PECUNIA POWER
(diario della crisi: 2009 - Diciottesimo mese di SESSANTA minimo)
P.S. qualcuno vocifera di un ventennio critico
La recessione: dilagherà nel 2009 alla faccia delle ripresine
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17/08/2009 CRISI A GIORNI ALTERNI E IN FRONTE ALLA LEGA
Di F. Allegri
Il mio vecchio nonno materno apprezzava solo un programma televisivo; ogni giorno desiderava vederlo ed era per lui una fonte di ispirazione e di riflessione. A cosa mi riferisco? Semplice, alle Previsioni del tempo!
Lui voleva sapere sia il tempo del giorno (dove eventualmente fosse piovuto) e le previsioni per il giorno successivo.
Io vivo una situazione simile con l'informazione economica, sia televisiva che giornalistica e questa mi offre lo stesso tipo di notizie.
Certo, l'informazione economica si comporta come quella del clima: infatti un giorno ci dicono che la crisi c'è, un altro non c'è ma c'è stata, forse c'è e di certo ci sarà poi, alla fine, verrà il sereno nel 2010. Questa è una certezza religiosa come la neve sulle Alpi o la sabbia nel deserto!
Fra Ferragosto (sabato 15) e la domenica 16 la crisi non c'era, tutti erano al mare e anche un calo di affluenza turistica del 30% in alcune località era presentato come una piccola cosa, un piccolo calo.
Penso a Nader quando critica i telegiornali americani, di certo non ha mai visto Studio Aperto, un notiziario che è stato studiato da troppe poche persone.
Oggi lunedì 17 agosto la crisi c'è e abbiamo anche una nuova cura ovvero i salari locali della Lega.
La lega è da sempre protagonista del pettegolezzo politico estivo, qualche anno fa si inventarono la riforma costituzionale in una baita, era un progetto mirabolante che gli italiani seppero cestinare: per fortuna.
Dicevo che oggi la crisi c'è e si cura con la riforma dei salari (secondo un consistente modo di pensare). Secondo Bossi la crisi si risolve aumentando i salari in certi luoghi e diminuendoli in altri (peccato che non esemplifichi, e soprattutto nessuno glielo chiede).
Non pretendo da un leader simile che mi specifici a livello italico, ma nelle regioni del nord dovrebbe farlo.
Dovrebbe andare in Veneto e dire qui bisogna aumentare e altrove diminuire poi dovrebbe spostarsi e ripetere l'operazione; fossi in lui eviterei i posti dove diminuire i salari è, a suo avviso, una soluzione perché perderebbe oggi quei voti che perderà domani e il giorno dopo.
Dimenticate quello che ho appena detto e fatelo per due motivi.
Il primo è che Bossi come la gran parte dei nostri politicanti a tempo perso non ha idea o interesse ad affrontare la crisi, sono questioni che lo toccano poco e lo riguardano ancor meno e non è detto che le capisca, ma questo può accadere.
Il secondo è un problema generale. "La crisi, questa sconosciuta?" potremmo dirlo ed estendere a livello internazionale; questo si potrebbe fare perché spesso il delirio informativo che riceviamo colpisce anche i rappresentanti dei popoli stranieri e le classi politiche lasciano a desiderare anche in quei paesi.
Che accadrà domani avremo la crisi oppure no?
Non si può dire. Certamente c'è un dato certo come la fine dell'estate che si avvicina. Io vedo crescere piano piano anche la crisi politica, anche se meno di quanto pensassi mesi fa.
Tutti gli informatori economici capaci (sempre troppo pochi) mi dicono che ottobre sarà un mese economicamente difficile. Bene, può essere, io non ho ancora studiato la questione, ma so che quando arriverà la prossima crisi economica essa coinciderà anche con una crisi politica. Sempre che io conosca bene il paese dove vivo!
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