Pellegrino in bicicletta


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CONCLUSIONI

2005 Medjugorje (BiH)

CONCLUSIONI

Da Medjugorje si ritorna a casa pieni di gioia. E’ un pellegrinaggio che procura una grazia speciale a chi vi si reca con il cuore.
Il fascino irresistibile è dovuto al fatto che lì senti viva la presenza di Maria. Percepisci il suo incoraggiamento e l’invito a pregare, percepisci il suo sorriso che ti infonde fiducia; senti viva la fiamma della fede che magari da tanto tempo pensavi spenta.
La Madonna, infatti, viene soprattutto per pregare, esortandoci ed insegnandoci a pregare col cuore.
L’aspetto che più mi ha impressionato in questo luogo santo è la straordinaria adesione dei pellegrini al sacramento della penitenza.
Lunghe file di confessionali dentro, ma soprattutto sul sagrato della chiesa dimostrano che qui, e adesso, è il momento della conversione e della riconciliazione.
Le targhetta all’esterno di questi moderni confessionali indicano la lingua con la quale il confessore è pronto a raccogliere il pentimento e la richiesta di misericordia del peccatore.
Quando le file di fedeli in attesa della confessione sono lunghe vengono improvvisati confessionali formati da due sedie dove, la presenza del Signore sembra ancora più vicina.
Tanti arrivano in questo luogo confusi, sfiduciati, stanchi, increduli, ma ripartono in grazia di Dio.
Una parte di merito dell’ottima organizzazione spetta ai frati francescani dell’Erzegovina che, malgrado le difficoltà, si avvicendano, coadiuvati dai numerosi sacerdoti pellegrini, nell’allestire e mantenere efficiente una programmazione delle numerose funzioni religiose nelle diverse lingue parlate in questa località.

E' stata un'esperienza indimenticabile.


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