PECUNIA POWER

(diario della crisi: 2008 - QUARTO mese in Europa)

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24/07/2008 La prepotenza politica delle banche.

di Futuroieri

Il petrolio è tornato sotto quota 130 $ mentre l'Euro resta vicino ai suoi massimi, ma è sceso alla cifra di 1.57. Le speculazioni non sono finite, ma probabilmente qualcuno sta realizzando i suoi guadagni, gli europei in primis. Sicuramente abbiamo toccato il fondo e il calo del 10% dei consumi di carburante ha dato un segnale chiaro.

Purtroppo (per loro) molti ambienti finanziari sono incapaci di accettare e capire che questo sistema è irrimediabilmente fallito!

Molte banche hanno fatto pressione sui governi affinché provvedessero a salvarle con il denaro dei contribuenti e con l'emissione di nuove tonnellate di carta moneta.

Il 28 e 29 marzo si svolse a Roma il Financial Stability Forum, presieduto dal governatore della Banca d'Italia Mario Draghi. Le autorità bancarie occidentali con il FMI e la Banca mondiale approntarono una strategia di salvataggio comune. Essa è sicuramente radicale, ma non eviterà la recessione e l'inflazione. Qualcuno ha parlato anche di acquisto pubblico dei titoli del mercato ipotecario secondario. I mutui continuano a scottare, sono delle patate bollenti da rifilare a qualcuno. In questi casi lo stato diviene un socio importante.

Anche l'aumento dell'inflazione nasce da quella riunione: le banche centrali furono consigliate di espandere la liquidità e di fornirla alle banche in difficoltà. Ad esempio la banca centrale tedesca salvò la IKB e almeno altre tre banche. Chi pagò? I cittadini tedeschi, da 200 a 600 euro a testa a seconda dello stato di appartenenza.

Gli speculatori non sono spuntati dal nulla, essi dominavano l'economia anche gli anni passati.

Sono loro che si sono opposti al pieno impiego e che hanno favorito (anzi reso possibile) la delocalizzazione degli impianti nei paesi orientali e dell'est europeo. Contemporaneamente hanno contrastato le politiche sociali. Ripensate alle scelte politiche di Ciampi, la riforma delle pensioni l'accordo tra confindustria e sindacati del 1993 oppure c'è anche il caso di Tony Blair. Questi sono i politici che ci hanno condotto a questo strapiombo. O no? E tutto a vantaggio del ceto dei ricchissimi che negli ultimi anni hanno avuto anche molti sgravi fiscali. Questo vale per tutti i paesi occidentali, ma in Italia c'è da considerare anche la casta politico - affarista e burocratica.

Si, la rovina finanziaria è figlia di questa gente, sia delle loro politiche che delle loro "innovazioni".

Le speculazioni su petrolio, cibo e materie prime hanno alzato i prezzi e portato l'inflazione nel momento in cui i consumatori non hanno la possibilità di contrarre nuovi debiti. I poveri vedranno allo specchio la loro povertà, i lavoratori comprenderanno quanto potere di acquisto hanno perso.

La RECESSIONE ARRIVERA' PRESTO E CI PERSEGUITERA' A LUNGO.

E che nessuno pensi che le speculazioni siano finite o che le forze politiche si siano decise a contrastarle. Io vedo solo un pour parler con Brunetta che prevale su Tremonti. E poi non dimentichiamo che è difficile tassare imprese che hanno sede in Lussemburgo o ad Aruba.

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