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2010 Superga, La Salette, Ars, Paray le Monial, Nevers, Rue du Bac 140 - Parigi (F)
Lunedì 16 agosto 2010
Como – Basilica di Superga (TO) Km. 184
Dopo i ripetuti scrosci di ieri, 15 agosto, festa della Madonna Assunta in cielo, oggi sono partito con il sole.
I primi chilometri, per la verità, erano in ombra e con una temperatura un po’ freddina (14°), ma ben presto, con l’arrivo del sole, ho avuto la fortuna di pedalare con una temperatura ideale.
Era la prima tappa di questo pellegrinaggio in bicicletta che mi terrà impegnato per una decina di giorni e che prevede la visita finale al Convento di Rue du Bac a Parigi. Visiterò la cappella delle suore dove Santa Caterina Labouré ricevette una serie di apparizioni mariane, e non solo.
Da quel luogo, e grazie a queste apparizioni è iniziato il culto e la diffusione della “Medaglia Miracolosa”.
Anch’io, come migliaia di fedeli, la porto da molto tempo al collo e credo fermamente nelle potenzialità e nei benefici che ricadono su tutti coloro che la portano con devozione e si adoperano per la sua diffusione.
Naturalmente lungo il percorso visiterò altri luoghi legati alla fede.
Il primo di questi, dal quale inizio anche la stesura di questo diario di viaggio è la sede della mia prima tappa; mi trovo, infatti, nel convento della Comunità dei Frati “Servi di Maria”, O.S.M.
Nella foresteria di questo bel complesso, adiacente alla Basilica di Superga, c’è un centro che offre ospitalità ai numerosi pellegrini che desiderano trascorrere momenti di silenzio e di meditazione
foto “La facciata della Basilica di Superga
foto: il luogo del disastro aereo
Oltre all’aspetto spirituale non si può che rimanere affascinati da questo luogo dello spirito, realizzato su progetto del grande architetto siciliano Filippo Juvarra. Architetto che collaborò anche alla realizzazione della cupola della Cattedrale del Duomo di Como.
Alla sommità del colle (670 mt.), si gode una bella vista che spazia sulla pianura torinese.
Naturalmente si distinguono tutti gli edifici più famosi del capoluogo piemontese, come la Mole Antonelliana, il Duomo e il corso del fiume Po.
La Basilica di Superga è stata voluta da Vittorio Emanuele II, a compimento di un voto ed è dedicata alla natività della Vergine Maria. L’edificio venne eretto dal Juvarra tra il 1717 e il 1731.
L’interno è caratterizzato dalla grande cupola che lo sovrasta ed è a pianta circolare.
Alla destra dell’altare maggiore si accede alla Sagrestia e, alla sinistra, si può ammirare la “Cappella delle Grazie” o “Del Voto”, con una bella statua della Madonna.
Uscendo dal luogo sacro, sulla destra, si accede ai sotterranei, dove sono collocate le tombe dei Re della dinastia “Savoia” sepolti dal 1731 in poi.
All’esterno, dietro la chiesa, una lapide ricorda il punto esatto dove si schiantò, nel 1949, un aereo in fase di atterraggio. Le 31 persone a bordo, tra cui tutti i componenti della squadra calcistica del Torino Calcio, perirono nell’incidente.
La giornata sui pedali è stata lunga ed impegnativa e, gli ultimi chilometri con la salita al Santuario, mi hanno messo a dura prova.
Quando però, sono giunto sul piazzale della Basilica la gioia è stata grande.
Alle ore 19:00 ho avuto la possibilità di partecipare alla preghiera comunitaria e alla Santa Messa. Nella piccola cappella del convento quattro sacerdoti e un fratello (laico), hanno concelebrato la liturgia eucaristica. Tutti e cinque si sono comunicati, mentre per me è scattata la preghiera che solitamente recito mentre l’assemblea si accosta alla Santa Comunione.
Il rettore del convento, Padre Benedetto Marengo, mi ha lasciato le chiavi del locale dove mi trovo per la notte e mi ha invitato per la colazione di domani mattina; Refettorio al III piano. Naturalmente ci sarò !!
Ora è giunto il momento delle preghiere della sera, del pensiero ai miei cari che solo stamattina ho salutato e un ringraziamento a Chi, dall’alto, ha vegliato e mi ha guidato in questo primo giorno.
Domani, forse, arriverò a Briancon. Già Francia, forse !! Buona notte.
Foto: la cupola vista dal refettorio
Foto: il lungo corridoio del III piano del convento