e ideologici dei media mi ricorda un film classico del 1939 Il Mago di Oz. E' come se i maestri del raggiro volessero sviare l'attenzione dai funzionari statali che sono dietro la cortina anti regolamenti.

In realtà, i saggi del diritto aleatorio e i revisionisti del Congresso trascorrono troppo tempo a sostenere falsamente che questo disastro finanziario nazionale deriva dalla Community Reinvestment Act, una legge approvata dal Congresso e firmata dal Presidente J. Carter nel 1977.

Il primo scopo di questa legge modesta è di richiedere alle banche di relazionare sul dove e a chi fanno dei prestiti.

Le organizzazioni comunitarie hanno usato i dati prodotti da questa legge per determinare se le banche sono andate incontro alle minoranze e alle comunità a basso reddito nelle quali fanno affari con i loro prestiti obbligatori.

Il Congresso approvò la legge perché troppi prestatori discriminavano i debitori di minoranza.

"Redlining" era il nome dato alla pratica dalle banche che letteralmente disegnavano una linea rossa intorno alle aree di minoranza e poi negavano alla gente che viveva in tali zone i mutui casa - anche se erano qualificati diversamente.

La legge è stata in vigore per 30 anni, ma la frangia liberale esige che sia responsabile in qualche modo delle pratiche di prestito predatorio che coincidono con l'inizio del decennio.

Notizie che questi revisionisti non menzionano.

Nessun "grazie" all'ex Senatore P. Gramm per l'abrogazione della Glass-Steagall Act.

Questa legge fu approvata nella scia del crollo del mercato azionario del 1929 - e c'era il proposito di separare l'attività bancaria da quelle di sicurezza.

Nel 1999, quando il Congresso approvò la Gramm - Leach - Bliley Act (e facendo questo abolì la Glass-Steagall), le banche si smarrirono in acque agitate per cercare denaro facile in investimenti rischiosi in titoli e derivati.

Come i prestiti usurari si svilupparono fuori dal controllo, dei regolatori -- in testa tra gli altri, la Federal Reserve e il Office of Comptroller of Currency -- che si sedettero sulle mani.

La FED ha fatto esattamente 3 azioni formali contro i prestatori subprime dal 2002 al 2007. Il servizio informativo di Bloomberg ha scoperto che "the Office of Comptroller of the Currency", che controlla almeno 1800 banche, ha fatto 3 azioni per proteggere meglio i consumatori dal 2004 al 2006.

Nessun "omaggio" per Bush e soci che fecero la prelazione sui regolatori e i guardasigilli degli stati che potevano usare le loro leggi per frenare i prestiti usurari o non garantiti fatti dalle banche statali.

E permetteteci di non dimenticare quelli di Fannie Mae e Freddie Mac.

Immaginate di permettere alle 2 imprese garantite dal governo -- debolmente regolate da HUD -- di poter raggiungere l'obiettivo abitativo nazionale contando l'acquisto di prestiti subprime.

Torniamo al Maggio del 2000, il nostro associato J. Brown ammonì che sarebbe stato non appropriato e controproducente incoraggiare Fannie e Freddie a raggiungere l'obiettivo abitativo acquistando mutui subprime. I membri del Congresso e i regolatori di HUD troppo cattivi furono infettati dallo zelo liberalizzante.

A maggio 2000 L'ex senatore del Texas e attuale dirigente UBS P. Gramm - forse ministro del tesoro di un futuro McCain Presidente - fece approvare in fretta la Commodities Futures Modernization Act, che liberalizzò il mercato dei derivati.

Con l'aiuto di sua moglie, Wendy, l'ex capo della Commodity Futures Trading Commission che ottenne un posto nel consiglio di amministrazione della Enron, Gramm rimosse i controlli su Wall Street che poté innovare ogni tipo di strumento finanziario esotico.

Strumenti molto più rischiosi di quanto dichiarato, ed eccoci nel cuore dell'evaporazione finanziaria.

La SEC, con il suo programma "consolidated supervised entities", decise che la regolazione volontaria avrebbe lavorato per il settore bancario degli investimenti.

Non fu sorprendente, questo era uno schema promosso da Wall Street stesso.

Alle banche di investimento fu permesso di raddoppiare, triplicare e arrivare a 20 volte (e più) oltre i loro azzardi usando tanto denaro prestato.

Esse facevano rivelazioni minime alla SEC su quello che stavano facendo, e la SEC non si preoccupava di esaminarle adeguatamente.

Troppe cattive per le banche di investimento -- e per tutti noi -- esse fecero tanti azzardi cattivi.

La SEC ha chiuso ora il programma volontario, dato che ad oggi non esistono più grandi banche di investimento (le due banche che rimangono si sono convertite in banche convenzionali).

E' il momento di iniziare a fare molta attenzione ai funzionari statali che sono dietro alla cortina anti regolamentazione.

Dite ai vostri Congressisti che non volete salvare gli speculatori di Wall Street con una catasta di dollari del contribuente vincolata e senza controlli.

Il tempo della regolamentazione è sopra di noi.

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Tradotto da F. Allegri il 27/12/2008

[October 02 2008]

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In the Public Interest

Behind The Deregulatory Curtain

by Ralph Nader

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The current finger pointing by the deregulation crowd in Congress and their ideological soul mates in the media reminds me of the 1939 film classic The Wizard of Oz. It is as though these spin masters want us to pay no attention to the government officials behind the deregulation curtain.

Indeed, the right-wing pundits and the revisionists in Congress are spending an inordinate amount of time falsely claiming that our nation's current financial disaster stems from the Community Reinvestment Act, a law passed by Congress and signed into law by President Jimmy Carter in 1977.

The primary purpose of this modest law is to require banks to report on where and to whom they are making loans.

Community organizations have used the data produced as a result of this law to determine if banks were meeting their lending obligations in the minority and lower-income communities in which they do business.

Congress passed this law because too many lenders were discriminating against minority borrowers.

"Redlining" was the name given to the practice by banks of literally drawing a red line around minority areas and then proceeding to deny people within the red border home loans - even if they were otherwise qualified.

The law has been in place for 30 years, but the right-wing fringe claims it somehow is responsible for predatory lending practices that date back just to the beginning of this decade.

Notice what these revisionists are not mentioning.

No "thank you" to former Senator Phil Gramm for pushing the repeal of the Glass-Steagall Act.

This law was passed in the wake of the stock market crash of 1929 - and designed to separate banking from securities activities.

In 1999, when Congress passed the Gramm-Leach-Bliley Act and in so doing repealed Glass-Steagall, the banks strayed into rough waters by looking for fast money from risky investments in securities and derivatives.

As predatory lending mushroomed out of control, the regulators -- key among them, the Federal Reserve and the Office of Comptroller of Currency -- sat on their hands.

The FED took exactly three formal actions against subprime lenders from 2002 to 2007. Bloomberg news service found that the Office of Comptroller of the Currency, which has authority over almost 1,800 banks, took three consumer-protection enforcement actions from 2004 to 2006.

No "tip of the hat" to the Bush Administration for preempting state regulators and Attorneys General from using state consumer laws to crack down on predatory and sub-prime lending by national banks.

And, let us not forget the folks at Fannie Mae and Freddie Mac.

Imagine allowing these two government sponsored enterprises -- that were weakly regulated by HUD -- to claim they were meeting the national housing goals by counting the purchase of subprime loans.

Back in May of 2000, our associate Jonathan Brown warned that it would be inappropriate and counterproductive to encourage Fannie and Freddie to meet the housing goals by purchasing subprime loans. Too bad our members of Congress and the regulators at HUD were infected with deregulatory zeal.

Former Texas Senator and current UBS executive Phil Gramm - would-be President John McCain's Treasury Secretary-in-waiting - pushed through the Commoditie s Futures Modernization Act of 2000, which deregulated the derivatives market.

With help from his wife, Wendy, the former head of the Commodity Futures Trading Commission who went on to a post on the Enron board of directors, Gramm removed the controls on Wall Street so it could innovate all sorts of exotic financial instruments.

Instruments far riskier than advertised, and now at the core of the financial meltdown.

The SEC, through its "consolidated supervised entities" program, decided that voluntary regulation would work for the investment banking sector.

Not surprisingly, this was a scheme cooked up by Wall Street itself.

The investment banks were permitted to double, triple and go 20 times (and more) down on their bets by using lots of borrowed money.

They made minimal disclosures to the SEC about what they were doing, and the SEC didn't bother to review those disclosures adequately.

Too bad for the investment banks -- and the rest of us -- they made lots of bad bets.

The SEC has now closed the voluntary program, though now there aren't any major investment banks left (the two remaining ones have converted themselves into conventional banks).

It is time to start paying very close attention to government officials behind the deregulation curtain.

Let your Members of Congress know you are not willing to bailout the gamblers on Wall Street with a no-strings attached pile of taxpayer dollars.

The time for regulation is upon us.

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