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2004 Santiago de Compostela (E)
21-05-2004 - I Tappa
St. Jean Pied de Port – Roncisvalle – Zubiri - Km 47
E si comincia!!
foto: la partenza: sono pronto !!
L’olandese (61 anni) alle sei in punto sveglia la comitiva; lui l’ha puntata la sveglia telefonica!!
E’ la prima tappa e, come la guida che mi sono studiato e portato, mi ricorda che è una delle più difficoltose.
Due sono i percorsi per la giornata di oggi, uno più “facile” e l’altro più difficoltoso.
Io quale credete abbia scelto ??
Naturalmente il più impegnativo, il percorso cosiddetto “alto”.
La fatica di questo percorso più difficile è ripagata dalla vista del paesaggio incantevole. gli animali lungo il sentiero erano una costante: pecore, mucche, cavalli con i puledri…
Il panorama incantevole.
Si comincia a salire verso Valcarlos, entrando così in territorio spagnolo e iniziando una scalata ai tanto narrati Pirenei.
Il sentiero subito dopo la dogana (che non c’è) si impenna e la salita sembra non finire mai… c’è perfino la neve negli angoli più ombrosi.
Il primo giorno, la prima tappa sotto il sole oltre i mille metri e la pelle delle braccia è già scottata perché ho dovuto spingere la bici, con il suo carico, per molto tempo, naturalmente a piedi.
Al culmine della salita dell’Alto de Ibaneta, accanto alla cappella c’è il cippo che ricorda Rolando e la sua sfortunata vicenda.
Poi una discesa mozzafiato fino alla Collegiata di Roncisvalle che è grandissima e bellissima.
Fin dall’XI secolo questo complesso accoglie i viandanti diretti a Santiago; dopo il menù del dia altri 26 km (mangia e bevi) su e giù fino al paesino di Zubirii dove il Comune mette a disposizione dei peregrinos due stanzoni con molti letti a castello.
Cinque euro, sello compreso, per dormire e fare la doccia.
C’è naturalmente gente francese, pellegrini spagnoli e poi tedeschi, olandesi, perfino un gruppo di giovani dall’Illinois (U.S.A.).
Tanti si leccavano le ferite ai piedi dei primi chilometri del percorso. Dopo il pediluvio vedi i pellegrini particolarmente attenti alla cura dei piedi, i naturali attrezzi del pellegrino che cammina, la crema, le pomate miracolose e gli antidolorifici locali.
Quello che più mi ha stupito oggi, prima tappa del Camino è vedere la moltitudine di pellegrini che sono sul cammino, volenterosi, desiderosi, determinati a raggiungere la mèta.
Ma la città di Santiago de Compostla è molto, molto lontana.
Nello stanzone con i letti a castello, i pellegrini osservano un codice deontologico; sono tutti molto attenti nel salvaguardare la tranquillità e il silenzio per non disturbare quelli che già si sono assopiti stanchi dalla fatica.
Pellegrini eterogenei, ma tutti con il sorriso sulle labbra e una buona parola: buen camino.
Prima di dormire, nel silenzio della buia camerata, un pensiero uguale per tutti: il desiderio di raggiungere quella lontana città della Galizia che ospita le spoglie dell’ Apostolo.
Anch’io ci sono, stanco ma felice.
Simboli che mi accompagneranno fino a Santiago de Compostela
foto: ostello di Zubiri