CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [22 settembre 2009]

Distribuitela, grazie.

Un'idea nuova

Di Ralph Nader

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Ad un incontro poco pubblicizzato con i Democratici del Senato Warren Buffett, il famoso guru degli investitori, disse ai legislatori che i ricchi non pagavano abbastanza tasse.

Un incremento di tassazione per i molto ricchi?

Molti dei Senatori indietreggiarono davanti a quella raccomandazione, anche se essa veniva dal secondo uomo più ricco al mondo.

Ecco uno dei perché Mr. Buffett ha un ruolo centrale nel mio 1° scritto di narrativa, "Only the Super Rich Can Save Us!"

Il titolo deriva da una conversazione fra Buffett e una donna di New Orleans.

Buffett guida un convoglio di aiuti subito dopo Katrina per soccorrere i poveri scampati in fuga sulle autostrade senza un riparo, cibo, acqua e medicine.

Ad una fermata, Buffett stava distribuendo aiuti quando un'anziana afferrò le sue mani, lo guardò negli occhi e grido: "Only the super-rich can save us!"

Tali parole scossero Buffett nell'anima.

Quando arrivo alla sua modesta casa di Omaha, egli sapeva cosa doveva fare.

La prossima scena è a gennaio 2006.

Buffett e 16 vecchi super ricchi illuminati si trovarono in un hotel di montagna a Maui dove elaborarono la strategia per affrontare i giganti aziendalisti e gli alleati di Washington per indirizzare la nazione verso cambiamenti di lunga scadenza.

Segue una mobilitazione dall'alto e dal basso degli Americani, da tutti gli ambienti, decisi ad affrontare il potere per rompere il dominio dei titani aziendalisti sul nostro governo.

Con oltre i 4/5 degli americani convinti che gli USA siano in declino, l'immaginare il potente motore dei super ricchi per caricare una cittadinanza organizzata è una pre - condizione per rivitalizzare la democrazia.

T. Peters, l'autore più venduto di In Search of Excellence ha giudicato l'obbiettivo del mio libro proclamandolo un lavoro di narrativa che vorrebbe vedere trasformato in realtà.

Passo dopo passo, una settimana dopo l'altra, i super ricchi di Buffett, "i Miglioristi", costruiscono le azioni politiche - prima in privato e poi apertamente lanciandole durante il fine settimana del 4 di luglio su media, con fanfara e parate.

Tornando alla realtà, il mettere gente ben nota in ruoli di fantasia non significa che i loro risultati passati e i loro credo sono sorpassati.

Al contrario, io estendo i loro risultati e idee verso un livello molto più intenso di ciò che (credo) essi desiderino veder divenire la nostra nazione.

Negli anni, ho parlato con tanti super ricchi scoprendo che molti di loro sono scoraggiati e addolorati per l'incapacità della nazione di risolvere i problemi più grandi - la società è paralizzata perché i pochi hanno troppo potere politico ed economico sui molti.

Buffett, nella mia "narrazione di scienza politica", per usare la frase del collega Matt Zawisky, ha selezionato persone come George Soros, Ted Turner, Ross Perot, Sol Price, Yoko Ono, William Gates Sr., Barry Diller, Bill Cosby, Joe Jamail, Bernard Rapoport, Leonard Riggio, Phil Donahue e altri perché ognuno ha portato un'esperienza unica, determinazione, denaro e prestigio in quel riservato albergo di Maui dove essi si incontravano ogni mese.

I "Miglioristi" rilevano l'enorme sproporzione delle risorse distribuite fra i gruppi cittadini e i supremi aziendalisti.

Questa volta i CEO trincerati sono sfidati dai miliardari e mega miliardari in pensione o anziani che conoscono i modi e mezzi del potere politico e degli affari, e possono buttare risorse, energie e base politica per organizzare il talento contro i giganti aziendalisti che non sono riluttanti a contrattaccare.

Nel 1888 un Bostoniano di nome Edward Bellamy pubblicò un immenso bestseller sull'utopia degli USA nell'anno 2000 intitolato "Looking Backward".

Il libro ispirò l'allora - crescente movimento progressista. Ovviamente, il sogno utopico di Bellamy non fu attuato.

Nel mio libro, non mostro una società utopica ma un innesco per far si che i super ricchi, dei catalizzatori, potessero fornire i mezzi per milioni di Americani per migliorare la loro qualità e i loro livelli di vita mentre con fiducia costruiscono le istituzioni civiche e politiche per difendere ed estendere i loro guadagni.

Ritengo che tale libro interessi tutti quelli che cercano i modi per fare un cambiamento basilare e sostenibile.

Con tale libro vedrete come il vostro grande tema favorito sia gestibile strategicamente e tatticamente.

Se voleste fuggire alla vostra disperazione sulla nostra paralisi nazionale per sbirciare nel possibile, in quello che potrebbe accadere ora se tanta gente e super ricchi progressivi si unissero, questo libro è anche per voi.

Ogni settimana, i grandi riformatori della nostra nazione producono documentazioni, diagnosi, denunce di ingiustizia e proposte per risolverle.

Accade poco.

Troppe sfide scorrette.

Ci servono catalizzatori più importanti. Ma prima, ci servono immaginazioni che scavano nei potenziali disponibili in modo esauriente - le trasformazioni per noi e i posteri.

In ogni modo, i miei Miglioristi narrati hanno anche un gruppo d'azione per i posteri.

Per altri dettagli, guarda OnlyTheSuperRich.Org.

Prendeteli da quello.

Tradotto da F. Allegri il 29/10/2009

[September 22 2009]

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A Novel Idea

By Ralph Nader

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At a little noticed meeting with Senate Democrats, Warren Buffett, the famous investors' guru, told the lawmakers that rich people are not paying enough taxes.

A tax increase for the very wealthy?

Many of the Senators backed away from that recommendation, even though it came from the world's second richest man.

That is just one reason why Mr. Buffett plays a central role in my first work of fiction, Only the Super Rich Can Save Us!

The title is derived from an exchange between Buffett and a woman from New Orleans.

Buffett is leading a convoy of critical supplies right after Katrina to help the fleeing poor stranded on the highways without food, water, medicine and shelter.

At one stop, Buffett was distributing supplies when a grandmother clasped his hands, looked right into his eyes and cried out: "Only the super-rich can save us!"

Her words jolted Buffett to his core.

Arriving back at his modest home in Omaha, he knew what he had to do.

The next scene is early January 2006.

Buffett and 16 enlightened super-rich elders gather at a mountaintop hotel in Maui, and devise an elaborate strategy to take on the corporate goliaths and their Washington allies, and to redirect the country toward long overdue changes.

What follows is a top-down, bottom-up mobilization of Americans from all backgrounds in a head-on power struggle to break the grip of the corporate titans on our government.

With four out of five Americans believing that the U.S. is in decline, imagining the super-rich powerful engine revving up an organized citizenry is a precondition to revitalizing democracy.

Tom Peters, the best selling author of In Search of Excellence summed up my book's objective by calling it a work of fiction that he would love to see become nonfiction.

Step by step, week by week, Buffett's super-rich, who call themselves "the Meliorists" build their campaigns - first privately and then openly launching their initiatives during the 4th of July weekend with media, fanfare and parades.

Turning real, well-known people into fictional roles does not mean that their past achievements and beliefs are overlooked.

To the contrary, I extend their achievements and beliefs to a much more intense level of what I believe they wish to see our country become.

Over the years, I have spoken to many super-rich and found many of them discouraged and saddened about our nation's inability to solve major problems - a society paralyzed because the few have too much political and economic power over the many.

Buffett, in my "political science fiction", to use my colleague Matt Zawisky's phrase, selected people like George Soros, Ted Turner, Ross Perot, Sol Price, Yoko Ono, William Gates Sr., Barry Diller, Bill Cosby, Joe Jamail, Bernard Rapoport, Leonard Riggio, Phil Donahue, and others because each brought unique experience, determination, money and rolodexes to that secluded Maui hotel where they met every month.

The "Meliorists" address the enormous mismatch of resources between citizen groups and the corporate supremacists.

This time the entrenched CEOs are challenged by the retired or elderly billionaires and mega millionaires who know the ways and means of business and political power, and can throw the resources, smarts and grass root organizing talent against the corporate behemoths, who are not reluctant to counterattack.

In 1888, a Bostonian by the name of Edward Bellamy published a tremendous bestseller about a utopian U.S. in the year 2000 called "Looking Backward".

The book inspired the then-growing progressive movement. Obviously, Bellamy's utopian dream was not actualized.

In my book, I show not a utopian society but a primer for how the super-rich, as a catalyst, could provide the means for millions of Americans to upgrade their quality of life and their livelihoods while confidently building civic and political institutions to hold and extend their gains.

I mean this book to interest anyone searching for ways to make fundamental, sustainable change.

With this book you could see how your favorite big issue could be handled strategically and tactically.

If you just want to escape your despair over our national gridlock and peer into the possible, into what could happen now if enough people and progressive super-rich come together, this book is for you, too.

Every week, leading reformers in our country produce documentations, diagnoses, denunciations of injustice and proposals to address it.

Little happens.

Too many mismatches.

We need major catalysts. But first, we need imaginations rooted in fulfilling available potentials - transformations for us and for posterity.

By the way, my fictional Meliorists have a task force on posterity as well.

For more, see OnlyTheSuperRich.Org.

Take it from there.

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Sommario delle ultime lettere

112 - Tirare ancora i dadi (tassare le transazioni di borsa)

111 - Il significato delle parole (fra stampa e libri)

110 - Lotte per il single payer e alle frodi

109 - Tra la retorica e la realtà (su Obama, i democratici e la riforma sanitaria)

108 - Affarismi sanitari in USA

107 - I premi di analisti e operatori di borsa

106 - Le privatizzazioni in USA (dalle autostrade alle sedi dei parlamenti statali)

105 - La riforma sanitaria in USA

104 - Ritorno in USA (contro la globalizzazione e la Cina)

103 - Praticamente è in discussione (le battaglie politiche estive di Nader)

102 - Le profezie di Ross Perot

101 - La sindrome del tradimento di Obama

100 - Riforma finanziaria, parole e fatti

99 - Una grande illusione (la riforma sanitaria democratica)

98 - Contro la TV digitale e non solo

97 - lavorare con le proprie mani

96 - Andare alla cieca verso la bancarotta (su GM e Chrysler)

95 - Storia del dominio multinazionale

94 - Il tempo dell'energia rinnovabile (e del risparmio)

93 - Per la riforma sanitaria in USA

92 - Lo scompiglio del congresso (sull'iter della riforma sanitaria)

91 - Il virus dell'apatia (origini del rischio di pandemia)

90 - Obama e i 100 giorni di luci e ombre

89 - Test sul barometro dell'ingiustizia

88 - Gli incapaci delle valutazioni (le agenzie di rating e i contabili)

87 - Quelli che l'avevano capito bene (la crisi)

86 - Pagare il deficit

85 - Cosa può insegnarci Bush?

84 - Sette linee guida contro la crisi (Se fallisse AIG)

83 - Bottomless bailout (il salvataggio senza fondo)

82 - Un Oscar per "l'attivismo"

81 - L'attività bancaria delle "Credit Unions"

80 - Dare la scossa al Congresso (sul primo mese della presidenza Obama)

79 - Tassate gli speculatori

78 - Inaridire Wall Street

77 - Lettera aperta a Obama sulla protezione del consumatore

76 - Punendo i palestinesi

75 - Grazie Presidenziali (sete di giustizia in america)

74 - Lettera aperta a Obama

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