PECUNIA POWER

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18/03/2008 LA CRISI DEL 2008: Banche vicine al fallimento

di F. Allegri

Aggiorniamo i dati della crisi: l'euro è a 1.581 e il petrolio dopo essere arrivato vicino a 112 e ricaduto a 106. La borsa di Tokio fra alti e bassi continua a scendere, le perdite dal primo di marzo sono al -12.05% ovvero1639 punti. Le borse europee sono più resistenti ma perdono tutte tra il 3 e il 5%. La crisi qui arriverà fra qualche mese.

In dicembre il LEAP/E2020 prevedeva che entro febbraio 2008 almeno un grande istituto finanziario americano (banca, assicurazione, fondo d'investimento) sarebbe fallito. Ha sbagliato di poche settimane! Secondo loro questa crisi finanziaria avrebbe aperto la strada alla bancarotta di molti altri istituti finanziari e banche nel Regno Unito prima e in Europa, Asia e resto del mondo poi. Un domino o una catena di fallimenti! Vedremo per ora è quiete. Fino alla fine del mese dovremo continuare a guardare al Giappone, solo allora avremo il dato reale del suo ridimensionamento che ci permetterà una prima stima del livello della crisi. Nel frattempo le autorità finanziarie americane stanno proteggendo le loro banche con iniezioni di liquidità, ma sono probabili altre crisi bancarie, sia in USA che nei paesi che investono in quel grande paese. Se il tracollo bancario è tutto da verificare, più sicura è la recessione e il crollo dei profitti bancari e industriali.

Da cosa è provocata la crisi delle banche e come evolverà?

C'è una parola che spiega tutto "hedge - funds" ovvero i fondi uovo. Anche molti di loro sono al fallimento. Oggi sono la palla al piede delle banche, ma in passato hanno permesso guadagni speculativi non misurabili. C'è dell'altro: le banche stanno perdendo altre fonti di reddito, sta calando anche il numero e il valore delle nuove quotazioni in borsa. I grandi imprenditori sanno che viviamo tempi grigi e rimandano questa scelta finanziaria a tempi migliori che speriamo arrivino presto. La crisi sarà grave e le perdite consistenti. Speriamo solo che la crisi bancaria non sia totale. A questo proposito qualche speranza c'è. Se in Italia si salva l'Alitalia, tutti possono essere salvati, ma non insieme e soprattutto speriamo di scongiurare il bombardamento dell'Iran. Anche questo è previsto per l'estate.

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