CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [12 gennaio 2009]*

Distribuitela, grazie.

Grazie Presidenziali

Citizens Against Presidential Pardon Abuse

1025 Connecticut Avenue, NW, Suite 1000

Washington, DC 20036

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Presidente George W. Bush - La Casa Bianca

1600 Pennsylvania Avenue, N.W. - Washington, D.C.

Oggetto: Potere di perdono

Caro Signor Presidente:

Vi esortiamo con forza a mostrare devozione all'autorità della legge astenendovi dalle grazie presidenziali per gli attuali o ex ministri e dirigenti della vostra amministrazione alla Casa Bianca per i reati di tortura, sorveglianza illegale, detenzione incostituzionale, ostruzione della giustizia, falsa testimonianza, violazione della Intelligence Identies Protection Act del 1982, o altro. Questi crimini si collocano fra i più seri nell'intero codice criminale federale.

Le grazie sarebbero equivalenti allo stralcio della autorità della legge che tutti i presidenti sono costituzionalmente obbligati ad onorare. Una grazia decisa spedita e accettata sarebbe anche un'ammissione di colpevolezza.

Il giudice della Supreme Court Justice Louis D. Brandeis dichiarò in Olmstead contro gli USA:

"La decenza, la sicurezza e la libertà in egual misura chiedono che i ministri siano soggetti alle stesse regole di condotta comandati ai cittadini. In un governo delle leggi, la sua esistenza sar ebbe a repentaglio se lui non riuscisse ad osservare la legge con scrupolosità. Il nostro governo è il potente, il maestro onnipresente. Nel bene o nel male, insegna a tutta la gente con il suo esempio. Il crimine è contagioso. Se il governo divenisse un trasgressore, educherebbe al disprezzo per la legge; inviterebbe ogni uomo a farsi giustizia da solo; inviterebbe all'anarchia".

La lista di ministri che voi dovreste escludere dalle grazie secondo questo standard include, ma non è limitata a,

Il Vice Presidente Richard Cheney,

l'ex Secretary of Defense Donald Rumsfeld,

Defense Department general counsel William Haynes,

l'ex Attorney General John Ashcroft,

l'ex Deputy Secretary of Defense P. Wolfowitz

l'ex Deputy Secretary of State R. Armitage,

l'ex Under Secretary of Defense Douglas Feith,

l'ex White House Counsel and Attorney General Alberto Gonzales,

l'ex White House political director Karl Rove,

l'ex Deputy Assistant Attorney General for the Office of Legal Counsel John Yoo,

Chief of Staff del Vice Presidente David Addington,

Director of Central Intelligence General Michael Hayden,

e l'ex Director of Central Intelligence George Tenet.

Tale lista presume che non possiate graziare voi stesso alla luce dell'antico e onorato principio costituzionale secondo il quale nessun uomo può essere giudice nel suo processo. Questo principio deriva dal caso del Dr. Bonahm del 1610.

Inoltre le dimissioni del Presidente Richard M. Nixon dopo l'incriminazione segnò l'offuscamento e il rifiuto del principio degno delle monarchie che se il presidente lo fa, ciò è legale.

Il fatto che voi e i ministri suddetti foste coinvolti nel combattere la cosiddetta Guerra al Terrore, o che i loro crimini siano stati commessi in connessione alla Guerra all'Iraq non è discolpante.

Al contrario, il Congresso e le corti estesero al ramo esecutivo in generale, e, in particolare, alla vostra amministrazione la libertà straordinaria per difendere in modo chiaro gli USA.

Tutti gli atti criminali commessi in questo contesto non sarebbero perciò particolarmente egregi perché eccedono perfino l'autorità legale di interferire o prediligere le libertà.

I crimini sono anche dei precedenti molesti che invitano ai maltrattamenti dei militari degli Stati Uniti o dei civili se catturati o detenuti dai nostri avversari.

Neppure la scusa "dell'emergenza" è un fattore di assoluzione.

Resta alle giurie future il compito finale di determinare se le azioni ministeriali siano state criminali, ma la gamma di azioni che di fatto trasgrediscono la legge è lunga, varia e persistente.

La criminalità che continua giorno dopo giorno da anni non può essere razionalizzata come irregolarità di emergenza inevitabile. I crimini sospettati riflettevano politiche volute, non errori di giudizio "nell'ardore della battaglia".

Alla convenzione costituzionale, George Mason si preoccupò che un presidente potesse usare il potere di perdono per evadere piuttosto che ultimare la giustizia "perdonando crimini che erano stati decisi da lui stesso", o prima dell'accusa formale "per fermare l'inchiesta e la detenzione preventiva".

Ma James Madison, padre della Costituzione, rispose che il deterrente costituzionale o il rimedio sarebbe l'incriminazione fatta dalla camera bassa e dichiarata dal Senato:

"Se il Presidente fosse associato, in qualche modo losco, con qualunque persona, e ci fossero motivi di credere che egli lo proteggerà, la Camera dei Rappresentanti può incriminarlo; essi possono rimuoverlo se lo giudicano colpevole".

Più tardi come Membro del Congresso, Madison sottolineò che una differenza cospicua tra il Presidente e il Monarca inglese era che il primo sarebbe soggetto all'incriminazione per abusi di perdono.

In altre parole, la grazia non era intesa per essere uno strumento del Presidente per nascondere la sua trasgressione.

Nel 2000, voi proclamaste alla gente americana:

"Corro per la presidenza per aiutare ad inaugurare l'era della responsabilità, dove la gente capisce che è responsabile delle scelte che fa ed è considerata allo stesso modo per la sua azione".

Graziando voi stesso o il vostro intimo circolo per ingannare la responsabilità criminale fareste un dileggio di tale impegno d'alto ingegno.

Inoltre tali grazie sarebbero condannate dall'autorità della legge insegnata e praticata dal Presidente Abraham Lincoln.

Egli perorò:

"Come i patrioti del '76 fecero per il sostegno della Dichiarazioni di Indipendenza, così si faccia con la Costituzione e leggi; che ogni americano impegni la sua vita, la sua proprietà e il suo onore sacro; -- che ogni uomo ricordi che violare la legge è calpestare il sangue del proprio padre, e dilaniare il proprio carattere come la libertà dei suoi figli. Fate la riverenza alle leggi ... esaltate dal pulpito, proclamate nelle camere legislative e in seguito rinforzate nelle corti di giustizia".

Come Presidente durante la Guerra Civile, le azioni di Lincoln a Fort Sumter e la sospensione unilaterale del Grande Scritto del habeas corpus furono presentate al Congresso per il ripudio o l'approvazione secondo la legge.

L'ultima pagina della vostra presidenza sarebbe un'oblazione all'autorità della legge.

Le grazie che noi contrastiamo sarebbero una profanazione.

Sinceramente,

Ralph Nader

Bruce Fein

Senator James Abourezk

Public Citizen

Mark Green

Senator George Mc Govern

Edgar Cahn

Rocky Anderson

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Tradotto da F. Allegri il 15/03/2009

[January 12 2009]*

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Presidential Pardons

Citizens Against Presidential Pardon Abuse

1025 Connecticut Avenue, NW, Suite 1000

Washington, DC 20036

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President George W. Bush - The White House

1600 Pennsylvania Avenue, N.W. - Washington, D.C.

RE: Pardon Power

Dear Mr. President:

We strongly urge you to demonstrate a devotion to the rule of law by refraining from presidential pardons for any current or former White House, Cabinet or agency official in your administration for torture, illegal surveillance, unconstitutional imprisonments, obstruction of justice, perjury, violation of the Intelligence Identities Protection Act of 1982, or otherwise. These crimes rank among the most serious in the entire federal criminal code.

The pardons would be tantamount to shredding the rule of law which all presidents are constitutionally obligated to honor. A signed, delivered, and accepted pardon would also be an admission of guilt.

Supreme Court Justice Louis D. Brandeis declared in Olmstead v. United States:

"Decency, security and liberty alike demand that government officials shall be subjected to the same rules of conduct that are commands to the citizen. In a government of laws, existence of the government will be imperiled if it fails to observe the law scrupulously. Our Government is the potent, the omnipresent teacher. For good or for ill, it teaches the whole people by its example. Crime is contagious. If the Government becomes a lawbreaker, it breeds contempt for law; it invites every man to become a law unto himself; it invites anarchy".

The list of officials you should exclude from pardons under this standard includes, but is not limited to,

Vice President Richard Cheney,

former Secretary of Defense Donald Rumsfeld,

Defense Department general counsel William Haynes,

former Attorney General John Ashcroft,

former Deputy Secretary of Defense P. Wolfowitz,

former Deputy Secretary of State R. Armitage,

former Under Secretary of Defense Douglas Feith,

former White House Counsel and Attorney General Alberto Gonzales,

former White House political director Karl Rove,

former Deputy Assistant Attorney General for the Office of Legal Counsel John Yoo,

Chief of Staff to the Vice President David Addington,

Director of Central Intelligence General Michael Hayden,

and former Director of Central Intelligence George Tenet.

It goes without saying that you should not pardon yourself in light of the time-honored constitutional principle that no man should be a judge in his own case. This principle stems back to Dr. Bonahm's Case in 1610.

Further, the resignation of President Richard M. Nixon under an impeachment cloud marked a rejection of the monarch-like principle that if the President does it, it's legal.

That you and the enumerated officials were involved in fighting the so-called War on Terror, or that their crimes may have been committed in connection with the Iraq War is not exculpatory.

To the contrary, Congress and the courts have extended to the Executive Branch in general, and your administration in particular, extraordinary latitude in purportedly defending the United States.

Any criminal acts committed in this context are thus particularly egregious because they exceeded even lawful authority to impinge on cherished freedoms.

The crimes are also troublesome precedents that invite maltreatments of the United States military or civilians if captured or detained by our adversaries.

Nor is the excuse of "emergency" an exculpatory factor.

It remains for future juries to determine definitively whether official actions were criminal, but the range of actions potentially transgressing the law is long, varied and persistent.

Criminality that continues day-after-day for years cannot be rationalized as inescapable emergency irregularities. The suspected crimes reflected deliberate policies, not "heat of battle" errors of judgment.

During the constitutional convention, George Mason worried that a president might use the pardon power to evade rather than achieve justice by "pardon[ing] crimes which were advised by himself", or before formal accusation "to stop inquiry and prevent detection".

But James Madison, father of the Constitution, answered that the constitutional deterrent or remedy would be impeachment by the House and conviction by the Senate:

"If the President be connected, in any suspicious manner, with any person, and there be grounds [to] believe he will shelter him, the House of Representatives can impeach him; they can remove him if found guilty".

Later as a Member of Congress, Madison underscored that a conspicuous difference between the President and the British Monarch was that the former would be subject to impeachment for pardon abuses.

In other words, the pardon was never intended to be an instrument of the President to conceal his own wrongdoing.

In 2000, you trumpeted to the American people:

"I'm running for President because I want to help usher in the responsibility era, where people understand they are responsible for the choices they make and are held accountable for their actions".

To pardon yourself or your inner circle to circumvent criminal responsibility would make a mockery of that high-minded pledge.

Such pardons would additionally be condemned by the rule of law teaching and practices of President Abraham Lincoln.

He orated:

"As the patriots of '76 did to the support of the Declaration of Independence, so to the support of the Constitution and Laws, let every American pledge his life, his property, and his sacred honor; -- let every man remember that to violate the law, is to trample on the blood of his father, and to tear the character of his own, and his children's liberty. Let reverence for the laws ... be preached from the pulpit, proclaimed in legislative halls, and enforced in courts of justice".

As President during the Civil War, Lincoln's actions at Fort Sumter and unilateral suspension of the Great Writ of habeas corpus were presented to Congress for repudiation or endorsement according to law.

The last page of your presidency should be an oblation to the rule of law.

The pardons that we urge against would be a defilement.

Sincerely,

Ralph Nader

Bruce Fein

Senator James Abourezk

Public Citizen

Mark Green

Senator George McGovern

Edgar Cahn

Rocky Anderson

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*Le lettere di Nader sono tradotto con un cospicuo ritardo per rimarcare come l'informazione italiana sia attualmente la 65° al mondo in una classifica che misura la libertà di stampa in un paese dove quasi tutti i quotidiani sono sull'orlo del fallimento.

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Ogni Giovedì alle 21,00 su Rai2 Michele Santoro (e Marco Travaglio) in "ANNOZERO", eccezionale!

Da quest'anno Futuroieri contribuisce al programma proponendo le questioni più interessanti da approfondire e votando di volta in volta i temi selezionati per essere trattati in trasmissione. Dalla trasmissione del 15/01/2008 possiamo dirci parte della loro redaziale allargata "idealmente".

Per leggere le edizioni precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 -26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 61 - 62 - 63 - 64 - 65 - 66 - 67 - 68 - 69 - 70 - 71 - 72 - 73 - 74

Sommario delle ultime lettere

74 - Lettera aperta a Obama

73 - Bush-Cheney meritano la censura per aver dichiarato guerra alla Costituzione

72 - Una lettera a George W. Bush (sulla palestina)

71 - Governo senza legge (contro Paulson e Bernanke)

70 - Ora di lezione per i candidati (pedagogia e politica)

69 - 2008: Libri da leggere in vacanza

68 - Capitalismo governativo (sui salvataggi di banche e imprese automobilistiche)

67 - La carbon tax globale contro il protocollo di Kyoto

66 - Aprite i registri, salvate l'economia (sulla socializzazione dei guadagni fiscali)

65 - Più le politiche sembrano cambiare, più esse restano le stesse (la Clintonite)

64 - Ripristinare la Costituzione (i crimini di Bush)

PER UN'ANALISI DELLA CAMPAGNA PRESIDENZIALE DI NADER LEGGI PICCINO 35

63 - Lettera aperta a Barack Obama sulla Palestina e sulla povertà

62 - Equivalenza polica (democrazia della pace e dello stato sociale)

61 - Dibattiti (presidenziali) discutibili

60 - Chiudendo la porta del tribunale

59 - I mercati dei derivati liberalizzati

58 - Dietro la cortina anti regolamentazione (le cause della crisi finanziaria)

57 - Servono le "spine dorsali" del Congresso (sul rapporto fra crisi e istituzioni)

56 - Apriamo i dibattiti (scritto dal Team di Nader)

55 - Le grandi banche falliscono: riformiamo Wall Street (Di Dean Baker)

54 - Relazione sul salvataggio dell'industria dell'auto

53 - Il salvataggio di Fannie e Freddie

52 - Lottare per i diritti dei lavoratori (La legge da riformare assolutamente)

51 - Politica da evitare (tra stampa e politica e sotto il corporativismo)

50 - L'attività bancaria al congresso

49 -politiche sanitarie pubbliche

48 - Volare in economia (elogio della Southwest)

47 - Rosa Parks un'acclamazione per te (elogio di movimenti e leaders)

46 - La TV per i cani

45 - Socialismo per speculatori (banche Fannie Mae e Freddie Mac)

44 - La legge sulle comunicazioni

43 - Il giorno dell'indipendenza

42 - Amministratori strapagati

41 - La campagna di Obama (tre domande)

40 - Promoviamo le ferrovie (AMTRAK)

39 - Soddisfazione corporativa (sulla diffusione della crisi)

38 - Bische a Wall Street (la crisi Lehman nel mese di giugno 2008)

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