CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [11 aprile 2009]

Distribuitela, grazie.

Gli incapaci delle valutazioni*

Di Ralph Nader

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Dove stavano le grandi imprese contabili, i CPA e il resto della professione contabile mentre le torri di Wall Street della frode, del raggiro e delle coperture stavano fratturando la nostra economia, saccheggiando e drenando trilioni di dollari del denaro dell'altra gente?

Questa è la professione autorizzata e pagata per fornire il giudizio indipendente con criteri tali da dare agli investitori, ai fondi pensioni o a quelli comuni, e al resto del mondo finanziario descrizioni accurate delle realtà finanziarie delle aziende.

Ora è ovvio che i contabili compromisero la loro tecnica, l'integrità e la propria dignità sia prima che dopo il collasso di Wall Street e dei baroni aziendali.

I contabili - sia esterni che interni - potrebbero allertare contro quelli che Teddy Roosevelt chiamò "i malfattori della grande ricchezza".

I 4 Grandi revisori sapevano quello che stavano facendo con questi strumenti finanziari, astrattamente strutturali e complessi; questi collateralized debt obligations (CDOs) e anche altri prodotti finanziari troppo astrusi da classificare.

Essi erano in massima allerta dopo i primi scandali di avvertimento che coinvolsero il Long Term Capital Management, Enrom e altri un decennio fa e anche prima.

Tali capitalisti da casinò aziendale usarono gli ultimi trucchi per falsificare i conti con molti veicoli di investimento strutturato sia interni al bilancio che esterni che si incancrenirono con successo nel primo decennio del nuovo secolo.

Le grandi imprese non possono scusarsi per essersi appoggiate ad agenzie di rating in lotta, come Moody's o Standard & Poor, che la tripla A la dettero a CDO in crisi in cambio di grandi onorari.

Immaginate il conflitto.

Dopo tutto, i revisori esterni "prestigiosi" erano considerati in grado di esaminare in modo incisivo e dall'interno i registri e le loro postille; le agenzie di rating contavano molto su questi.

Bisogna essere specifici sui nomi.

C. Olson, capo del Fund for Stockowners Rights ricordò nell'editoriale del New York Times Magazine (28/01/2009) che "AIG e FreddieMac erano O.K. per PricewaterhouseCoopers. Deloitte & Touche certificarono Merrill Lynch e Bear Stearns. Ernst & Young garantì per Lehman Brothers e IndyMac Bank. KPMG assicurò Countrywide e Wachovia. Queste '4 grandi' agenzie C.P.A. sentivano in apparenza di poter agire con impunità".

"Senza dubbio, sapevano che i consigli statali della ragioneria", continuò Mr. Olson, "che accordarono loro le licenze per verificare, non avrebbero considerato queste trasgressioni seriamente. E avevano ragione .... Nessuno di loro ha fatto indagini serie sulle verifiche fatte male delle imprese crollate recentemente".

"Fatte male" sono parole troppo gentili.

I "Quattro Grandi" distrussero la loro vera ragione per meritare un coinvolgimento in questi e in altri pasticci spensierati che hanno fatto notizia e costretto il nostro governo federale a salvarli con pagamenti, prestiti e garanzie che totalizzano miliardi di dollari.

"Criminalmente negligenti" è una frase migliore per quello che queste grandi società di revisione fecero per arricchirsi - guardare dall'altra parte.

E' duro dimostrare la responsabilità delle società di revisione.

E' più difficile dal 1995 quando il Congresso approvò una legge che le proteggeva dalle cause degli investitori che le accusavano di "aiutare e favorire" gli intrighi fraudolenti o ingannevoli dei loro clienti aziendali. Clinton mise il veto, ma il Sen. Dodd (D -CT) guidò la lotta per superarlo.

Inoltre, i consigli statali della ragioneria sotto capitalizzati e senza personale sono dominati dai ragionieri e sono oltre l'inattività.

Che cosa potete aspettarvi?

Anche per la Securities and Exchange Commission (SEC), vederla "addormentata sull'interruttore da anni" è una descrizione gentile per un'agenzia che è in imbarazzo poiché la sua missione sarebbe di proteggere risparmiatori e azionisti.

Questa agenzia perse anche l'enorme schema Madoff Ponzi.

La questione della probità presunta non se ne andrà via.

Nelle ultime due settimane, la no - profit Financial Acconting Standards Board (FASB) - designata come la coscienza professionale della contabilità - si è sottomessa sotto la pressione chiara del Congresso e delle banche.

Ha liberato la richiesta del marchio di mercato per valutare i titoli scambiati in borsa o quali acquirenti possano pagare.

Questa decisione della FASB è applicabile dalla SEC e immediatamente "rallegrante per Wall Street" e ha spinto i titoli della grande banca in alto.

Robert Willens, un esperto di contabilità, ha stimato che questo cambio potrebbe aumentare i guadagni di alcune banche di oltre il 20%. Ecco, proprio quello. Magico!

Rialzare i prezzi di beni depressi potrebbe rendere felici i capi delle banche, ma non gli investitori o un ex capo delle SEC, Arthur Levitt, che era "molto contrariato" e definì la decisione di FASB "un passo verso il tipo di opacità che creò i problemi economici che soffriamo oggi".

Per mostrare il deterioramento degli standard, negli anni 80 le banche cercarono di far diluire a FASB e SEC i giusti criteri contabili durante i fallimenti dei "risparmi e prestiti".

Il capo della SEC di allora Richard Breeden rifiutò apertamente. Non oggi.

L'ex capo contabile della SEC, Lynn Turner, ad oggi un riformatore della sua stessa professione, supporta il marchio di mercato o la giusta valutazione contabile come criterio per riportare tutti i beni, i passivi, inclusi i derivati del credito, nei bilanci delle imprese finanziarie.

Egli vuole la regolazione delle agenzie di rating, dei creatori di ipoteche e degli incentivi perversi che portano a fare prestiti cattivi.

Egli vuole persino che la SEC riesamini questi nuovi prodotti finanziari prima che essi arrivino sul mercato, eliminando "la finanza occulta".

Adesso arriva l'industria assicurativa sulla vita che salva le piccole banche per qualificarsi a livello federale e fare speculazioni rischiose e cattive.

Il brillante Joseph M. Belth, nella sua astuta newsletter, l'Insurance Forum (Maggio 2009), nota che gli assicuratori sulla vita monopolizzano i dipartimenti assicurativi statali indebolendo le leggi contabili per "aumentare i beni e/o diminuire il passivo".

Alcuni stati hanno già ceduto.

Ancora, eccolo, improvvisamente c'è l'incremento di capitale. Magico. Ecco andiamo avanti.

Chi fra i ragionieri in gamba e onesti, nella pratica e in accademia, si unirà a Lynn Turner e salverà questa "professione" umiliata, cronicamente modesta, soprattutto dalle "4 Grandi" e dalla loro pretesa patetica per la quale decine di milioni di persone stanno pagando molto caro?

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*Il titolo è una nostra libera interpretazione: il titolo originale non traducibile è CPA's MIA.

Tradotto da F. Allegri il 25/05/2009

[April 11 2009]

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C.P.A.'s MIA

By Ralph Nader

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Where were the giant accounting firms, the CPAs, and the rest of the accounting profession while the Wall Street towers of fraud, deception and cover-ups were fracturing our economy, looting and draining trillions of dollars of other peoples' money?

This is the licensed profession that is paid to exercise independent judgment with independent standards to give investors, pension funds, mutual funds, and the rest of the financial world accurate descriptions of corporate financial realities.

It is now obvious that the accountants collapsed their own skill, integrity and self-respect faster and earlier than the collapse of Wall Street and the corporate barons.

The accountants - both external and internal - could have blown the whistle on what Teddy Roosevelt called the "malefactors of great wealth".

The Big Four auditors knew what was going on with these complex, abstractly structured finance instruments, these collateralized debt obligations (CDOs) and other financial products too abstruse to label.

They were on high alert after early warning scandals involving Long Term Capital Management, Enron, and others a decade or so ago.

These corporate casino capitalists used the latest tricks to cook the books with many of the on-balance sheet or off-balance sheet structured investment vehicles that metastasized big time in the first decade of this new century.

These big firms can't excuse themselves for relying on conflicted rating companies, like Moody's or Standard & Poor, that gave triple-A ratings to CDO tranches in return for big fees.

Imagine the conflict.

After all, "prestigious" outside auditors were supposed to be on the inside incisively examining the books and their footnotes, on which the rating firms excessively relied.

Let's be specific with names.

Carl Olson, chairman of the Fund for Stockowners Rights wrote in the letters column of The New York Times Magazine (January 28, 2009) that "PricewaterhouseCoopers O.K.'d AIG and FreddieMac. Deloitte & Touche certified Merrill Lynch and Bear Stearns. Ernst & Young vouched for Lehman Brothers and IndyMac Bank. KPMG assured over Countrywide and Wachovia. These 'Big Four' C.P.A. firms apparently felt they could act with impunity".

"Undoubtedly they knew that the state boards of accountancy", continued Mr. Olson, "which granted them their licenses to audit, would not consider these transgressions seriously. And they were right .... Not one of them has taken up any serious investigation of the misbehaving auditors of the recent debacle companies".

"Misbehaving" is too kind a word.

The "Big Four" destroyed their very reason for being by their involvement in these and other boondoggles that have made headlines and dragooned our federal government into bailing them out with disbursements, loans and guarantees totaling trillions of dollars.

"Criminally negligent" is a better phrase for what these big accounting firms got rich doing - which is to look the other way.

Holding accounting firms like these accountable is very difficult.

It got more difficult in 1995 when Congress passed a bill shielding them from investor lawsuits charging that they "aided and abetted" fraudulent or deceptive schemes by their corporate clients. Clinton vetoed the legislation, but Senator Chris Dodd (D-CT) led the f ight to over-ride the veto.

Moreover, the under-funded and understaffed state boards of accountancy are dominated by accountants and are beyond inaction.

What can you expect?

As for the Securities and Exchange Commission (SEC), "asleep at the switch for years" would be a charitable description of that now embarrassed agency whose mission is to supposedly protect savers and shareholders.

This agency even missed the massive Madoff Ponzi scheme.

The question of accounting probity will not go away.

In the past couple of weeks, the non-profit Financial Accounting Standards Board (FASB) - assigned to be the professional conscience of accountancy - buckled under overt pressure from Congress and the banks.

It loosened the mark - to - market requirement to value assets at fair market value or what buyers are willing to pay.

This decision by the FASB is enforceable by the SEC and immediately "cheered Wall Street" and pushed big bank stocks upward.

Robert Willens, an accounting analyst, estimated this change could boost earnings at some banks by up to twenty percent. Voilà, just like that. Magic!

Overpricing depressed assets may make bank bosses happy, but not investors or a former SEC Chairman, Arthur Levitt, who was "very disappointed" and called the FASB decision "a step toward the kind of opaqueness that created the economic problems that we're enduring today".

To show the deterioration in standards, banks tried to get the FASB and the SEC in the 1980s to water down fair-value accounting during the savings and loan failures.

Then-SEC Chairman Richard Breeden refused outright. Not today.

Former SEC chief accountant, Lynn Turner, presently a reformer of his own profession, supports mark-to-market or fair value accounting as part of bringing all assets and liabilities, including credit derivatives, back on the balance sheets of the financial firms.

He wants regulation of the credit rating agencies, mortgage originators and the perverse incentives that lead to making bad loans.

He even wants the SEC to review these new financial products before they come to market, eliminating "hidden financing".

Now comes the life insurance industry, buying up some small banks to qualify for their own large federal bailouts for making bad, risky speculations.

The brilliant Joseph M. Belth, writing in his astute newsletter, the Insurance Forum (May 2009), noted that life insurers are lobbying state insurance departments to weaken statutory accounting rules so as to "increase assets and/or decrease liabilities".

Some states have already caved.

Again, voilà, suddenly there is an increase in capital. Magic. Here we go again.

Who among the brainy, head up accountants, in practice or in academia, will join with Lynn Turner and rescue this demeaned, chronically rubber-stamping "profession", especially the "Big Four", from its pathetic pretension for which tens of millions of people are paying dearly?

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77 - Lettera aperta a Obama sulla protezione del consumatore

76 - Punendo i palestinesi

75 - Grazie Presidenziali (sete di giustizia in america)

74 - Lettera aperta a Obama

73 - Bush-Cheney meritano la censura per aver dichiarato guerra alla Costituzione

72 - Una lettera a George W. Bush (sulla palestina)

71 - Governo senza legge (contro Paulson e Bernanke)

70 - Ora di lezione per i candidati (pedagogia e politica)

69 - 2008: Libri da leggere in vacanza

68 - Capitalismo governativo (sui salvataggi di banche e imprese automobilistiche)

67 - La carbon tax globale contro il protocollo di Kyoto

66 - Aprite i registri, salvate l'economia (sulla socializzazione dei guadagni fiscali)

65 - Più le politiche sembrano cambiare, più esse restano le stesse (la Clintonite)

64 - Ripristinare la Costituzione (i crimini di Bush)

PER UN'ANALISI DELLA CAMPAGNA PRESIDENZIALE DI NADER LEGGI PICCINO 35

63 - Lettera aperta a Barack Obama sulla Palestina e sulla povertà

62 - Equivalenza polica (democrazia della pace e dello stato sociale)

61 - Dibattiti (presidenziali) discutibili

60 - Chiudendo la porta del tribunale

59 - I mercati dei derivati liberalizzati

58 - Dietro la cortina anti regolamentazione (le cause della crisi finanziaria)

57 - Servono le "spine dorsali" del Congresso (sul rapporto fra crisi e istituzioni)

56 - Apriamo i dibattiti (scritto dal Team di Nader)

55 - Le grandi banche falliscono: riformiamo Wall Street (Di Dean Baker)

54 - Relazione sul salvataggio dell'industria dell'auto

53 - Il salvataggio di Fannie e Freddie

52 - Lottare per i diritti dei lavoratori (La legge da riformare assolutamente)

51 - Politica da evitare (tra stampa e politica e sotto il corporativismo)

50 - L'attività bancaria al congresso

49 -politiche sanitarie pubbliche

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