PECUNIA POWER

(diario della crisi: 2008 - SESTO mese in Europa di SESSANTA)

La recessione è evidente

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15/09/2008 Gli speculatori dichiarano morta Lehman Brothers. Come vi dissi!

di Futuroieri

La settimana decisiva per le borse mondiali inizia con un tonfo: è iniziato il fallimento di Lehman Brothers che nessuno ha saputo - voluto salvare. Chi legge questa rubrica lo sapeva da almeno 6 mesi. Fra tante banche con l'acqua alla gola era quella messa peggio.

Tutti aspettavano il crollo delle borse, si parlava del 21 settembre. Avremo una settimana di cali, ma almeno venerdì conosceremo i minimi di borsa annuali che saranno abbattuti nel prossimo gennaio.

A proposito di minimi di borsa venerdì scorso ho ascoltato una trasmissione di radio RAI sugli investimenti in borsa: la gente chiama e l'esperto risponde. Due chiamate mi sono rimaste impresse. Nella prima un signore anziano raccontava di possedere azioni di una ditta fallita dieci anni fa. L'esperto ha risposto di usarle come carta da parati. Nella seconda ad un azionista ENEL ha suggerito di tenersi i titoli e di non venderli perché sono validi e perché secondo lui le borse erano arrivate al minimo. I titoli ENEL sono eccellenti, ma le borse non sono al minimo, hanno ancora tanto da scendere. Quella di Milano è arrivata a 27.000 e può scendere nei prossimi mesi a 25.000 e le altre stanno peggio.

La povera gente, gli operai e le casalinghe non dovrebbero comprare titoli di borsa e come uscire da una trincea senza elmetto! Per uno che guadagna c'è un altro che perde se non due. Che nessuno pianga per Lehman, almeno fra noi no - global.

Tornando alla crisi che da tempo e divenuta recessione ora dobbiamo puntare il mirino su General Motors. Vedremo nei prossimi giorni!

Di certo stiamo vivendo la più grande crisi bancaria della storia del capitalismo. La Banca di Inghilterra l'aveva capito da tempo e da mesi copre le perdite delle sue banche. Essa approntò in aprile un apposito piano di emergenza, lo fece perché non fa parte dell'area EURO.

QUALI FURONO GLI OBIETTIVI E I CONTENUTI DI TALE PIANO?

La Banca di Inghilterra bloccò la crisi del credito e comprò dalle banche 50 miliardi di sterline di crediti immobiliari rischiosi. In questo modo ha gettato nel mercato nuova liquidità speculativa e nuova inflazione. In questi casi è chiaro che paga Pantalone. Per tre anni le banche inglesi sono coperte, possono leccarsi le ferite e riorganizzarsi. Da un lato dovranno eliminare le cartacce e dall'altro riconvertiranno i loro investimenti.

Se guardo ai dati borsistici di oggi tale operazione non è servita a molto, ma se penso alla City, mi correggo e capisco che hanno tamponato parecchio l'emorragia. Per i grandi gruppi bancari 50 miliardi di sterline corrispondono ad una perdita colossale!

Certo i gruppi bancari inglesi hanno avuto più forza di Lehman, ma non è detto. La storia quando diventa cronaca va seguita passo passo. Poi non dimentichiamo che la suddetta Banca di Inghilterra è una banca privata di proprietà delle altre banche. La UE non provò nemmeno a parlare di aiuti di stato. Rischiava la brutta figura!

Forse aveva ragione chi diceva che 50 miliardi erano pochi, il crollo di oggi mi dice che serviva almeno il doppio! Sia chiaro che non l'aveva perché anche l'inflazione ha dei massimi che non si potrebbero nascondere a lungo.

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