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2007 Lourdes (F)
Domenica 20 maggio 2007
Montrejeau, Lourdes (Km. 69)
Erano le 8:00 quando mi sono messo in marcia per l’ultima frazione del pellegrinaggio Como – Lourdes.
Sentivo già come un profumo di fiori lungo la striscia d’asfalto ancora bagnata dall’ abbondante pioggia del giorno prima. Un timido sole sembrava far capolino tra le nuvole leggere che si ritiravano dietro la catena montuosa dei Pirenei.
Era l’ultimo segmento di un percorso che per tanti giorni ho desiderato percorrere e me lo volevo gustare fino in fondo, chilometro dopo chilometro.
Oggi, domenica, ho incontrato numerosi cicloturisti lungo il percorso con i quali ho scambiato qualche impressione e richiesto informazioni sulle ultime asperità della giornata.
Ho incontrato anche un pellegrino a piedi che è partito da Montpellier e che sarebbe arrivato nella cittadina di S.ta Bernardette dopodomani.
Pellegrini diretti a Lourdes – sullo sfondo i Pirenei
Le cime delle montagne più alte, alla mia sinistra, sono ancora ricoperte di neve. Svetta su tutte il “Pic du Midi”
(mt. 2877) dove sulla sua sommità è stato realizzato un importante centro meteorologico e altro ancora.
Qui, vicino ai Pirenei, il tempo cambia rapidamente e, in pochi minuti il cielo si è fatto sempre più scuro. Minaccioso è ritornato a soffiare il vento di tramontana che da alcuni giorni si era addormentato.
“Bienvenu a Lourdes” c’è scritto sul pannello stradale, sono arrivato. Che gioia mi prende, la stanchezza, il mal di gambe, il freddo non si sentono più. Sono arrivato mentre ricomincia a piovere, ma cosa importa…ci sono!!
Lourdes
Sono davanti all’ingresso della zona sacra, il cui cuore è la grotta scelta da Maria per l’apparizione, dove è sorta la mirabile costruzione della triplice basilica, divenuta il santuario mariano più famoso al mondo.
Lourdes – davanti all'ingresso principale
Ho trovato subito accoglienza in una pensione del centro dove, per due giorni mi riposerò e seguirò le funzioni religiose del santuario.
Dopo una rapida doccia e una telefonata a casa mi sono diretto subito verso la basilica, anche perché oggi è domenica.
L’impatto del primo momento non lo posso dimenticare, un fiume di pellegrini, malati in carrozzella e malati forse nello spirito, assistenti, volontari e fedeli oranti: tutti seguono una direzione che non è indicata da tabelle, ma dal cuore: la grotta.
E’ un fiume inesauribile di preghiera, di sofferenza di emozione.
Mi lascio tentare subito dalla visita alle tre basiliche sovrapposte. Alla base vi è la Basilica del Rosario, edificata nel 1889, trent’anni dopo le apparizioni, le cui cappelle che circondano la navata principale sono dedicate ai quindici misteri del rosario. E’ sul sagrato di questa basilica che nel pomeriggio si svolge la benedizione dei malati.
Situata tra le due basiliche vi è la cripta, eretta proprio sulla roccia di Massabielle, la cui costruzione era già iniziata nel 1863. Bernardette, prima della partenza per il convento di Nevers, assistette alla sua consacrazione nel 1866.
In alto è stata eretta la Basilica Superiore o dell’Immacolata Concezione, la cui costruzione fu consacrata nel 1876. La sua guglia, in stile gotico, si innalza per 70 metri e all’interno possono trovare spazio fino a 1.000 fedeli.
Lourdes – il Santuario
Nella visita delle tre basiliche
approfitto della guida spirituale di un gruppo proveniente da Torino che in modo meticoloso descrive nei dettagli le caratteristiche principali del triplice monumento dedicato alla Vergine Maria.
Anche se il tempo fa i capricci i fedeli non si preoccupano più di tanto, i più previdenti si coprono con le mantelle impermeabili o gli ombrelli tascabili. Gli ammalati, trasportati nelle apposite carrozzelle vengono protetti semplicemente alzando la “capote ” e fornendo loro una coperta. I sofferenti appaiono così tutti uguali davanti alla statua della Vergine santa, anche se ognuno porta con sé la propria e personale malattia.
Alle 17:00 ho partecipato alla processione eucaristica che ha visto sfilare centinaia di fedeli davanti al Santissimo. Gruppi di fedeli soprattutto dall’Italia e dalla Francia, ma con una numerosa presenza di pellegrini di lingua inglese, spesso con il gonfalone della città di provenienza o con un grande cero da accendere in dono alla Madonna.
Mai come in questo caso le differenze sociali, culturali, di lingua e di razza vengono azzerate davanti alla presenza della Madre di nostro Signore Gesù.
Ora, dopo la cena, una controllata alla bici che mi sono portato in camera e, in attesa del sonno ristoratore, mi affido con le preghiere della sera nelle braccia di Maria.
Lourdes – l’Incoronata