Pellegrino in bicicletta


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Hontanas – Calzadilla de la Cueza – km 72

2004 Santiago de Compostela (E)

27-05-2004 – VII Tappa - giovedi

Hontanas – Castrojeriz – Puente Fitero _ Fromista – Poblacion de Campos – Calzadilla de la Cueza – km 72

Lascio il rifugio municipale per ultimo, sono quasi le otto di mattina. Credo di essere rimasto solo, ma in basso, nel castello vicino alla finestra è rimasta una ragazza ancora dentro il suo sacco a pelo; è sveglia e scuote la testa, per oggi raggiungerà i suoi compagni di viaggio in autobus a causa delle fiacche ai piedi. E’ molto dispiaciuta di questo e decido di andarmene subito per non assistere al pianto della giovane australiana.
Finalmente oggi una giornata di sole. La prima sosta è all’
Ermita San Nicolàs, chiesa piccola e bellissima, ristrutturata dalla Confraternita italiana di San Giacomo (Perugia). I due hospitaleri italiani mi hanno offerto un caffè fatto con la moka Bialetti. Questa è la Confraternita alla quale mi sono rivolto per avere la Credenziale in Italia.


foto: nidi di cicogne




Il vero spettacolo della giornata, però, è la visita alla Iglesia de Santa Maria la Blanca nel paesino di Villalcazar De Sirga. Il posto è conosciuto anche con il nome di Villasirga. tipica del Camino, divenne una fortezza del Cavalieri Templari, di cui resta la bellissima Iglesia de Santa Maria la Blanca, del XIII sec., che conserva tombe di nobili e cavalieri. e bello il grande rosone dell'originale facciata e la Capilla de Santiago.
Sono poche le chiese aperte di giorno che i pellegrini possono visitare senza scomodare e chiedere a qualche signora del posto le chiavi per fare una visita e una preghiera. Questa mi è rimasta particolarmente cara.
Per € 0,20 di biglietto di ingresso si sale la scalinata e si entra in una atmosfera molto suggestiva, ricca di spiritualità. C’è anche una musica di fondo che ben si intona con il luogo sacro e invita il pellegrino alla preghiera (L’Ave Maria di Schubert).

foto: a sinistra la facciata della bellissima Chiesa di "Santa Maria la Blanca".
A destra una istantanea del "Camino"....la fatica, la sosta...


Fuori ci sono le mesetas che mi aspettano; interminabili distese di coltivazioni che sotto il sole caldo spaventano il pellegrino che cerca un po’ di refrigerio all’ombra che non c’è.
La solitudine è la costante di questo finale di tappa.
Il sentiero è largo, diritto, polveroso e assolato, lontano una sagoma di un viandante col bastone.
Poi, all’improvviso il piccolo paesino di Calzadilla de la Cueza, dove un ragazzo brasiliano mi accoglie nel primo rifugio posto all’ingresso del centro abitato.
Qui, inaspettatamente, ritrovo i due amici di Aosta (marito e moglie in bicicletta) con i quali decido di cenare nell’unico
restaurante del pueblo.
Che bello ritrovare questi due compagni di viaggio che avevo perso nella tappa di Viana.
E’ curioso notare come, lungo il cammino, spesso i pellegrini si ritrovano, scambiandosi impressioni e confortandosi reciprocamente.
Al tavolo con noi una coppia di neo-pensionati che camminano da sette settimane per recarsi a rendere omaggio alla tomba dell’Apostolo S. Giacomo; vengono da Amsterdam, in Olanda e raggiungeranno la mèta tra circa 20 giorni.
E, per tutti quelli a piedi che incontro e supero c’è un “
ola” e “Buen camino”, mai rivalità.


foto: il rifugio è da quella parte !!




foto: indicazioni per il pellegrino


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