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2005 Medjugorje (BiH)
24-05-2005
Baric Draga (HR) – Sibenic (HR) Km 140
“Una bella soddisfazione è pensare ad un fratello che veramente ha una serenità intensa che in un’ora, quella sera, me ne ha trasmesso una parte.
Grazie e un ciao – Massimo”.
“Ciao un viaggio in serenità tuo fratello Emanuele.
Fai una preghiera anche alla mia famiglia. Ciao “.
Accendendo il cellulare questa sera mi sono un po’ commesso alla lettura di questi due messaggi. Oltre alla presenza interiore della mia Guida posso contare oltre al sostegno dei miei familiari, anche al pensiero e alla preghiera dei miei fratelli e genitori.
Davvero una fortuna grande!!
Questa mattina al risveglio sentivo la finestra sbattere, il vento del resto dev’essere sempre presente sulla terrazza di una casa in riva al mare.
Mi sono alzato in fretta, i soliti preparativi con i bagagli e un timore di sentirmi appesantito dopo quel pescione che ho mangiato ieri sera.
Invece mi sono sentito perfettamente in forma, anche se il sibilo del vento mi teneva in apprensione.
“Bura, bura” mi hanno detto i pescatori intenti a riparate la chiglia di un barcone. Veramente mi hanno detto anche dell’altro, ma quello che sono riuscito a capire è che oggi ci sarebbe stato vento di Bora.
Qui, ho pensato, non soffierà come a Trieste!! Come nella città di S. Giusto no!!, ma oggi questo vento impetuoso e imprevedibile mi ha accompagnato durante tutto il tragitto lungo i 140 km del percorso fino a Sibenik.
La Bora soffia in modo anomalo e ti inganna con le sue repentine impennate e cambia spesso la direzione e l’intensità.
Oggi ho anche sbagliato strada senza per altro aumentare il chilometraggio. Ho però pedalato per molti chilometri su una strada deserta, in parte ancora in costruzione. Era un po’ inquietante il paesaggio deserto e brullo, dove non ho incontrato né animali né persone.
Spesso sull’asfalto si incontrano vipere o bisce, che i pneumatici dei camion hanno schiacciato.
A onor del vero gli ultimi 30 km sono stati in favore di vento, come una volata al giro d’Italia mi sono trovato a pedalare senza fatica e ad una velocità sostenuta.
Ho trovato alloggio presso una famiglia della cittadina.
Semplici e dignitose persone anziane che arrotondano, credo, la povera pensione statale, affittando una camera al piano terreno della loro decorosa abitazione.
Per la cena mi sono rivolto al vicino supermercato dove, per poche “ Kune “ (moneta locale) ho acquistato pane e salame e dolcetto.
Beh !! per oggi è tutto, ora spengo la luce, preghiere e domani passerò da Split (Spalato).
foto: Paesaggio... mozza fiato
Salite... mozza gambe