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2011 Santuario di Fatima (P)
28 maggio 2011 San Vicente de la Barquera - Oviedo Km. 148
Prima di lasciare il rifugio dei pellegrini di San Vicente, una bella foto, con gli "ospitaleri" Juan e Sofia, la moglie.
Facciamo conoscenza, subito dopo, con il parroco del paese che, in un ottimo italiano si complimenta con noi per la scelta del pellegrinaggio a Fatima e per le nostre belle "credenziali" del pellegrino. In molti, per la verità, hanno apprezzato il nostro documento che certifica il pellegrinaggio, sia per la sua presentazione che per il nostro entusiasmo nell'illustrare il programma del viaggio.
Foto: istantanea alla partenza, con Juan, Sofia ed alcuni pellegrini
Un bel sole ci accompagna per tutta la giornata; la strada è molto bella e scorre tra le montagne e l'Oceano e i chilometri scivolano veloci.
Il nostro obiettivo di oggi è raggiungere la città di Oviedo.
Infatti, nel primo pomeriggio, raggiungiamo questa bella città, piena di giovani e di gente in festa. E' sabato e, in pochi minuti, possiamo ammirare lo sfarzo e l'eleganza asturiana di due matrimoni cristiani.
Solo 3 € per pernottare in questo "Albergue" che si chiama "El Salvador", ma il mio desiderio era quello di poter visitare la "Camera Santa", dove al suo interno è custodito il sudario di Cristo e numerose altre reliquie relative al periodo della "Reconquista" ad opera e per merito della popolazione asturiana.
Alle ore 18:00 il museo che contiene le sante reliquie chiude e noi ci presentiamo in ritardo di 10 minuti. Il guardiano in un primo momento scuote il capo facendoci chiaramente capire che è già chiuso, poi si lascia convincere e con uno strappo alla regola ci consente di visitare questo luogo che Franco mi ha descritto molte volte e grande era la mia curiosità di ammirare questo famoso sudario.
Il biglietto di ingresso non si paga per chi come noi è in pellegrinaggio e ha la "credenziale"; il custode ci accompagna e ci lascia per alcuni minuti a tu per tu on questi oggetti ricchi di venerazione e di storia.
Davanti alla stoffa, macchiata di sangue, con una panoramica presento tutte le persone che mi sono care, gli amici, e quelli che per ragioni diverse mi hanno chiesto una preghiera.
"Ecco Signore, porto anche loro nel mio cuore e le presento alla tua infinita Misericordia".
"Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, era piegato in un luogo a parte"(Gv, 20,6-7).
Nella Cattedrale di Oviedo, nella Spagna settentrionale, è custodito uno scrigno d'argento contenente un sudario che si ritiene essere quello che Pietro trovò piegato in un luogo a parte nel sepolcro di Gesù, "il sudario che gli era stato posto sul capo". Questo reperto poco noto - chiamato "Sudario di Oviedo", "Volto Santo" o "Sudario" - potrebbe essere la chiave di lettura per svelare il mistero della ben più nota Sindone di Torino, offrendo da un lato una prova a sostegno dell'autenticità della Sindone e dall'altro nuove e dettagliate informazioni sulla passione, la morte e la sepoltura di Gesù.
La storia del Sudario di Oviedo è ancora in corso di svolgimento, dopo aver recentemente ricevuto nuovo vigore dalle ricerche storiche e scientifiche effettuate dal Centro Spagnolo di Sindonologia che avviò nel 1989 un approfondito studio interdisciplinare del Sudario e ha ora cominciato a pubblicare i risultati.
Ora, mentre scrivo questi appunti di viaggio, sento i fuochi d'artificio per il successo del Barcellona calcio nella finale di "Champion League", mi accorgo che Franco dorme già e non mi resta che recitare le preghiere della sera e ringraziare il Buon Dio per la stupenda giornata, da Oviedo è tutto, Buona notte!
Foto: in posa con due suonatori di cornamusa in costume asturiano