Pellegrino in bicicletta


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Roma (C.d.V.) – Roma (RM) Km 15

2006 Roma

martedì 6 giugno 2006


“ Il mio pellegrinaggio terreno ha vissuto un’esperienza molto intensa e bella, quella di poter pregare proprio qui sulla tomba del primo apostolo: San Pietro.
Ringrazio il Signore di tanto. Sileno Lessi, pellegrino in bicicletta da Como a Roma, 6 giugno 2006 “.


Questa è la semplice dichiarazione che ho trascritto sul voluminoso libro delle memorie che, i pellegrini che percorrono la “Via Francigena” sono chiamati a compilare e che si trova nella Sacrestia della Basilica vaticana.
Avevo con me un lascia-passare che mi ha scritto la “Hospitalera” della “Casa dei pellegrini”. Una sorta di referenze scritte sulla mia persona e attestante la veridicità del percorso effettuato in bicicletta lungo la via dei pellegrini.
Non è stato semplice ottenere la pergamena che certifica il pellegrinaggio svolto perché Don Bruno Vercesi, il sacerdote che si occupa di questo, oggi era assente, ma un altro incaricato, forse ancora più importante, mi ha compilato e ho quindi ritirato il:
“ Testimonium peregrinationis peracte ad limina Petri”.
Ero felice ed emozionato come un bambino quando ritira il suo diploma scolastico.
E’ curioso come mi sia potuto insinuare nel dedalo di sale adiacenti e sotto la grande Sacrestia, mentre sacerdoti con paramenti liturgici venivano o andavano con la pisside in mano diretti alle varie celebrazioni.
Da un usciere all’altro mi inoltravo in queste sale ricche di affreschi e con i pavimenti di un marmo lucidissimo grazie alla lettera di presentazione che mi aveva preparato la signora francese dell’accoglienza. Anche le rigide e inflessibili guardie svizzere diventavano gentili quando leggevano il foglio.
Dopo alcuni minuti trascorsi alla ricerca dell’incaricato uno “zelante dottore” mi ha invitato a rilasciare le mie generalità e a compilare il libro ufficiale dei pellegrini, consegnandomi poi, in modo formale il prezioso riconoscimento, su carta pergamena, che attesta il mio pellegrinaggio a Roma.
Visitare e pregare nella Basilica di San Pietro, la più grande chiesa del mondo, eretta proprio sopra la tomba dell’Apostolo nel IV secolo da Costantino, mi ha emozionato molto.
Sono poi sceso nelle
“Grotte Vaticane” dove ho potuto rendere omaggio anche alle tombe degli ultimi papi. In particolare mi sono soffermato davanti al monumento funebre di Giovanni Paolo II.
Sostavano in preghiera molte persone polacche che, in silenzio, pregavano davanti alla semplice lapide del papa polacco.
Poi, sempre questa mattina, sono salito sulla cupola della basilica per ammirare la grandiosità e la maestosità di una delle maggiori opere architettoniche di tutti i tempi.





Basilica di San Pietro:
foto di rito con il "Testimonium"





Basilica di San Pietro
Grotte vaticane
qui riposa papa Giovanni Paolo II

Mi sono diretto inoltre alla Basilica di S. Giovanni in Laterano.

Viene definita la cattedrale di Italia e del mondo. Fu fondata da Papa Melchiade, nelle proprietà dei Plauzi Laterani, donate dall’imperatore Costantino al Pontefice, insieme con la grande caserma degli equites singulares , sui resti della quale sorse la Basilica. La chiesa è a 5 navate, fu dedicata prima al Salvatore, più tardi ai Ss.Giovanni Battista e Evangelista. Fu restaurata da S. Leone Magno e da Adriano I; danneggiata da un terremoto nell’896, fu riedificata da Sergio III nel 905 e decorata da Nicolò IV nel 1288-1292. Fu rifatta più volte dai pontefici Urbano V e Gregorio XI, e infine Innocenzo X, in vista del giubileo del 1650,incaricò il Borromini di rimodernarla completamente. Nella basilica si sono tenuti i concili degli anni 1123, 1139, 1179, 1215
1512.






Roma: facciata della Basilica di San Giovanni in Laterano


“Dove un santo ha abitato, dove un martire ha dato il suo sangue per il sangue di Cristo, il suolo diventa santo e il suo essere santo non sarà mai perduto, nemmeno se lo calpestano gli eserciti, nemmeno se arriveranno i turisti con le guide.” (T.S. Eliot)






Basilica di San Pietro: altare del Bernini (un vero capolavoro di marmo)


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