CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [7 aprile 2008]

Distribuitela, grazie.

Liberare Bonanza

di Ralph Nader

Esiste un gruppo di Americani indifferenziati più grande, più strumentalizzato, senza difese dei 133 milioni di contribuenti individuali che pagano la tassa federale?

I loro dollari sono usati per sussidiare gli interessi corporativi organizzati, regalare i beni del contribuente come i minerali dei terreni pubblici e per favorire le corporazioni speculative e arricchite e i loro capi disonesti.

Mentre le grandi corporazioni (e le loro associazioni commerciali) completano il loro assorbimento del governo federale - un processo che F. D. Roosevelt chiamò fascismo nel 1938 - le corporazioni diventano il governo.

Leggete gli editoriali recenti sulla stampa economica.

Molti evidenziano gli abusi e le devastazioni delle imprese che fanno contratti con il Dipartimento della Difesa e con le altre agenzie.

Altri le enormi quantità delle consegne inutili, truffaldine e scadenti che riguardano la guerra all'Iraq - oggi l'occupazione non produce solo riviste "ho hum" e storie televisive.

Di recente, gli scandali sul mutuo studentesco, dei fardelli esorbitanti per i ragazzi che si laureano al college imposti dalle imprese influenti a Washington, come Sallie Mae che grazie alle garanzie governative deridono anche il capitalismo, hanno spinto i congressisti verso alcune azioni modeste.

Di nuovo quest'anno, i grandi ragazzi di Wall Street hanno accantonato il rischio e l'avidità e sono corsi a Washington, per farsi liberare da una Federal Reserve accomodante.

Il Presidente Bernanke dichiarò al Senato che aveva dovuto accollarsi quasi $30 miliardi di obbligazioni Bear Stearns oppure ci sarebbe stata la fuga verso le grandi banche.

Dove era la FED quando si costruì nei 5 anni passati la baraonda del credito, del debito e del rischio?

Non c'è sanzione per il fallimento - anche se a Wall Street o ad Washington, DC c'è il cattivo uso o lo spreco dei denari dei contribuenti.

Quando di recente i capi di Citigroup e Merrill Lynch hanno lasciato la carica di CEOs dopo aver blindato le loro azioni della compagnie, essi hanno solo evitato di inciampare sui molti milioni di dollari che hanno portato con loro attraverso la porta d'uscita.

Tra i molti incentivi perversi che operano dentro queste imprese di Wall Street ci sono i premi per il fallimento - grandi gettoni elargiti dai loro dirimpettai, i ben pagati consigli di amministrazione.

In passato nel 1971 e 1980 rispettivamente, la Casa bianca propose $ 250 milioni di mutuo garantito per la Lockheed e $ 1.5 miliardi per la Chrysler con le garanzie di restituzione governative che presto essa avrebbe venduto con profitto.

Ci fu un dibattito intenso e una discussione durante le udienze pubbliche alla Camera e al Senato prima che autorizzassero le garanzie.

Oggi le agenzie federali liberano i grandi affari, anche le oligarchie messicane raramente cercano l'approvazione del Congresso. Di fatto l'esecutivo fa quello che vuole.

Niente udienze pubbliche.

Liberazioni notturne senza trascrizione.

Io chiesi ad un Senatore potente: "Quali sono i limiti legali visibili per l'autorità liberatoria della Federal Reserve e quanto rischio totale può riversare essa stessa sui contribuenti americani?"

"Può arrivare a mille miliardi di dollari?"

Egli non lo sapeva.

Perdite truccate, debiti e fardelli ingiusti per i singoli contribuenti mentre i ricchi e i potenti divengono evasori e percettori permanenti di sussidi e ricevono la spinta verso uno sviluppo illimitato dai contribuenti di oggi e di domani.

Il premiato reporter del New York Times David Cay Johnston ha scritto 2 libri "Perfettamente Legale" e, di recente, il best seller "Pranzo Gratis" che documentano le grandi tendenze del socialismo corporativo - la privatizzazione dei profitti e la socializzazione delle perdite sulle spalle dei contribuenti individuali.

Cosa si potrebbe fare contro queste gigantesche baldorie galoppanti?

Primo, approvare la legge sul diritto dei contribuenti a ricorrere alla corte federale contro lo spreco, la frode e l'abuso, includendo le corporazioni avare e spericolate che tengono Zio Sam nelle loro tasche posteriori.

Secondo, fare un controllo volontario sulla 1040, la dichiarazione delle tasse che invita i tartassati ad unirsi alla loro organizzazione di difesa. Questo gruppo avrebbe milioni di piccoli membri che pagano le tasse e un nucleo di controllori esperti e pronti nella capitale.

Infine, fissare le nostre elezioni pubbliche al di fuori dell'asta privata bloccata e basarle sui controlli volontari e ben promossi delle dichiarazioni dei redditi e su una certa quantità di accesso gratuito alla radio e alla televisione per scegliere bene i parlamentari.

Queste e altre proposte, come dare agli azionisti il potere di frenare i loro esecutivi, daranno ai contribuenti qualche padronanza sul sempre aperto rubinetto dei dollari del contribuente usati per i misfatti del corporativismo.

(Tradotto da Franco Allegri il 12/07/2008)

[April 7 2008]

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Bailout Bonanza

by Ralph Nader

Is there a larger, more exploited, defenseless group of undifferentiated Americans than the 133 million individual federal income taxpayers?

Their dollars are used to subsidize organized corporate interests, giveaway taxpayer assets like minerals under the public lands, and bail out speculative, self-enriching corporations and their crooked bosses.

As large corporations, and their trade associations, complete their takeover of the federal government - a process that President Franklin Delano Roosevelt called fascism in 1938 - the corporations become the government.

Just look at the recent headlines in the business press.

Article after article features abuses and over-runs by companies contracting with the Department of Defense and other agencies.

The enormous volumes of waste, fraud and poor delivery affecting the Iraq war - occupation now only produces ho hum newspaper and television stories.

Recently, the student loan scandals, exorbitant burdens on students graduating from college imposed on them by companies with influence in Washington, like Sallie Mae, whose government guarantees make a mockery of capitalism, have riled members of Congress to some modest action.

Once again this year, the big boys on Wall Street stretched the envelope of risk and greed and ran down to Washington, D.C. to be bailed out by the accommodating Federal Reserve.

Chairman Ben Bernanke testified before the Senate that he had no choice but to take on about $30 billion of Bear Stearns obligations or there could be a run on other big banks.

Where was the Federal Reserve when this credit, debt and risk spree was building during the past five years?

There is no penalty for failure - whether on Wall Street or in Washington, DC for misusing or wasting the taxpayers' monies.

When the heads of Citigroup and Merrill Lynch were asked to leave their positions recently as CEOs after tanking their companies' shares, they could barely avoid tripping over the many millions of dollars they were taking with them through the exit door.

Among many perverse incentives operating within these Wall Street firms, there are rewards for failure - big bucks rubber - stamped by the look-the-other-way, well paid Boards of Directors.

Back in 1971 and 1980 respectively, the White House proposed a $250 million loan guarantee for Lockheed corp., and a $1.5 billion loan guarantee for Chrysler with the government taking back warrants that it later sold for a profit.

There was intense debate and discussion at public hearings in the House and the Senate before they authorized the guarantees.

Now federal agency bailouts of big business, even Mexican oligarchs, rarely seek Congressional approval. Just have the Executive Branch do what it wants.

No public hearings.

Midnight bailouts without transcripts.

I asked a powerful Senator: "What are the discernible legal limits on the Federal Reserve's bailout authority and how much total risk can the Federal Reserve heap on the taxpayers?"

"Can they go to a trillion dollars?"

He did not know.

Shifting deficits, debts and unfair burdens to individual taxpayers while the rich and powerful become either tax escapees or big time welfare recipients keep pushing a limitless envelope on today's and tomorrow's taxpayers.

The New York Times' prize-winning reporter David Cay Johnston, has written two books "Perfectly Legal" and just recently, the best seller "Free Lunch" that document these mega trends of corporate socialism - privatizing corporate profits and socializing corporate losses on the backs of individual taxpayers.

What can be done about these gigantic runaway sprees?

First, pass legislation that broadens individual taxpayers' right to sue in federal court against waste, fraud and abuse, including those receivers of bailouts - the reckless, avaricious corporations who have Uncle Sam in their back pockets.

Second, have a voluntary check off on the 1040 tax return inviting individual taxpayers to join their own taxpayer defense organization. Such a group would have millions of small dues paying memb ers and an on - the - spot skillful watchdog group in our national capital.

Finally, place our public elections off the private auction block and have them funded by well promoted voluntary checkoffs on the tax returns together with a certain amount of free radio and television time for ballot-qualified candidates seeking federal office.

These and other proposals, such as giving shareholders more power to restrain their top executives, will give taxpayers some grip on the wide-open spigot of taxpayer dollars delivered to the misfits of the giant corporate world.

END

 

# LA SUA CAMPAGNA PRESIDENZIALE: breve selezione degli interventi del suo team elettorale #

7 aprile 2008 Ralph Nader for President 2008 APPELLO AI GRANDI LIBERALI - UN FATTO VERGOGNOSO

E' proprio vergognoso che i grandi liberali americani continuino a supportare il Partito Democratico corrotto. Mi riferisco a Eric Alterman, Medea Benjamin, David Corn, Ariana Huffington, Robert Kuttner, Victor Navasky, Harold Meyerson, Morton Mintz, Wes Boyd, John Nichols, Katha Pollitt, Jesse Jackson, Matthew Rothschild, Bernie Sanders, Micah Sifry, Robert McChesney, James Fallows, Markos Moulitsas and Katrina vanden Heuvel. Questi Americani - come la maggioranza degli Americani - sostengono il programma di Nader/Gonzalez. Essi sono d'accordo con noi sulla necessità di un sistema d'assicurazione sulla salute pubblica, fornita dai privati, sul modello canadese per ogni singolo contribuente. Essi sono d'accordo con noi sui tagli all'enorme bilancio militare e sui tagli ai re del benessere corporativo - e ad usare i fondi per ricostruire le infrastrutture della nazione. Essi sono d'accordo con noi sulla necessità di trattare severamente il crimine corporativo. Essi sono d'accordo con noi sul rovesciamento della politica americana in Medio Oriente e sulla fine dell'occupazione corporativa e militare in Iraq. Sulle questioni principali del nostro tempo - essi sono d'accordo con Nader/Gonzalez. Tuttavia essi continuano a fiancheggiare il Partito Democratico corrotto. Da un punto di vista politico questo è vergognoso e vigliacco. E fino a quando non sarà rovesciato, il Partito Democratico li prenderà per il naso e continuerà a gettarli nell'abisso attraverso uno scivolamento che non rallenterà. Essi saranno annessi - come lo sono stati ogni quattro anni nel passato e lo saranno ogni quattro anni in futuro. Apparentemente questi grandi liberali americani non hanno appreso nulla dall'azione politica generata dal piccolo terzo partito nel diciannovesimo secolo che fu il pioniere del movimento per la giustizia sociale che fece le riforme che oggi consideriamo acquisite. Fortunatamente per la nazione c'è una nuova generazione emergente di Americani che non hanno illusioni sul corrotto Partito Democratico - e oggi stanno lavorando - sul terreno, in tutta questa nazione - per portare Nader/Gonzalez al ballottaggio. E dare a tutti gli Americani una scelta per un governo libero dall'influenza corporativa corrotta. Avanti, la squadra di Nader.

9 giugno 2008 Ralph Nader for President 2008

Un sondaggio dell'Associated Press di venerdì 6 giugno sostiene: Barack Obama 47% John McCain 43% Ralph Nader 6%. Nader ottiene il 6% senza che la stampa nazionale abbia divulgato la notizia della sua candidatura. Inoltre non ha ancora fatto la raccolta delle firme in molti stati. Il 6 luglio avrà completato la raccolta in dieci stati e durante l'Estate le raccoglierà in altri trentacinque. Perché è importante il dato del 6%? Quest'anno potremmo avere dei dibattiti presidenziali aperti. Google è disponibile per ospitare alcuni dibattiti. McCain ha proposto di fare 10 dibattiti pubblici in 10 città diverse. Per partecipare a questi dibattiti è importante che Ralph mostri un certo supporto. E' importante che lui riesca a partecipare a tanti ballottaggi statali.

18 giugno 2008 Il voto in Michigan

Laggiù ci sarebbe oggi un testa a testa tra: McCain 42% Obama 41% Nader 10% Gli indecisi sono al 7%. E Ralph non ha alcun appoggio pubblicitario dei mezzi di informazione.

3 luglio 2008 Ralph Nader for President

A novembre Nader saà presente in almeno 45 stati. Il suo consenso cresce ogni giorno: in 6 giorni ha raccolto 40000 dollari sperava di trovarli in dieci. Continua la raccolta delle firme, entro il 15 settembre dovrà raccoglierle in 45 stati. Le ha già raccolte in Illinois (la settimana scorsa). In Nevada ha raccolto 12000 firme: ne servivano 5000. Non era facile andare in Nevada a raccogliere le firme: è lo stato del deserto e dei casinò. PARTECIPERA' A 10 BALLOTTAGGI DI SICURO!

Perché stiamo facendo tutto questo? Non abbiamo alternative. McCain è il candidato della guerra perpetua. Obama è un democratico corporativo e un eterno indeciso a tutto. Intanto Ralph fa campagna ad Honolulu, Hawaii.

Questi sono i siti ufficiali. Si può aggiungere Nader/Gonzalez ai nostri amici visitandoli:

http://myspace.com/votenader08

http://youtube.com/votenader08

http://facebook.com/votenader

Ogni Giovedì alle 21,00 su Rai2 Michele Santoro (e Marco Travaglio) in "ANNOZERO", eccezionale!

Ogni Domenica alle 21,30 su Rai 3 Milena Gabanelli presenta "REPORT", da non perdere!

Per leggere le edizioni precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25

Sommario delle ultime lettere

25 baseball, librerie e contribuenti

24 il paese del diritto (i casi di Spitzer e Bush)

23 Gaza sotto assedio + suo programma presidenziale per il medio oriente

22 IL DOPPIO BINARIO (I privilegi dei dominanti in USA)

21 facciamo chiarezza sui contratti (appalti internet e trasparenza)

20 Nessun dibattito. (Il rapporto fra la stampa e i candidati presidenziali)

19 altri otto anni (sulla presidenza Clinton)

18 Quello che i candidati evitano

17 Breve dialogo su Barak Obama

16 Non faranno un passo in più

15 Il prezzo del petrolio

 

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