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2005 Madonna di Tirano (So)
28 settembre 2005
Sono passati solo quattro mesi dall’ultimo pellegrinaggio a Medjugorje e mi ritrovo a pedalare, pellegrino solitario, sulla strada che porta in Valtellina. Sono diretto a Tirano e desidero visitare e pregare al Santuario che ricorda l’apparizione della Madonna di Tirano del 29 settembre 1504.
Nalla mia parrocchia hanno organizzato diversi pellegrinaggi qui a Madonna di Tirano, ma non sono mai riuscito a partecipare così ho deciso di venire da solo in bicicletta, proprio nella giornata conclusiva dei festeggiamenti del cinquecentenario dell’Apparizione della Vergine Maria al beato Mario Omodei.
“Bene Avrai” queste le parole iniziali della Madonna chiedendo al veggente di far erigere, proprio lì, una chiesa in suo onore, promettendo salute spirituale e corporale a chi l’avesse invocata con fede.
L’impatto con l’edificio sacro è grande e la visita della Basilica molto toccante. In verità le dimensioni della chiesa pensavo fossero maggiori, ma la ricchezza e le decorazioni sono bellissime.
Ho sostato a lungo, tra l’altro, proprio nei pressi del luogo dove la Vergine, durante l’apparizione, ha appoggiato i suoi piedi.
Maestosi sono, inoltre, l’organo e il pulpito in legno.
Numerosi sono i pellegrini che in questi giorni si sono recati ai piedi della statua miracolosa perringraziare o per chiedere per sé o per i propri cari l’intercessione della Vergine.
Domani ci sarà una lunga giornata di preghiera e molte sono le iniziative alle quali potranno partecipare i fedeli. Personalmente penso di assistere alla recita del Santo Rosario alle 5:30 di mattina e alla Santa Messa presieduta da Sua Eminenza Il Vescovo di Como,Alessandro Maggiolini.Alle 10:30, dopo il saluto del Sindaco e delle autorità civili, è prevista la partecipazione anche del Cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi, metropolita della Lombardia cristiana.
Sono proprio felice di essere qui e di aver raggiunto in tutta serenità e senza particolari difficoltà questa località religiosa così importante per gli abitanti della Valtellina e per tutte quelle persone che come me sentono una particolare devozione per la Madonna.
Solo 138 chilometri separano la mia abitazione da questo santuario mariano e la strada che ho percorso per giungere fino a Tirano è stata per me una lenta e piacevole passeggiata d’autunno per raggiungere un luogo così ricco di spiritualità che dista 38 Km da Bormio e 58 Km da San Moritz.
Ieri ho recitato il Santo Rosario in compagnia di Radio Maria, quest’oggi con i fedeli in Basilica e domani mattina con il nostro caro Vescovo… buona notte!!
29 settembre 2005
Sono rientrato a casa e, a distanza di un po’ di tempo, mi accingo a ricordare per iscritto le gioie, la fatica e le emozioni di questo affascinante pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Tirano.
La locandiera mi aveva avvertito che non era necessaria la sveglia per partecipare al rosario del mattino. “ Si!! Si!!, non si preoccupi, tanto si sveglierà da solo! “
Le campane dell’alto campanile già alle cinque suonavano all’impazzata e dalla finestra chiusa della camera già potevo sentire il vociare nella piazza della Basilica. A fatica mi sono alzato e, a malincuore, ho notato che il tempo si era guastato: una pioggia insistente e fredda aveva sostituito il bel tempo del giorno prima. Dopo essermi ben coperto mi sono diretto subito verso l’ingresso laterale, notando come tutte le sedie sul sagrato fossero già occupate da fedeli con l’ombrello aperto. Sono riuscito a trovare un varco ed entrare in basilica malgrado la chiesa fosse già, a quell’ora, gremita.
La recita del Rosario era molto partecipata da pellegrini oranti in questo ultimo giorno di festeggiamenti.Il Vescovo ha comunicato che, a causa del maltempo, sarebbe giunto in Basilica solo più tardi, per la Messa delle 10:30, concelebrata insieme al cardinale Tettamanzi. Il nostro Vescovo, si sa, non gode di ottima salute e questo tempo inclemente lo ha sicuramente danneggiato.Noto con piacere che la preghiera è ancora un valido mezzo per lodare e onorare il Signore e la Madonna. Il pensiero corre subito ad un’altra località dove, anche lì, la preghiera nasce spontanea, corale e partecipata. Un luogo che ha scelto la Regina della Pace come cassa di risonanza per il mondo intero, per diffondere i suoi messaggi: Medjugorje.
Dopo la recita del Rosario e la celebrazione Eucaristica è necessario che mi prepari per il rientro bagnato.
La pioggia mi accompagna fino a Morbegno e, malgrado il cielo sia minaccioso, riesco a scorgere le auto blu delle personalità che stanno raggiungendo il Santuario velocemente scortate da agenti con i lampeggianti accesi.
Dopo l’abitato di Colico il percorso diventa quasi una passerella e ho il tempo di gustare la vista dei bei paesi che si affacciano sul Lario.
Scendo dalla bici stanco, ma felice di esserci riuscito; una preghiera di ringraziamento a Maria è d’obbligo.