Pellegrino in bicicletta


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L'Architettura

2005 Madonna di Tirano (So)


Progetto e direzione dei lavori erano stati affidati a Tommaso Rodari originario di Maroggia, piccolo centro sul lago di Lugano, assai noto a Como per i suoi interventi nell’abside del duomo in qualità di ingegnere della Fabbrica, coadiuvato dal fratello Giacomo.
Realizzò un tempio di stampo rinascimentale, con pianta a croce latina a tre navate con transetto, che in seguito sarà coronato dalla cupola, l’abside semicircolare e una cappella laterale per rendere visibile anche all’esterno il luogo dell’apparizione.





Veduta notturna del Santuario

Mirabile per la sua compostezza la facciata con l’intelaiatura di lesene e cornicioni in candido marmo, il rosone e l’alto frontone con la statua della Madonna con il bambino.
La impreziosisce il portale marmoreo di impostazione classica, scolpito tra il 1530 e il 1534 da Alessandro Della Scala di Carona (lago di Lugano), capolavoro di raffinata scultura di gusto umanistico con dovizia di contenuti allegorici, di riferimenti biblici e di richiami al bene sul tema del tempo, dato alla vita di ciascuno, e dell’occasione concessa, a chi entra nel tempio, di cogliere ciò che più conta ai fini dell’eterna felicità.
Non può mancare sulla sommità, sormontato dall’emblema eucaristico, lo stemma della comunità con l’immagine del patrono san Martino, a sigillo dei diritti del Comune di Tirano, proprietario della chiesa. Meritano considerazione l’alto campanile romanico-lombardo, terminato nel 1576 e concluso in modo originale da una grande lanterna di marmo bianco con un capolino del 1641, e l’armoniosa cupola, costruita dall’ingegnere Pompeo Bianchi nel 1580, che con il tiburio, il transetto e l’abside crea un imponente complesso architettonico. Non meno interessanti per il loro evidente carattere rodariano, ricco di decorazioni allegoriche, i due portali laterali del 1506.





La facciata


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