CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [04 febbraio 2009]*

Distribuitela, grazie.

Tassate gli Speculatori

Di Ralph Nader

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Permettetemi di iniziare con un problema d'equità.

Perché dovreste pagare dal 5 al 6% di tassa sulle vendite per comprare le necessità vitali, quando domani uno speculatore di Wall Street può comprare $100 milioni di controvalore di derivati Exxon e non pagare un penny di tassa?

Fatemi aggiungere un problema di senso comune.

La premessa di base della tassazione sarebbe di tassare quella società che ama l'ultimo o odia il più: invece tassano il lavoro onesto e i bisogni umani.

C'è un modo diverso per aumentare le entrate ovvero fare tasse contro le attività meno valutate, come il mercato delle vendite azionarie più speculative, l'inquinamento (una carbon tax), gli azzardi e le industrie superflue che danneggiano o distruggono la salute e accumulano grandi costi.

Perciò il vostro Congressista, che lotta in questi giorni con i deficit giganteschi gravanti sulle spalle dei vostri figli mentre la recessione profonda e i tagli fiscali riducono le entrate e incrementano i torrenti di inchiostro rosso, potrebbe essere il campione di queste tasse sulle transazioni.

Finora a parte che per un gruppetto di legislatori, i più famosi sono i Congressisti P. Welch (Dem. VT) e P. DeFazio (Dem. OR); il più grande produttore di entrate - la tassa sulle transazioni di derivati azionari (solo scommesse su scommesse) e altri rischi mistificati dal capitalismo da casinò - è solo una chiacchiera da corridoio a Capitol Hill.

Ci sono stime diverse su quanto le tasse sulle transazioni a Wall Street raccoglierebbero all'anno.

Tuttavia, una tassa sulla transazione aumenterebbe certamente abbastanza da far pagare ai truffatori e agli speculatori di Wall Street il loro salvataggio.

Analizzerò vari progetti sostenuti dagli economisti.

Il più discusso e popolare è una semplice tassa sul commercio internazionale delle valute.

La chiamano la Tobin Tax grazie al suo ideatore, James Tobin un premio Nobel laureato all'università di Yale, da 10 a 25 cents ogni cento dollari di capitale commerciati ogni giorno a livello internazionale produrrebbero da $100 a $300 miliardi ogni anno.

Ci sono decine di gruppi civici, operai, ambientalisti, per lo sviluppo, contro la povertà e legali nel mondo che premono per leggi simili nei loro stati. (vedete tobintaxcall.free.fr).

Per l'economista dell'Università del Massachusetts, Robert Pollin, vari tipi di tasse sul commercio dei titoli sono nelle contabilità in almeno quaranta nazioni, incluso il Giappone, il Regno Unito e il Brasile.

Pollin scrive nel numero corrente della stimabile Boston Review:

"Una piccola tassa sulle transazioni finanziarie, simile a una tassa sulle vendite, farebbe crescere i costi a breve del commercio speculativo e avrebbe un effetto minimo per chi commercia di rado. Così scoraggeremmo la speculazione e i fondi andrebbero verso l'investimento produttivo".

Aggiunge che dopo il crollo di borsa del 1987, le tasse sul commercio dei titoli "o misure simili" furono proposte dal capo della minoranza di allora al Senato B. Dole e anche da Bush padre.

Il professor Pollin stima che uno 0,5% di tassa raccoglierebbe quasi $350 milioni l'anno.

Quello sembra conservativo.

Una volta il Wall Street Journal menzionò i quasi $500 miliardi dei commerci dei derivati fatti solo nel 2008 - le più speculative delle transazioni.

Un decimo dell'uno per cento di tassa raccoglierebbe $500 milioni di dollari l'anno, supponendo tal livello di commercio.

L'economista Dean Baker dice "una tassa modesta sulle transazioni finanziarie sarebbe sufficiente a finanziare una riduzione d'ufficio del 10% della tassa sul reddito da lavoro".

La tassa sul commercio di azioni viene da lontano.

Una versione aiutò il fondo per la Guerra Civile e la guerra imperiale Ispano - americana.

Il famoso economista inglese, John Maynard Keynes, lodò nel 1936 una tassa sulla transazione di titoli perché avrebbe l'effetto di "mitigare la predominanza della speculazione sull'impresa".

Gli USA ebbero una tassa sulla transazione dal 1914 al 1966.

Lo studioso di storia corporativa (vedi il suo ottimo libro, Protezione Ineguale) T. Hartmann, facendo l'ospite al talk show su Air America (airamerica.com/thomvision), discusse la lunga evoluzione di quello che chiama una "rotazione di titoli che tagliano la tassa" per "comprimere la speculazione tossica, mentre si incoraggia l'investimento sano".

Bene, perché non abbiamo un simile generatore di mega - entrate che alleggerisce la tassa sul reddito imposta al lavoratore americano di oggi e domani?

(Fu una delle idee più popolari sulla quale feci la campagna lo scorso anno. La gente la capì.)

Perché i lavoratori USA devono sapere di questa politica fiscale proposta e diffonderla al Congresso.

Agite sui Senatori e Rappresentanti - dite no ai se gli e o i ma.

Altrimenti, Wall Street imperverserà ancora sulle pensioni della gente e sui risparmi del fondo comune, destabilizzerà i lavori e farà la legge sul salvataggio, come accade ora.

Pochi minuti di pressione sui Congressisti fatti da milioni di americani (telefonate, scrivete o fate mail, visitate o protestate) faranno un grande Cambiamento per il meglio.

Contattare il vostro membro al Congresso.

Questo disordine finanziario crea il momento per l'azione.

FINE.

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Tradotto da F. Allegri il 01/04/2009

[February 04 2009]*

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Tax the Speculators

By Ralph Nader

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Let's start with a fairness point.

Why should you pay a 5 to 6 percent sales tax for buying the necessities of life, when tomorrow, some speculator on Wall Street can buy $100 million worth of Exxon derivatives and not pay one penny in sales tax?

Let's further add a point of common sense.

The basic premise of taxation should be to first tax what society likes the least or dislikes the most, before it taxes honest labor or human needs.

In that way, revenues can be raised at the same time as the taxes discourage those activities which are least valued, such as the most speculative stock market trades, pollution (a carbon tax), gambling, and the addictive industries that sicken or destroy health and amass large costs.

So, your member of Congress, who is grappling these days with gigantic deficits on the backs of your children at the same time as that deep recession and tax cuts reduce revenues and increase torrents of red ink, should be championing such transaction taxes.

Yet apart from a small number of legislators, most notably Congressman Peter Welch (Dem. VT) and Peter DeFazio (Dem. OR), the biggest revenue producer of all - a tax on stock derivative transactions - essentially bets on bets - and other mystifying gambles by casino capitalism - is at best corridor talk on Capitol Hill.

There are differing estimates of how much such Wall Street transaction taxes can raise each year.

A transaction tax would, however, certainly raise enough to make the Wall Street crooks and gamblers pay for their own Washington bailout.

Lets scan some figures economists put forth.

The most discussed and popular one is a simple sales tax on currency trades across borders.

Called the Tobin Tax after its originator, the late James Tobin, a Nobel laureate economist at Yale University, 10 to 25 cents per hundred dollars of the huge amounts of dollars traded each day across bordered would produce from $100 to $300 billion per year.

There are scores of civic, labor, environmental, development, poverty and law groups all over the world pressing for such laws in their countries. (see tobintaxcall.free.fr).

According the University of Massachusetts economist, Robert Pollin, various kinds of securities-trading taxes are on the books in about forty countries, including Japan, the UK and Brazil.

Pollin writes in the current issue of the estimable Boston Review:

"A small tax on all financial-market transactions, comparable to a sales tax, would raise the costs on short-term speculative trading while having negligible effect on people who trade infrequently. It would thus disc ourage speculation and channel funds toward productive investment".

He adds that after the 1987 stock market crash, securities-trading taxes "or similar measures" were endorsed by then Senate Minority Leader Bob Dole and even the first President Bush.

Professor Pollin estimates that a one-half of one percent tax would raise about $350 billion a year.

That seems conservative.

The Wall Street Journal once mentioned about $500 trillion in derivatives trades alone in 2008 - the most speculative of transactions.

A one tenth of one percent tax would raise $500 billion dollars a year, assuming that level of trading.

Economist Dean Baker says "a modest financial transactions tax would be enough to finance a 10% across-the-board reduction in the income tax on labor".

The stock transaction tax goes back a long way.

A version helped fund the Civil War and the imperial Spanish - American War.

The famous British economist, John Maynard Keynes, extolled in 1936 a securities transaction tax as having the effect of "mitigating the predominance of speculation over enterprise".

The U.S. had some kind of transaction tax from 1914 to 1966.

The corporate history scholar (read his excellent book, Unequal Protection) Thom Hartmann, turned three-hour-a-day talk-show-host on Air America (airamerica.com/thomvision), had discussed the long evolution of what he calls a "securities turnover excise tax" to "tamp down toxic speculation, while encouraging healthy investment".

So, why don't we have such a mega - revenue generator and lighten the income tax load on today and tomorrow's American worker?

(It was one of the most popular ideas I campaigned on last year. People got it.)

Because American workers need to learn about this proposed tax policy and ram it through Congress.

Tell your Senators and Representatives - no ifs, ands or buts.

Otherwise, Wall Street will keep rampaging over people's pensions and mutual fund savings, destabilize their jobs and hand them the bailout bill, as is occurring now.

A few minutes spent lobbying members of Congress by millions of Americans (call, write or e-mail, visit or picket) will produce one big Change for the better.

Contact your member of Congress.

The current financial mess makes this the right time for action.

END.

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*Le lettere di Nader sono tradotto con un cospicuo ritardo per rimarcare come l'informazione italiana sia in grave crisi di contenuti poco libera e sull'orlo del fallimento.

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Da quest'anno Futuroieri contribuisce al programma proponendo le questioni più interessanti da approfondire e votando di volta in volta i temi selezionati per essere trattati in trasmissione. Dalla trasmissione del 15/01/2008 possiamo dirci parte della loro redaziale allargata "idealmente".

Per leggere le edizioni precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 -26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 61 - 62 - 63 - 64 - 65 - 66 - 67 - 68 - 69 - 70 - 71 - 72 - 73 - 74 - 75 - 76 - 77 - 78

Sommario delle ultime lettere

78 - Inaridire Wall Street

77 - Lettera aperta a Obama sulla protezione del consumatore

76 - Punendo i palestinesi

75 - Grazie Presidenziali (sete di giustizia in america)

74 - Lettera aperta a Obama

73 - Bush-Cheney meritano la censura per aver dichiarato guerra alla Costituzione

72 - Una lettera a George W. Bush (sulla palestina)

71 - Governo senza legge (contro Paulson e Bernanke)

70 - Ora di lezione per i candidati (pedagogia e politica)

69 - 2008: Libri da leggere in vacanza

68 - Capitalismo governativo (sui salvataggi di banche e imprese automobilistiche)

67 - La carbon tax globale contro il protocollo di Kyoto

66 - Aprite i registri, salvate l'economia (sulla socializzazione dei guadagni fiscali)

65 - Più le politiche sembrano cambiare, più esse restano le stesse (la Clintonite)

64 - Ripristinare la Costituzione (i crimini di Bush)

PER UN'ANALISI DELLA CAMPAGNA PRESIDENZIALE DI NADER LEGGI PICCINO 35

63 - Lettera aperta a Barack Obama sulla Palestina e sulla povertà

62 - Equivalenza polica (democrazia della pace e dello stato sociale)

61 - Dibattiti (presidenziali) discutibili

60 - Chiudendo la porta del tribunale

59 - I mercati dei derivati liberalizzati

58 - Dietro la cortina anti regolamentazione (le cause della crisi finanziaria)

57 - Servono le "spine dorsali" del Congresso (sul rapporto fra crisi e istituzioni)

56 - Apriamo i dibattiti (scritto dal Team di Nader)

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