CRITICA LOCALE
LA LETTERA DI RALPH NADER ( nostra esclusiva la versione italiana ) |
[16 gennaio 2009]* Distribuitela, grazie. Nell'Interesse Pubblico Punendo i Palestinesi Di Ralph Nader --- Nella lunga e torturata storia sessantenaria della espulsione palestinese dalle sue terre, il Congresso ha sostenuto che sono sempre i palestinesi (l'Autorità Palestinese e ora Hamas) che sono da biasimare per tutte le ostilità e le loro conseguenze con il governo israeliano. L'ultima prova dello spettacolo di burattini di Washington, sostenuto dalle armi più moderne e dai miliardi di dollari dei contribuenti annualmente spediti in Israele, furono le risoluzioni unilaterali approvate velocemente dal Senato e dalla Camera dei Rappresentanti. Mentre un bombardamento massiccio e l'invasione di Gaza erano in corso, la risoluzione incolpò Hamas per tutte le disgrazie civili e le devastazioni - 99% di esse inflitte ai Palestinesi - riviste al Senato col voto palese e alla Camera con un voto di 390 contro 5 con 22 legislatori astenuti. C'è più dissenso contro questa distruzione di Gaza tra la gente israeliana, alla Knesset, tra i media israeliani e tra gli ebrei americani che tra i replicanti di Capitol Hill. Le ragioni di quel supporto quasi unanime per le azioni israeliani (non importa quanto spesso esse siano condannate dai difensori della pace come il Vescovo Desmond Tutu, dalle risoluzioni ONU, dalla Corte Mondiale e dai gruppi per i diritti umani israeliani e internazionali) sono numerose. La lobby governativa pro Israele e l'ala destra degli evangelici cristiani, lubrificati dai finanziamenti di molti Comitati di Azione Politica (PACs), certamente sono la chiave. Al Congresso si va oltre il fanatismo contro arabi e mussulmani, rinforzato dagli ignoranti dei mass media che fissano nuovi record per inchieste influenzate quando questo conflitto riesplode. L'influenza è chiara. E' sempre colpa dei palestinesi. Gli estremisti di destra che non vedono mai il governo USA come perfetto vedono quello di Israele come quello che non sbaglia mai. I liberali che non esitano a criticare l'esercito USA vedono tutti gli attacchi militari israeliani, le invasioni e le devastazioni civili come eroiche manifestazioni della difesa israeliana. L'inversione della storia e l'estensione dell'amnesia non conoscono limiti. Che dire del fatto che il governo israeliano cacciò i palestinesi dalle loro terre nel 1947-48 con decine di migliaia di profughi nella striscia di Gaza. Nessun problema al Congresso. E del fatto che il governo israeliano occupò con la forza, in violazione delle risoluzioni ONU, il West Bank e Gaza nel 1967 e rimosse i suoi soldati e coloni solo da Gaza (1.5 milioni di persone in una piccola zona che è solo il doppio del Distretto di Columbia) nel 2005. Per il Congresso, i palestinesi se lo meritarono. Dopo quando Hamas vinse le libere elezioni a Gaza, gli israeliani tagliarono le entrate fiscali sulle importazioni che appartenevano a quella terra. Questo gettò la striscia in una crisi fiscale - non potevano pagare i loro funzionari e la polizia. Nel 2006 gli israeliani aggiunsero il blocco al loro controllo totale di cielo, mare e terra che circondano la prigione all'aria aperta. I nativi divennero agitati. Secondo la legge internazionale, un blocco è un atto di guerra. Razzi primitivi, definiti dai reporter "molto imprecisi" furono lanciati su Israele. Nello stesso periodo, i soldati, l'artiglieria e i missili israeliani sarebbero andati subito a Gaza per uccidere molte più persone e causare molti danni in più di quelli fatti da quei razzi. I civili - soprattutto bambini, infermi e anziani - morirono o soffrirono settimana dopo settimana per la mancanza di medicine, di equipaggiamenti medici, cibo, elettricità, carburante e acqua sottoposti a embargo dagli israeliani. Dopo i bombardamenti israeliani c'è stata l'invasione che dura da tre settimane che il grande scrittore israeliano Gideon Levy ha definito "una operazione brutale e violenta ... molto distante da ciò che serviva per proteggere la gente del sud". Mr Levy osservò che il presidente dell'assemblea generale dell'ONU, Miguel d'Escoto Brockmann la definì una guerra contro "una popolazione prigioniera, senza difesa e aiuto". L'orrore di essere intrappolato sotto il diluvio delle più moderne armi da guerra della terra, dell'aria e dei mari è riflessa in questo passaggio di Amira Hass, scritto sul principale giornale israeliano Haaretz: "La terra trema sotto i vostri piedi, nuvole di fumo soffocante, esplosioni simili ai fuochi d'artificio, bombe incendiarie che bruciano tutto e che non si spengono con l'acqua, nuvole di fumo rosso e roseo a forma di fungo, gas soffocante, scottature aspre sulla pelle, vite mutilate in modo grave e corpi morti". La signora Hass sottolinea l'uso contro la gente di Gaza di nuove armi anti civili. Fin qui ci sono stati più di 1100 morti, molte migliaia di feriti e la distruzione di case, scuole, moschee, ospedali, farmacie, granai, terreni di agricoltori e di molti servizi pubblici importanti. Il ben segnato quartier generale ONU e la sua scuola furono frantumati insieme a medicine e scorte di cibo immagazzinate. Perché? La risposta Congressuale: "I terroristi di Hamas" dappertutto. Certo, il difendere le famiglie palestinesi è detto terrorismo. La verità è che non c'è un esercito, un'aviazione e una marina di Hamas contro il quarto esercito più forte del mondo. Come un artigliere israeliano dal suo veicolo corazzato disse francamente al New York Times: "Essi sono civili con armi. Essi non sanno nemmeno dove mirare quando sparano". La gente di Gaza ferita sta morendo nei corridoi dell'ospedale danneggiato, sanguinano fino alla morte perché i soccorritori non possono raggiungerli o sono in pericolo anche loro. Migliaia di unità di sangue donato dai giordani sono state fermate dal blocco israeliano. Israele ha tenuto fuori la stampa internazionale dai campi di uccisione della gente di Gaza. Quello che accade a Gaza Bill Moyers lo definì all'inizio di questo mese - "terrorismo di stato". Già quasi 400 bambini sono morti. Molti saranno aggiunti tra quelli che sono sotto le macerie. Dal 2002, più di 50 nazioni arabe e musulmane hanno fatto una offerta stabile, ripetuta spesso, che se Israele obbedisse alle varie risoluzioni ONU e si ritirasse entro i confini del 1967 lasciando il 22% della Palestina originale a un stato palestinese indipendente, essi apriranno relazioni diplomatiche piene e ci sarà la pace. Israele ha declinato di accettare questa offerta. Nessuno di questi e molti altri aspetti di questo conflitto interessano al Congresso. I suoi membri non vogliono ascoltare nemmeno il movimento per la pace israeliano, composto di generali in pensione, capi della sicurezza, sindaci, precedenti ministri del governo e membri della Knesset. In 60 anni questi savi difensori della pace non sono stati capaci di avere un'ora di testimonianza davanti a una commissione del congresso. Forse i membri del Congresso potrebbero voler valutare le parole dette dal fondatore di Israele, David Ben-Gurion, quando affermò: "C'è stata un'Auschwitz hitleriana nazista e anti semita, ma fu quella colpa [dei palestinesi] loro? Essi vedono solo una cosa: Noi siamo venuti qui e abbiamo rubato il loro terreno". Forse la frase invita alla pietà per i palestinesi e per il loro diritto ad essere liberi dall'occupazione israeliana, dalla perdita di acqua e terra e dall'assedio in meno del 22% della Palestina? FINE. ------------------------------------------------------------ Dite agli amici di visitare Nader.Org e iscriversi a E-Alerts. Tradotto da F. Allegri il 18/03/2009 |
Please share with others. In the Public Interest Punishing the Palestinians By Ralph Nader --- In the long sixty-year tortured history of the Palestinian expulsion from their lands, Congress has maintained that it is always the Palestinians, the Palestinian Authority, and now Hamas who are to blame for all hostilities and their consequences with the Israeli government. The latest illustration of this Washington puppet show, backed by the most modern weapons and billions of taxpayer dollars annually sent to Israel, was the grotesquely one-sided Resolutions whisked through the Senate and the House of Representatives. While a massive bombing and invasion of Gaza was underway, the resolution blaming Hamas for all the civilian casualties and devastation - 99% of it inflicted on Palestinians - zoomed through the Senate by voice vote and through the House by a vote of 390 to 5 with 22 legislators voting present. There is more dissent against this destruction of Gaza among the Israeli people, the Knesset, the Israeli media, and Jewish-Americans than among the ditto heads on Capitol Hill. The reasons for such near - unanimous support for Israeli actions - no matter how often they are condemned by peace advocates such as Bishop Desmond Tutu, United Nations resolutions, the World Court and leading human rights groups inside and outside of Israel, are numerous. The pro-Israeli government lobby, and the right-wing Christian evangelicals, lubricated by campaign money of many Political Action Committees (PACs), certainly are key. There is also more than a little bigotry in Congress against Arabs and Muslims, reinforced by the mass media yahoos who set new records for biased reporting each time this conflict erupts. The bias is clear. It is always the Palestinians' fault. Right-wingers who would never view the U.S. government as perfect see the Israeli government as never doing anything wrong. Liberals who do not hesitate to criticize the U.S. military view all Israeli military attacks, invasions and civilian devastation as heroic manifestations of Israeli defense. The inversion of history and the scope of amnesia know no limits. What about the fact that the Israeli government drove Palestinians from their lands in 1947-48 with tens of thousands pushed into the Gaza strip. No problem to Congress. Then the fact that the Israeli government cruelly occupied, in violation of UN resolutions, the West Bank and Gaza in 1967 and only removed its soldiers and colonists from Gaza (1.5 million people in a tiny area twice the size of the District of Columbia) in 2005. To Congress, the Palestinians deserved it. Then when Hamas was freely elected to run Gaza, the Israeli authorities cut off the tax revenues on imports that belonged to the Gaza government. This threw the Gazans into a fiscal crisis - they were unable to pay their civil servants and police. In 2006, the Israelis added to their unrelieved control of air, water and land around the open-air prison by establishing a blockade. The natives became restless. Under international law, a blockade is an act of war. Primitive rockets, called by reporters "wildly inaccurate" were fired into Israel. During this same period, Israeli soldiers and artillery and missiles would go into Gaza at will and take far more lives and cause far more injuries than those incurred by those rockets. Civilians - especially children, the infirm and elderly - died or suffered week after week for lack of medicines, medical equipment, food, electricity, fuel and water which were embargoed by the Israelis. Then the Israeli bombing followed by the invasion during the past three weeks with what prominent Israeli writer Gideon Levy called "a brutal and violent operation ... far beyond what was needed for protecting the people in its south". Mr. Levy observed what the president of the United Nations General Assembly, Miguel d'Escoto Brockmann called a war against "a helpless and defenseless imprisoned population". The horror of being trapped from fleeing the torrent of the most modern weapons of war from the land, air and seas is reflected in this passage from Amira Hass, writing in the leading Israeli newspaper Haaretz: "The earth shaking under your feet, clouds of choking smoke, explosions like a fireworks display, bombs bursting into all-consuming flames that cannot be extinguished with water, mushroom clouds of pinkish-red smoke, suffocating gas, harsh burns on the skin, extraordinary maimed live and dead bodies". Ms. Hass is pointing to the use of new anti-civilian weapons used on the Gazan people. So far there have been over 1100 fatalities, many thousands of injuries and the destruction of homes, schools, mosques, hospitals, pharmacies, granaries, farmer's fields and many critical public facilities. The clearly marked UN headquarters and UN school were smashed, along with stored medicines and food supplies. Why? The Congressional response: "Hamas terrorists" everywhere. Sure, defending their Palestinian families is called terrorism. The truth is there is no Hamas army, airforce and navy up against the fourth most powerful military in the world. As one Israeli gunner on an armored personnel carrier frankly said to The New York Times: "They are villagers with guns. They don't even aim when they shoot". Injured Gazans are dying in damaged hospital corridors, bleeding to death because rescuers are not permitted to reach them or are endangered themselves. Thousands of units of blood donated by Jordanians are stopped by the Israeli blockade. Israel has kept the international press out of the Gazan killing fields. What is going on in Gaza is what Bill Moyers called it earlier this month - "state terrorism". Already about 400 children are known to have died. More will be added who are under the rubble. Since 2002, more than 50 Arab and Muslim nations have had a standing offer, repeated often, that if Israel obeys several UN resolutions and withdraws to the 1967 borders leaving 22 percent of the original Palestine for an independent Palestinian state, they will open full diplomatic relations and there will be peace. Israel has declined to accept this offer. None of these and many other aspects of this conflict matter to the Congress. Its members do not want to hear even from the Israeli peace movement, composed of retired generals, security chiefs, mayors, former government ministers, and members of the Knesset. In 60 years these savvy peace advocates have not been able to give one hour of testimony before a Congressional Committee. Maybe members of Congress may wish to weigh the words of the founder of Israel, David Ben-Gurion, years ago when he said: "There has been anti-Semitism the Nazis Hitler Auschwitz but was that their [the Palestinian's] fault? They only see one thing: We have come here and stolen their country". Doesn't that observation invite some compassion for the Palestinian people and their right to be free of Israeli occupation, land and water grabs and blockades in the 22 percent left of Palestine? END. ------------------------------------------------------------ Tell your friends to visit Nader.Org and sign up for E-Alerts. |
*Le lettere di Nader sono tradotto con un cospicuo ritardo per rimarcare come l'informazione italiana sia attualmente la 65° al mondo in una classifica che misura la libertà di stampa in un paese dove quasi tutti i quotidiani sono sull'orlo del fallimento.
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Sommario delle ultime lettere
75 - Grazie Presidenziali (sete di giustizia in america)
74 - Lettera aperta a Obama
73 - Bush-Cheney meritano la censura per aver dichiarato guerra alla Costituzione
72 - Una lettera a George W. Bush (sulla palestina)
71 - Governo senza legge (contro Paulson e Bernanke)
70 - Ora di lezione per i candidati (pedagogia e politica)
69 - 2008: Libri da leggere in vacanza
68 - Capitalismo governativo (sui salvataggi di banche e imprese automobilistiche)
67 - La carbon tax globale contro il protocollo di Kyoto
66 - Aprite i registri, salvate l'economia (sulla socializzazione dei guadagni fiscali)
65 - Più le politiche sembrano cambiare, più esse restano le stesse (la Clintonite)
64 - Ripristinare la Costituzione (i crimini di Bush)
PER UN'ANALISI DELLA CAMPAGNA PRESIDENZIALE DI NADER LEGGI PICCINO 35
63 - Lettera aperta a Barack Obama sulla Palestina e sulla povertà
62 - Equivalenza polica (democrazia della pace e dello stato sociale)
61 - Dibattiti (presidenziali) discutibili
60 - Chiudendo la porta del tribunale
59 - I mercati dei derivati liberalizzati
58 - Dietro la cortina anti regolamentazione (le cause della crisi finanziaria)
57 - Servono le "spine dorsali" del Congresso (sul rapporto fra crisi e istituzioni)
56 - Apriamo i dibattiti (scritto dal Team di Nader)
55 - Le grandi banche falliscono: riformiamo Wall Street (Di Dean Baker)
54 - Relazione sul salvataggio dell'industria dell'auto
53 - Il salvataggio di Fannie e Freddie
52 - Lottare per i diritti dei lavoratori (La legge da riformare assolutamente)
51 - Politica da evitare (tra stampa e politica e sotto il corporativismo)
50 - L'attività bancaria al congresso
49 -politiche sanitarie pubbliche
48 - Volare in economia (elogio della Southwest)
47 - Rosa Parks un'acclamazione per te (elogio di movimenti e leaders)
46 - La TV per i cani
45 - Socialismo per speculatori (banche Fannie Mae e Freddie Mac)
44 - La legge sulle comunicazioni
43 - Il giorno dell'indipendenza
42 - Amministratori strapagati
41 - La campagna di Obama (tre domande)
40 - Promoviamo le ferrovie (AMTRAK)
39 - Soddisfazione corporativa (sulla diffusione della crisi)
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