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2007 Lourdes (F)
Martedì 22 maggio 2007 Lourdes
Oggi ultimo giorno di permanenza qui a Lourdes. Ne ho approfittato per fare le ultime cose che desideravo, come visitare il museo del tesoro, riempire qualche piccola bottiglietta di acqua benedetta e visitare lo spazio dedicato ai miracoli riconosciuti dalla Chiesa locale.
Sono infatti elencati gli oltre 60 eventi su oltre 7.000 richieste avanzate di prodigi miracolosi.
Anche oggi il tempo è variabile con prevalenza di nuvole, ma i gruppi di pellegrini arrivano di buon mattino sull’”Esplanade”.
Sono poche le persone che come me giungono sole in questo santuario e ne approfitto un po’ per osservare le comitive e i gruppi che si dirigono ai luoghi santi seguendo attentamente la guida.
Mi soffermo ad osservare una scena curiosa. Una signora bionda spinge una carrozzella che trasporta una donna di colore, ma chi spingeva la corrozzella era a sua volta malato perché, oltre ad essere claudicante, la signora bionda, aveva anche una vistosa fasciatura al braccio.
Lourdes – gli ammalati
E’ impressionante vedere quante persone si prodigano attorno agli ammalati e sempre con il sorriso sulle labbra.
Dopo l’ultima preghiera alla grotta, con la richiesta / promessa di poter presto ritornare con Rita mi congedo, a malincuore, da questo luogo santo.
Tutte le cose belle finiscono in fretta e anche questa mia presenza a Lourdes è giunta al termine. Un treno mi aspetta per portarmi dapprima a Tolosa e poi un altro per Nizza, un terzo convoglio mi trasporterà fino a Milano e, infine, se Dio vuole, l’ultimo per Como.
Il tempo beffardo mi gioca un ultimo tiro infatti, preparato tutto l’occorrente per la partenza, il sole prende prepotentemente la ribalta e le nuvole minacciose che in questi giorni erano una costante, come d’incanto lasciano libera l’atmosfera.
Il paesaggio tutto intorno si colora di un bel verde, e il cielo azzurro esalta ancora di più la maestosità della basilica.
Ai piedi dei Pirenei il tempo è sempre molto variabile; la meteo, alla TF1, la televisione nazionale, ha annunciato temperature in rialzo e cielo sereno su tutta la Francia per i prossimi giorni: infatti!!
A parte il dolore alla costola che ho schiacciato a Como, prima di partire per la Francia, che ancora di notte un po’ mi disturba e il soprasella un po’ dolorante dalle tante ore trascorse in bici, per il resto mi sento fisicamente bene, anche se stanco. Non sarei comunque riuscito a rientrare a casa con la bici, e poi il “budget” che avevo previsto di spendere si completa con la spesa del biglietto ferroviario per me e per la mia “Wilier”.
Una curiosità legata al nome della bicicletta: Wilier significa: Viva l’Italia libera, indipendente e redenta (costruita a Trieste).
Il bilancio economico è stato rispettato considerando che qui in Francia il pernottamento oltre ad essere più costoso viene proposto con uno “standard” decisamente inferiore al nostro. I francesi sono molto più spartani di noi !!. per fortuna le prime tre notti sono stato ospite in strutture di accoglienza cristiane…completamente gratuite
Lourdes – Stazione ferroviaria