CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [11 settembre 2009]

Distribuitela, grazie.

Tirare ancora i dadi

Di Ralph Nader

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La gang di Wall Street è ancora lì!

E' passato un anno dal collasso di borsa e dal salvataggio che portò via i soldi dei tassati e dell'economia che sprofonda.

Gli strumenti speculativi che demolirono l'economia erano quelle super rischiose ipoteche sub-prime, i credit default swaps, le collaterized debt obligations - lo sapete - a Est di Las Vegas usano i risparmi di altre persone.

E' come se oggi esse (le banche d'affari) per elaborare il loro vasto contro lavoro, garantite da voi i tassati, confezionassero le assicurazioni sulla vita sugli affari sani, di base che sarebbero un disturbo per i giochi monetari esotici.

Ecco come il New York Times descrisse i nuovi pacchetti di sicurezza che emersero da tali giganti del benessere aziendale come Goldman Sachs, Credit Suisse e la loro zelante agenzia di rating, DBRS.

"Il piano bancario di comprare 'accordi sulla vita': polizze sulla vita che la gente malata e più vecchia vende per far soldi"- ... dipende dall'aspettativa di vita della persona assicurata.

Quindi loro pianificano 'di assicurare' queste polizze .... impacchettandole centinaia di migliaia insieme nei bond.

Dopo loro rivenderanno tali bond agli investitori, come ai grandi fondi pensione che riceveranno gli esborsi quando muore la gente assicurata.

"Prima muore l'assicurato, più grande è il guadagno - anche se si vive più a lungo di quanto si attende, gli investitori avranno guadagni miseri o perderanno soldi".

Continuando domenica scorsa la scelta editoriale di prima pagina, il Times descrive Wall Street come "un correre avanti per una ragione certa: le polizze sulla vita in USA valgono $26 biliardi, il mercato sarebbe enorme".

L'economista capo dell'Insurance Information Institute non era impressionato.

Parlando dell'affare dell'assicurazione sulla vita, disse: "Non è un prodotto di investimento, [è] di azzardo".

La bolgia dei derivati selvaggia e folle è come inserire un gioco di fortuna nuovo e super avventato nell'industria finanziaria.

I ragazzi del casinò di Wall Street già sbavano sugli enormi onorari che pensano di guadagnare.

Qualsiasi disastro si verifichi sulla strada esso torchierà gli investitori.

Washington, l'appoggio per un altro salvataggio!

Se questo fa suonare l'allarme, considerate che il Congresso non ha nemmeno presentato a qualche comitato della House o del Senato qualche autorità regolatrice per i grandi affari sui derivati che fanno scommesse su puntate di scommesse con strumenti finanziari molto complessi.

Trilioni di dollari persi, destabilizzazione dell'economia, impoverimento di fondi pensione e delle donazioni collegiali - per dire alcuni effetti - e Washington è ancora in stasi, seduta sui suoi cuscini della cassa del finanziamento aziendale e associata ai lobbisti industriali che non vogliono fare nulla.

Sempre, voi i tassati siete uncinati per un altro giro con questi delinquenti aziendali e speculatori!

L'unica differenza è che questa volta l'industria assicurativa sembra pronta a combattere.

Non vuole essere impeciata con quello che un dirigente chiamò "la spazzola dei saldi dell'assicurazione sulla vita subprime". Se è cosi, consiglio alle compagnie assicurative di fermarlo subito andando a Capitol Hill.

Questa follia non sarà fermata diffondendo commissari assicurativi statali.

Con tutte le necessità non soddisfatte di capitale produttivo, i padroni dell'universo finanziario preferiscono fare soldi dal denaro attraverso la speculazione di carta ad alta velocità, invece di finanziare le strutture di vero capitale che rinforzano le comunità di tutta la nazione.

Per essere sicuri, i derivati astratti sono dove si agitano le grandi commissioni e gli enormi pacchetti dei salari dirigenziali.

E' l'arena dove le banche d'investimento giocano a black jack. Testa loro vincono, croce perdono.

Ma perché la gente deve pagare il 5, 6, 7% di tasse di vendita nei negozi se chi vende i derivati a Wall Street non paga una tassa sulle centinaia di biliardi di transazioni giornaliere?

Sembra proprio un doppio binario pesante ed è la ragione perché il Cong. Peter DeFazio (Dem. Oregon) ha presentato la legge per tassare tale speculazione. (HR 1068)

In aggiunta, il Congresso deve andare verso la regolazione di questi derivati e abrogare finalmente le leggi dell'era Clinton e dell'era Bush che dettero loro il pista libera.

Finalmente, va stabilita una proibizione a investire in tali strumenti di rischio per le istituzioni fiduciarie.

E, gli standard della prudenza vanno ristabiliti.

I banchieri e gli amministratori del passato comprenderebbero tali riforme.

I diritti dell'investitore a citare tali imprese di investimento e le agenzie di rating per raggiro e frode sono deboli e serve un rafforzamento.

Qualche volta, la nostra società deve decidere come aumentare il controllo delle persone sui propri soldi e stabilire gli incentivi per attrarre i flussi di capitale dove sarebbero produttivi.

Ad oggi, gli incentivi perversi riflettono il potere speculativo assoluto e promuovono gli uso grotteschi del denaro.

Lasciate che questi casinò e i loro speculatori di Wall Street facciano quello che vogliono con i loro soldi, ma non permettete loro di speculare con i soldi delle altre persone.

Tradotto da F. Allegri il 18/10/2009

[September 11 2009]

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Rolling the Dice Again

By Ralph Nader

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The Wall Street gang is at it again!

It's been one year since Wall Street's collapse and bailout took trillions from taxpayers and the sinking economy.

The speculative instruments that pulled down the economy were those super-risky sub-prime mortgages, credit default swaps, collaterized debt obligations - you know - Las Vegas East, using other peoples' savings.

As if to elaborate their gigantic con job, the investment banks, guaranteed by you the taxpayers, are now packaging life insurances policies in what sane, on the ground businesses would consider deranged exotic money plays.

Here is how the New York Times described the new securitization packages emerging from such corporate welfare goliaths as Goldman Sachs, Credit Suisse and their eager rating agency, DBRS.

"The bankers plan to buy 'life settlements', life insurance policies that ill and elderly people sell for cash" - ... depending on the life expectancy of the insured person.

Then they plan 'to securitize' these policies ... by packaging hundred or thousands together into bonds.

They will then resell these bonds to investors, like big pension funds, who will receive the payouts when people with the insurance die.

"The earlier the policy holder dies, the bigger the return - though if people live longer than expected, investors could get poor returns or even lose money".

Continuing its lead front page story last Sunday, the Times describes Wall Street as "racing ahead for a simple reason: with $26 trillion of life insurance policies in force in the United States, the market could be huge".

The Insurance Information Institute's chief economist was not impressed.

Speaking for the life insurance business, he said: "It's not an investment product, [it's] a gambling product".

The wild and crazy derivative spree is about to inject a new and recklessly ghoulish game of chance into the financial industry.

The Wall Street casino boys are already drooling over the huge fees they expect to collect.

Whatever wreckage occurs down the road will soak the investors.

Washington, standby for another bailout!

If this sounds alarming, consider the fact that Congress has not even reported out of any House or Senate Committee any regulatory authority for the giant derivatives businesses that places bets on bets on bets in very complex financial instruments.

Trillions of lost dollars, destabilization of the economy, depletion of pension funds and college endowments - to name some affects - and Washington is still in stasis, sitting on its cushions of corporate campaign cash and consorting with industry lobbyists who want nothing done.

Still, you the taxpayers are on the hook for another round with these corporate delinquents and gamblers!

The only difference is that this time the insurance industry seems ready to fight.

It does not want to be tarred with what one executive called "the brush of subprime life insurance settlements". If so, my advice to insurance companies is to nip this in the bud by going to Capitol Hill.

This madness will not be stopped by scattered state insurance commissioners.

With all the unmet needs for productive capital, the masters of the financial universe prefer making money from money through high velocity paper speculation, instead of financing real capital structures strengthening communities around the country.

To be sure, abstract derivatives are where the huge commissions and gigantic executive pay packages flourish.

It is the arena where investment banks play blackjack. Heads they win, tails you lose.

But why do people have to pay 5, 6, 7 percent sales taxes in stores, but the derivative dealers on Wall Street pay no sales tax on hundreds of trillions of transactions every year?

Seems like a hefty double standard, which is why Cong. Peter DeFazio (Dem. Oregon) has introduced legislation to tax such speculation. (HR 1068)

In addition, Congress needs to get going and regulate these derivatives and finally repeal Clinton-era and Bush-era laws that gave them a free ride.

Finally, there needs to be a prohibition on investments in such risky instruments by fiduciary institutions.

And, standards of prudence have to be reinstated.

Old time bankers and pensions managers would understand such reforms.

Investor rights to sue these investment firms and rating agencies for deception and fraud are weak and require strengthening.

Someday, our society needs to decide how to increase peoples' control over their own money and establish incentives that can attract capital flows to where they can be productive.

At present, perverse incentives are reflecting sheer speculative power and are promoting grotesque uses of money.

Let these casinos and their gamblers on Wall Street do what they want with their own money, but don't let them gamble with other peoples' money.

Leggi i pezzi precedenti: 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 - 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 61 - 62 - 63 - 64 - 65 - 66 - 67 - 68 - 69 - 70 - 71 - 72 - 73 - 74 - 75 - 76 - 77 - 78 - 79 - 80 - 81 - 82 - 83 - 84 - 85 - 86 - 87 - 88 - 89 - 90 - 91 - 92 - 93 - 94 - 95 - 96 - 97 - 98 - 99 - 100 - 101 - 102 - 103 - 104 - 105 - 106 - 107 - 108 - 109 - 110 - 111

Sommario delle ultime lettere

111 - Il significato delle parole (fra stampa e libri)

110 - Lotte per il single payer e alle frodi

109 - Tra la retorica e la realtà (su Obama, i democratici e la riforma sanitaria)

108 - Affarismi sanitari in USA

107 - I premi di analisti e operatori di borsa

106 - Le privatizzazioni in USA (dalle autostrade alle sedi dei parlamenti statali)

105 - La riforma sanitaria in USA

104 - Ritorno in USA (contro la globalizzazione e la Cina)

103 - Praticamente è in discussione (le battaglie politiche estive di Nader)

102 - Le profezie di Ross Perot

101 - La sindrome del tradimento di Obama

100 - Riforma finanziaria, parole e fatti

99 - Una grande illusione (la riforma sanitaria democratica)

98 - Contro la TV digitale e non solo

97 - lavorare con le proprie mani

96 - Andare alla cieca verso la bancarotta (su GM e Chrysler)

95 - Storia del dominio multinazionale

94 - Il tempo dell'energia rinnovabile (e del risparmio)

93 - Per la riforma sanitaria in USA

92 - Lo scompiglio del congresso (sull'iter della riforma sanitaria)

91 - Il virus dell'apatia (origini del rischio di pandemia)

90 - Obama e i 100 giorni di luci e ombre

89 - Test sul barometro dell'ingiustizia

88 - Gli incapaci delle valutazioni (le agenzie di rating e i contabili)

87 - Quelli che l'avevano capito bene (la crisi)

86 - Pagare il deficit

85 - Cosa può insegnarci Bush?

84 - Sette linee guida contro la crisi (Se fallisse AIG)

83 - Bottomless bailout (il salvataggio senza fondo)

82 - Un Oscar per "l'attivismo"

81 - L'attività bancaria delle "Credit Unions"

80 - Dare la scossa al Congresso (sul primo mese della presidenza Obama)

79 - Tassate gli speculatori

78 - Inaridire Wall Street

77 - Lettera aperta a Obama sulla protezione del consumatore

76 - Punendo i palestinesi

75 - Grazie Presidenziali (sete di giustizia in america)

74 - Lettera aperta a Obama

73 - Bush-Cheney meritano la censura per aver dichiarato guerra alla Costituzione

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