CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [13 marzo 2009]*

Distribuitela, grazie.

Sette linee guida contro la crisi

Di Ralph Nader

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Tali linee guida vengono a mente mentre si assimilano i vari piani di salvataggio, recupero, stimolo e garanzia che arrivano dal governo Obama per rallentare e riformare un'economia scheggiata e frantumata.

Se gli "Obamites" non decidono ora (quando il tempo politico è maturo) di mettere in moto le forze di deterrenza e prevenzione, i capitalisti da casinò di domani saranno ancora in grado di destabilizzare la nostra economia.

L'altro giorno io vidi Alan Greenspan, ex presidente della Federal Reserve, proprio mentre prediceva un altro ciclo di avventatezza in quasi quindici anni.

Ma chiamò questo "natura umana" non capitalismo da casinò.

Ecco sette linee guida che sottolineano quello che Washington non sta facendo per prevenire un altro ciclo di avidità e crimini fatti dai pochi di Wall Street contro i molti innocenti che vivono nella nostra nazione.

1. Dove sono le risorse per una costrizione legale ampia contro i truffatori di Wall Street, gli imbroglioni e i fornitori di pratiche ingannevoli e costose?

Non c'è bisogno di aggiungere da due a trecento milioni di dollari per più agenti FBI, pubblici ministeri e procuratori per i crimini aziendali al ministero della giustizia per ottenere le multe e le riparazioni che supereranno di molto i dollari che sono spesi per le forze di legge e ordine?

Gli americani vogliono giustizia. Vogliono il carcere non le liberazioni facili per tali truffatori.

Guardate a quanti dei truffati si presentarono proprio nell'inverno di New York per portare a Bernard Madoff un loro pensiero mentre egli entrò in tribunale e fu subito imprigionato.

Fino ad oggi c'è stato un movimento molto piccolo al Congresso o alla Casa Bianca verso questa azione necessaria.

2. Dove sono gli anti - monopolisti per ravvivare le divisioni moribonde tra il ministero della Giustizia e la Commissione Federale del Commercio?

Le banche fallite, le imprese di intermediazione e ora le assicurazioni stanno facendo acquisizioni attraverso acquisti traballanti spesso con il sostegno del governo federale.

Altre industrie stanno sperimentando delle fusioni simili e delle acquisizioni in un'economia già super concentrata.

Il nostro governo deve stare sopra alla crescente creazione di più imprese giudicate come "troppo grandi per fallire".

Una varietà di politiche antitrust servono per prevenire, ristrutturare o, al minimo, richiedere i vantaggi secondari di minimizzare gli effetti anti competitivi "dell'urgenza di fondersi".

3. Che dire del Congresso e di Obama che spostano qualche potere agli investitori e agli azionisti che pagano per tutte queste perdite?

I capi aziendali sono stati sicuri per molti anni che gli azionisti, che possiedono le loro imprese, avessero poco o nessun diritto di controllarli.

C'era stata qualcosa di meno di uno spazio tra proprietà e controllo altrimenti i capi mai sarebbero stati impegnati in tale speculazione avventata che depreda e prosciuga miliardi di dollari che a loro sono affidati.

Si includono fondi comuni, fondi pensione e vari monopoli.

Il potere ai proprietari non viene proposto.

4. I funzionari federali discutono una regolazione più forte e proposte di altre regolazioni, ma ancora non siamo stati informati dei loro piani specifici.

Non c'è molto da dire sulla proibizione regolata.

Bisogna proibire a banche, assicurazioni e altre istituzioni fiduciarie di speculare in derivati o, più specifico, di scommettere sui debiti e sui titoli più sopravvalutati delle scommesse sui debiti dei debiti dei debiti.

5. Da oggi, Washington dovrebbe escogitare modi per pagare questi deficit e salvataggi giganteschi.

Meno del 1% di tassa di vendita sulle centinaia di miliardi di $ delle transazioni di derivati produrrebbe ogni anno centinaia di milioni di $ in entrata e ridurrebbe qualcuna delle speculazioni di Wall Street fatte con i soldi della gente.

Una tassa simili sui commerci speculativi di questi strumenti astratti può far pagare a Wall Street i suoi salvataggi e ridurre qualcuna delle tasse sul lavoro umano.

6. Il nostro governo non da rilievo alle istituzioni no - profit come le 8000 credit unions che aumentano i loro prestiti e servono più di 80 milioni di americani senza una singola insolvenza.

Qualcuno potrebbe pensare che con i goliath finanziari in caduta libera, nonostante i salvataggi sempre più grandi del governo federale, che il modello cooperativo delle credit unions divenisse uno strumento di insegnamento utile.

Nel suo nuovo libro tascabile, Agenda for a New Economy, David Korten ci offre un'importante distinzione fra "la ricchezza fantasma" di Wall Street e "la ricchezza reale" della gente.

L'agenda di 12 punti solleva la questione del perché Wall Street sia necessaria e del come le funzioni di un'economia giusta e nuova siano eseguibili con una transizione verso quella della "ricchezza reale" partecipata da e responsabile verso la gente che lotta per i bisogni della vita attraverso istituzioni più efficienti e amichevoli a livello ambientale.

Affinché non restino dei dubbi sul fatto che ci sono progetti di riportare la nostra nazione ai soliti affari in stile Wall Street, leggete la presentazione confidenziale in powerpoint "AIG: Il rischio è sistemico?" di quel gigante che ha afferrato $180 miliardi, finora, di aiuto federale e garanzie.

Nelle 21 pagine ben evidenziate, vedrete perché i capi AIG credono che il fallimento della loro mega impresa "provocherebbe solo una serie a cascata di altri fallimenti che non potrebbero essere fermati se non con mezzi straordinari".

In altre parole, AIG dice a Zio Sam e a te contribuente di salvarla o di essere pronto per un collasso globale attraverso un effetto domino fatto di sequenze catastrofiche sconosciute.

Per il testo AIG completo e sorprendente, vedete:

"http://www.aig.com/Related-Resources_385_136430.html"

Proprio dalla bocca del cavallo.

Fine.

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Tradotto da F. Allegri il 01/05/2009

[March 13 2009]*

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Seven Avoidance Indicators

By Ralph Nader

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Indicators of avoidance are what come to mind while absorbing the various rescue, recovery, stimulus and guarantee programs coming out of the Obama Administration to slow and reverse a splintering and shattering economy.

If the Obamites do not act now when the political time is ripest, to put into motion forces of deterrence and prevention, the casino capitalists of tomorrow will again be able to de-stabilize our economy.

The other day I saw Alan Greenspan, former chairman of the Federal Reserve, just about predicting another round of recklessness in about fifteen years.

But he called it "human nature" not casino capitalism.

Here are seven avoidance indicators which outline what Washington is not doing to prevent another round of greed and misdeeds by the Wall Street few against the innocent many throughout the country.

1. Where are the resources for comprehensive law enforcement against the Wall Street crooks, swindlers and purveyors of costly deceptive practices?

Isn't there a need to add two to three hundred million dollars for more FBI agents, prosecutors and corporate crime attorneys under the Justice Department to obtain the fines and disgorgements which will far exceed in dollars what is spent by the forces of law and order?

Americans want justice. They want jailtime not bailtime for these crooks.

Look how many of the swindled just turned out in a New York City winter to let Bernard Madoff have a piece of their mind as he entered the courtroom and immediate imprisonment.

There has been very little movement so far in Congress or the White House toward this necessary action.

2. Where are the anti - trusters to revive the moribund divisions in the Justice Department and Federal Trade Commission?

Failed banks, brokerage firms, and now insurance companies are being taken over by shaky acquirers, often with the encouragement of the federal government.

Other industries are experiencing similar mergers and acquisitions in an already over-concentrated economy.

Our government needs to be on top of this accelerating creation of more companies deemed to be "too big to fail".

A variety of antitrust policies are needed to prevent, restructure or, at least, require spinoffs to minimize the anti-competitive effects of the "urge to merge".

3. What about Congress and Obama shifting some power to the investors and shareholders who are paying for all these losses?

The corporate bosses have made sure for many years that shareholders, who own their companies, have little or no right to control them.

Had there been less of a gap between ownership and control, the bosses could never have engaged in such reckless speculation, looting and draining of the trillions of dollars with which they were entrusted.

These include mutual funds, pension funds and various trusts.

Power to the owners seems to be off the table.

4. The federal officials are talking up stronger regulation and re-regulation proposals but we have not yet been informed of their specific plans.

There is not much talk of regulatory prohibition.

That is, flat-out prohibition of banks, insurance companies, and other fiduciary institutions from speculating in derivatives or, to be more specific, bets on debts and the even more hyped creations of bets on bets on debts on debts.

5. By now, Washington should be devising ways to pay for these gigantic deficits and bailouts.

A fraction of one percent sales tax on the hundreds of trillions of dollars in derivative transactions annually would produce hundreds of billions of dollars in revenue and tamp down some of this Wall Street gambling with other peoples' money.

Such a tax on speculative trades in these abstract instruments can make the Wall Streeters pay for their own bailouts and reduce some of the taxes on human labor.

6. Our government doesn't highlight not-for-profit institutions like the 8000 credit unions that are increasing their loans and continue to serve over 80 million Americans without a single insolvency.

One would think that with the financial goliaths in a free fall, despite ever-larger bailouts from the federal government, that the cooperative model of credit unions would become a useful teaching instrument.

In his new paperback book, Agenda for a New Economy, David Korten makes an important distinction between the "phantom wealth" of Wall Street and the "real wealth" of Main Street.

His twelve-point agenda raises the fundamental question of why Wall Street is needed and how the functions of a just and progressive economy can be fulfilled with a sensible transition to a "real wealth" economy engaged by and accountable to real people striving for the necessities and wants of life through environmentally friendly, more efficient institutions.

Lest any remaining doubters out there are thinking about our country returning to business as usual Wall Street style, please read the confidential powerpoint presentation "AIG: Is the Risk Systemic?" by the AIG financial giant grasping $180 billion, so far, in federal aid and guarantees.

In 21 pages of very large type, you will see why the AIG bosses believe that failure of their gigantic corporation would only "trigger a cascading set of further failures which cannot be stopped except by extraordinary means".

In other words, AIG says to Uncle Sam and you the taxpayer save it or be prepared for a global collapse through a dominoes effect of unknown catastrophic sequences.

For the full astonishing AIG text, see:

"http://www.aig.com/Related-Resources_385_136430.html" *

Right from the horse's mouth!

End.

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*Le nostre traduzioni hanno un ritardo voluto di un mese e mezzo per rendere evidente uno dei tanti esempi di disinformazione che ci circonda, quello del pensiero di Nader! Visto il ritardo è possibile che la pagina internet segnalata non sia più leggibile, non abbiamo fatto verifiche negli ultimi giorni!

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Sommario delle ultime lettere

83 - Bottomless bailout (il salvataggio senza fondo)

82 - Un Oscar per "l'attivismo"

81 - L'attività bancaria delle "Credit Unions"

80 - Dare la scossa al Congresso (sul primo mese della presidenza Obama)

79 - Tassate gli speculatori

78 - Inaridire Wall Street

77 - Lettera aperta a Obama sulla protezione del consumatore

76 - Punendo i palestinesi

75 - Grazie Presidenziali (sete di giustizia in america)

74 - Lettera aperta a Obama

73 - Bush-Cheney meritano la censura per aver dichiarato guerra alla Costituzione

72 - Una lettera a George W. Bush (sulla palestina)

71 - Governo senza legge (contro Paulson e Bernanke)

70 - Ora di lezione per i candidati (pedagogia e politica)

69 - 2008: Libri da leggere in vacanza

68 - Capitalismo governativo (sui salvataggi di banche e imprese automobilistiche)

67 - La carbon tax globale contro il protocollo di Kyoto

66 - Aprite i registri, salvate l'economia (sulla socializzazione dei guadagni fiscali)

65 - Più le politiche sembrano cambiare, più esse restano le stesse (la Clintonite)

64 - Ripristinare la Costituzione (i crimini di Bush)

PER UN'ANALISI DELLA CAMPAGNA PRESIDENZIALE DI NADER LEGGI PICCINO 35

63 - Lettera aperta a Barack Obama sulla Palestina e sulla povertà

62 - Equivalenza polica (democrazia della pace e dello stato sociale)

61 - Dibattiti (presidenziali) discutibili

60 - Chiudendo la porta del tribunale

59 - I mercati dei derivati liberalizzati

58 - Dietro la cortina anti regolamentazione (le cause della crisi finanziaria)

57 - Servono le "spine dorsali" del Congresso (sul rapporto fra crisi e istituzioni)

56 - Apriamo i dibattiti (scritto dal Team di Nader)

55 - Le grandi banche falliscono: riformiamo Wall Street (Di Dean Baker)

54 - Relazione sul salvataggio dell'industria dell'auto

53 - Il salvataggio di Fannie e Freddie

52 - Lottare per i diritti dei lavoratori (La legge da riformare assolutamente)

51 - Politica da evitare (tra stampa e politica e sotto il corporativismo)

50 - L'attività bancaria al congresso

49 -politiche sanitarie pubbliche

48 - Volare in economia (elogio della Southwest)

47 - Rosa Parks un'acclamazione per te (elogio di movimenti e leaders)

46 - La TV per i cani

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