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2005 Medjugorje (BiH)
28-05-2005
Medjugorje (BiH) – Medjugorje (BiH)
Nel “Salone giallo” alle ore 10,00 parla Padre Ljubo.
Un sacerdote giovane, ma dal forte carisma.
Il suo arrivo è atteso con ansia dalle centinaia di pellegrini riuniti in questa grande sala. Un discorso senza peli sulla lingua e comprensibile a tutti che coinvolge e appassiona.
Se la prende con i “souvenir shop” e con tutto il commercio che si è sviluppato attorno al “fenomeno Medjugorje” dall’inizio delle prime apparizioni nel 1981.
“Non è venendo qui” ha detto il frate “che voi scoprite niente!!” ha continuato, “…la Madonna vi chiama ad una conversione completa, quando sarete nelle vostre case, al vostro lavoro…”.
“…non è importante che la Regina della Pace appare, …anzi, se avviene questo vuol dire che qualcosa non va nel mondo, nella nostra vita. E’ come una mamma che invita i propri figli ad un comportamento giusto e, dopo 24 anni, continua a farlo”.
“… Vuol dire che ancora non abbiamo capito… Lei ci invita alla preghiera, ma pregare è faticoso; ci invita al pentimento, ma al momento magari ci pentiamo, ma subito dopo ritorniamo allo stato di prima…”.
“…Medjugorje è servita se tornate cambiati, se la gente quando vi incontra di nuovo, in Italia, si accorge che c’è stato un cambiamento…”
Poi, particolarmente toccante, è stato il momento in cui ha preso la parola, per una domanda, una persona del pubblico.
Subito si è presentato, dicendo che era un sacerdote e che era la prima volta che veniva a Medjugorje per vedere di persona il “fenomeno Medjugorje”.
Era emozionato e anche un po’ confuso e ha concluso il suo intervento, davanti alla comunità italiana e soprattutto ai suoi parrocchiani, che lui accompagnava, sostenendo che a lui questo viaggio era servito, aveva fatto chiarezza e sciolto alcuni dubbi che negli anni si erano addensati nella sua mente.
Poi ha chiesto al relatore, Padre Ljubo, se anche lui aveva avuto l’apparizione della Madonna. Il frate francescano ha risposto negativamente, ma che “era colpa della Madonna” se era diventato sacerdote.
Veramente un sacerdote particolare, giovane ma carismatico e, secondo me, con delle capacità particolari, anche se non so dire quali.
Mi ha colpito molto tutto il suo discorso, espresso in un italiano semplice e corretto.
“…le pensioni, i ristoranti, i souvenir shop…” diceva, infine, …”servono e sono necessari perché aiutano i pellegrini a trascorrere serenamente alcuni giorni in questa oasi mariana, ma “…quello che veramente conta è la nostra conversione. La vostra e anche la mia, perché anch’io ho bisogno della misericordia di Dio…”.
Certo un messaggio forte e profondo, tutto da ripensare, anche se oggi la mia mente non è completamente in grado di fare.
foto: la Parrocchia in lontananza vista dalla collina
foto: le pietre consumate dai pellegrini
Questa sera, verso mezzanotte partirò con un autobus italiano, diretto a Verona e Trento. Caricherò nel vano bagagli la mia bici e le mie fatiche e farò rientro in Italia con questi provvidenziali e ospitali pellegrini veneti.
Anche questo un piccolo segno della presenza del mio angelo custode.
foto: ultime preghiere da Medjugorje
foto: la statua della Madonna sul Sagrato della chiesa