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2006 Roma
Venerdì 2 giugno 2006
Sono molte le emozioni che mi ha regalato questa giornata. La città di Siena ancora non l’ho visitata perché sono venuto subito a cercare il convento delle “Suore di San Vincenzo” che la guida mi suggerisce di contattare per avere ospitalità.
Mi trovo ospite, con altri due pellegrini, presso la “Casa di accoglienza Santa Luisa, in via Dei Servi 2, proprio nel centro di Siena: zona Porta Romana. Uno è francese e un’altra è austriaca.
Le due gentili suore che accolgono i pellegrini si chiamano Teresita e Suor Ginetta e sono veramente simpatiche. Ci aspettano anche per la colazione di domani mattina, oltre ad offrirci il letto e la cena per questa sera.
Oggi ho attraversato una zona molto bella e tra le altre cose ho potuto ammirare il paese di Monteriggioni, a pochi chilometri da Siena, dove fa bella mostra di sé il castello con la imponente cinta muraria del borgo fortificato. Il castello annunciava a chi veniva da Firenze che stava entrando in territorio senese. La sua costruzione, ad opera del comune di Siena, risale al ‘200 e aveva la funzione di postazione militare e vedetta. La chiesa al suo interno è dedicata a S. Maria Assunta.
La strada “romana” (la Stat. Cassia), così viene chiamata, attraversa vallate stupende, ricche di storia e di tradizioni con estese coltivazioni di olivi e vitigni prestigiosi. Se con lo sguardo osservi il paesaggio vedi sempre qualcosa di nuovo e di interessante.
Monteriggioni il castello
Siena P.zza del Campo
Oggi giornata di vento (contrario) e con temperatura sempre fresca, ideale per pedalare in piena serenità.
A pochi chilometri dalla città di Siena ho incontrato un pellegrino che, con zaino e bastone, procedeva sul selciato alla sinistra della strada. La sua figura era inequivocabile, non potevo sbagliarmi era sicuramente un “ pellegrino a piedi ”. Alla mia domanda se anche lui andava a Roma mi ha risposto:”…si!! Vado a Roma e poi, se Dio vuole, fino in Terra Santa….”. altro non sono riuscito a rispondere che augurargli un buon cammino.
Ora questo pellegrino francese, ma italiano di origine, è qui con me, presso le suore vincenziane che ci ospitano; si chiama Mario ed è partito dalla Francia con uno zaino, un bastone, 20 €uro e….la “Provvidenza” . Molto simpatico, abbiamo conversato un po’ di tutto, ed incarna proprio bene la vera essenza del pellegrino.
Domani lui partirà alle 5 di mattina e quindi ora è giusto che spenga la luce per lasciarlo riposare.
Mario, il pellegrino francese diretto a Gerusalemme ed io
Sono riuscito anche a parlare al cellulare con Rita alla quale voglio molto bene, soprattutto quando non è al mio fianco mi rendo conto di quanto sia per me importante.
Ora, prima di chiudere, voglio menzionare il messaggio telefonico ricevuto da mia madre che mi ricorda che, sulla strada per Roma non sono solo; oltre al mio Angelo custode e alla preghiera della mia famiglia ci sono anche loro: la mamma e il papà.
Non ci avevo ancora pensato, ma ha ragione !!
Buona notte; stanco ma felice.