PECUNIA POWER
(diario della crisi: 2008 - secondo mese in Europa)
£ £ £
12/05/2008: QUEL TERRIBILE MARZO 2008!?
di Futuroieri e Iana
Tutti si stanno accorgendo di quanto sia stato terribile il mese di marzo e di quanto costi oggi la benzina. Se queste fossero le vere dimensioni della crisi io non sarei preoccupato, invece la situazione è molto più grave.
A marzo la crisi non era ancora arrivata, quelli sono stati solo dei preavvisi. La vera crisi è quella dei prossimi mesi e sarà di sistema!
L'origine del male è la finanza speculativa che ha mangiato le case di tante famiglie e sogna di indebitare ogni uomo libero e ogni persona che possiede qualcosa e che abbia qualche piccolo o grande sogno nel cassetto. Tutti sono indebitati in USA, anche gli studenti universitari. Essi sono stati risucchiati in un piccolo mondo egoista e speculativo che folleggia con le carte di credito e che su debiti da due o tremila euro dovrebbe pagare anche un 16% di interesse. I loro padri pagano anche il trenta.
I promotori finanziari sono stati i sacerdoti della nuova chiesa speculativa, essa adora e vende il nulla, i loro titoli - santini valgono quasi venti volte tutti i beni del mondo! Eccola la verità da un lato vendono carta non riciclabile dall'altra impediscono che i beni reali siano venduti ai loro prezzi naturali. La loro idea fissa è sopravvalutare e spillare soldi con tassi usurari!
La montagna di debiti sta crollando e collasserà nei prossimi mesi (lo hanno predetto in tanti); in realtà esistono tante montagne e forse non crolleranno tutte.
Dovremo aspettare, se i monti dei subprime e dei leverage sono ormai delle collinette informe dobbiamo chiederci quale sia il destino delle carte di credito e dei fondi pensione che hanno speculato in lungo e in largo? Intanto sono possibili nuove corse agli sportelli delle banche e non si può essere ottimisti.
Ancora una volta bisogna chiudere ribadendo che la guerra in medio - oriente peggiorerebbe e di molto la situazione.
Dieci pezzi facili
(scritto in marzo)
di Iana
Mi è capitato un fatto circa due settimane fa a Firenze che mi ha fatto riflettere. Mi ero fermato in una panetteria di Rifredi erano passate le una, mi sono detto: "non ho mangiato ancora compro qualche frittella di riso già che siamo a marzo ed è la stagione".
Grave errore. Quelle dieci frittelle, dieci di numero mi sono costate cinque euro. Ovviamente ci saranno ottimi motivi per cui una frittella costa cinquanta centesimi, cioè circa mille delle vecchie lire. Con il cambio di oggi quasi dieci dollari.
A che serve fare i paragoni con il dollaro se gli stipendi sono relativamente bassi e i prezzi alti. Io non posso far colazione a New York, e nella provincia di Firenze pasta e cappuccino costano tra 1.90 e 2.10. Se ne può far a meno. Certo, ma allora che mi serve alzarmi presto la mattina per andare a lavorare se non posso accedere ai piccoli piaceri della vita, la quale di solito è avida di momenti felici.
Qui poi nessuno di coloro che hanno un potere anche piccolo rinuncia a qualcosa se può prendersela, par che solo ai lavoratori a stipendio fisso sia dato questo destino. Gli stipendi sono bassi, il costo della vita alto, i privilegi delle caste al potere eccessivi e privi di logica e sinceramente offensivi in questi tempi così difficili.
C'è da chiedersi quindi con che titolo si continua a dare di "Bamboccioni" ai giovani che non riescono a trent'anni a uscir fuori di casa.
I pensionati che non arrivano alla terza settimana del mese o che devono far mille rinunce come chiamarli? Forse "rincoglioniti"?
E i politicanti senescenti con tre o quattro stipendi e con lucrose pensioni come chiamarli? Personalmente per i politicanti infami ho una proposta: "nemici interni". Rende molto bene l'idea del danno che fanno a questo popolo, perché i loro sfacciati privilegi distruggono ogni possibilità di essere Nazione, popolo, cultura e se vogliamo dirla tutta Europa.
Sul fatto che i pensionati non vengano dileggiati come categoria e offesi come delinquenti e questo sia un "destino" che tocca altresì i precari e i giovani squattrinati propongo al lettore questa convinzione personale: esistono delle realtà di categoria che li riuniscono, come i sindacati e i partiti dei pensionati, e non è bene per i nostri retori da strapazzo perdere migliaia e migliaia di potenziali elettori.
Meglio quindi per lor signori dare addosso ai giovani, sputtanarli, dileggiarli, offenderli. Sono certo che nel loro cervello pensano: "tanto chi se ne frega è forza lavoro ed esercito di disoccupati di riserva da manipolare e manovrare, tanto la Nazione italiana non esiste e quindi non è necessario pensare al suo futuro".
Come riflessione conclusiva voglio affermare che mentre in un sistema totalitario o in una dittatura è possibile sottrarsi alla chiamata di corresponsabilità davanti agli orrori e alle illegalità del sistema, questo in una democrazia non è possibile. Perché o una democrazia è, ed allora in quel caso ha i sistemi per correggersi, congedare i governanti felloni e ladri, riparare ai torti e agli errori, e quindi la popolazione è responsabile di tutto ciò che è fatto in suo nome, oppure non è. In questo caso la responsabilità è dei singoli o dei gruppi al potere, e se il sistema politico continua a dirsi democratico, non solo è una dittatura di pochi bugiarda & ladra, ma anche apertamente squallida.
Per leggere le edizioni precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22
21-05-08 01.32