MONDO PICCINO
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Capitalismo: una storia d'amore.
Con un film nascerà in USA un nuovo movimento civile o più di uno.
26/10/2009
Di F. Allegri
Riprendiamo a tradurre Moore e a parlare del suo nuovo film che è anche un'inchiesta. Mi sa che lo faremo spesso.
Da
Toronto a Pittsburgh fino a Jay Leno,
"Capitalismo" è in marcia. Martedì, 15 settembre, 2009 Di Michael Moore Amici, Non mi ha colpito troppo forte il fatto che "Capitalismo: Una storia d'amore", sarà visibile nei teatri di New York e poi a una settimana da domani a L.A. E ovunque dal 2 ottobre. E' già dilagante? Ciò mi rincuora, avendo passato un anno e metà della vita immerso nell'anonimato e con calma a fare questo film per voi, per dire la cosa più piccola che provo a leggere le prime riviste dove Time Magazine ha detto "l'opera magna di Moore", il Los Angeles Times l'ha dichiarato "il mio film più controverso", e Variety ha detto che "Capitalismo: una storia d'amore" è "uno dei migliori film di Moore". Wow. Con onestà, non sapevo cosa aspettarmi, se si considera che il film è un assalto a quella truffa che gli educati amano chiamare "Wall Street". Io e la mia banda avevamo un pensiero mentre giravamo "Capitalismo": Che accadrà se i poteri - quello - ci rifiuteranno i fondi per il nuovo film dopo che avranno visto ciò che c'è in questo?! E se quello era il caso, sapendo che questo documentario poteva essere il nostro ultimo per molto tempo, cosa volevamo mettere di sicuro in questo film? Quella è un'idea pesante, lo so, ma la facemmo, davvero, incominciammo a fare il film e a offrirlo a chiunque ci fosse, con una condotta che dissi forte e chiaro: "Non fate prigionieri!" Ora il film è completo e abbiamo lasciato la prima mondiale al Venice Film Festival con due dei suoi premi! "Capitalism: A Love Story" ha vinto il Leoncino d'Oro che è dato ogni anno a un film da una giuria di giovani di Venezia (lo chiamano il loro "premio dei giovani", e significa che siamo il miglior film tra i giovani al festival). Abbiamo preso anche il The Open Prize, dato al film che meglio onora l'arte del cinema (un gruppo di artisti italiani che partecipano alla Biennale di Venezia crearono tale premio adorabile). Poi, domenica notte, siamo sbarcati in Canada per la prima in Nord America di "Capitalismo: Una storia d'amore" - e ancora, il film ha incontrato la piena approvazione della critica e il fragoroso applauso agli esami (no, o era solo il suono dei Canadesi che cercavano di scaldarsi le mani). Ma ciò non è successo neanche ieri, alla convenzione del AFL-CIO a Pittsburgh, PA bassa, dove un pubblico compatto di membri di rango e comuni del sindacato - idraulici, sanitari e lavoratori dell'acciaio e 73 altri lavori - videro la prima USA del film e, io non vi prendo in giro, il tettoquasi si staccò dalla base mentre le stime rintronavano. Non ho mai registrato, nei miei 20 anni di regista, una risposta simile a uno dei miei film. Sono sicuro che l'amministratore del teatro deve aver pensato che una rivolta stava per scoppiare. Dopo anni di fandonie ricevute e gettate alla gente che lavora in questa nazione; la folla di Pittsburgh era pronta a protestare dopo aver visto le due ore di cinema che svelava tutto questo e il come la Corporate America l'aveva fatta franca dopo l'assassinio. Io fui stimolato profondamente da questa risposta entusiastica e sommergente. Semplicemente non posso aspettare di portare questo film alla vostra città per farvelo vedere! Sapevo che voi sareste stati scioccati e sorpresi da molto di quello che avreste visto nel film. Ancora una volta, sono partito per mostrarvi cose che i TG notturni non oserebbero diffondere. Ci sarà qualche uomo molto ricco che non sarà felice della distribuzione di questo film. Si sarà così. Siamo una nazione libera, soprattutto, è la NOSTRA. Essa non appartiene all'1% dei più ricchi che in questo momento - sei pronto per questo - hanno più ricchezza finanziaria che il 95% della nazione messa insieme!! L'altra sera Jay Leno ebbe la prima del suo nuovo show in prima serata su NBC. L'ospite in studio era Jerry Seinfeld. Stasera (martedì), per il 2° show, il suo ospite sarà ..... Io! Lo so - questo è folle. I miei amici fanno scommesse sull'ora esatta di oggi quando i dirigenti di G.E. chiameranno e staccheranno la spina a questa follia. O no. Pensando che non accadrà, vi invito a sintonizzarvi su 10pmET/PT, 9pm CT/MT. Mostrerò, per la prima volta sulla TV nazionale, una scena del film - e potrei avere un'altra sorpresa per voi. Bene, io sono sbarcato a L.A. ed è tempo di prepararsi per il grande spettacolo di stasera. Grazie per tutto il vostro supporto al mio lavoro di questi 20 anni. Io spero che possiamo realizzare il cambiamento nei prossimi mesi, insieme. Quello è ciò che votò la maggioranza. Quello è cio che noi tutti meritiamo. E NIENTE MARCIA INDIETRO SULLA TUTELA SANITARIA UNIVERSALE - LE ASSICURAZIONI DEVONO ANDARSENE! Questo è tutto per ora, amici miei. Il vostro, Michael Moore MMFlint@aol.com MichaelMoore.com P.S. Sarei contento di invitare qualcuno di voi che vive in prossimità della prima speciale del mio film di Sabato, 19 settembre a Bellaire, Michigan. Sarà la prima volta che il film completo sarà mostrato nello stato da dove vengo e sarò laggiù per ospitarlo. E' un aiuto per i Dems progressisti locali e tu puoi trovare più informazioni (e i biglietti!) andando a AntrimDems.org. Spero di vedervi laggiù se voi potrete venire a questo spettacolo speciale molto personale del film diffuso fra la gente che sono anche i miei vicini e amici. |
From
Toronto to Pittsburgh to Jay Leno, "Capitalism"
Marches On Tuesday, September 15th, 2009 By Michael Moore Friends, It hasn't quite hit me that "Capitalism: A Love Story", my new film, will be opening in theaters in New York and L.A. just one week from tomorrow. And everywhere else on October 2nd. Is it already the fall? Having spent the last year and a half living pretty much under the radar and quietly putting together this movie for you, it is heartening, to say the least, to read the early reviews where Time Magazine called it "Moore's magnum opus", the Los Angeles Times has declared it my "most controversial film yet", and Variety has said that "Capitalism: A Love Story" is "one of Moore's best films". Wow. Honestly, I didn't know what to expect, considering this film is an all-out assault against the racket polite people like to call "Wall Street". My crew and I had one thought in mind while we were filming "Capitalism": What if the powers-that-be refuse to give us funding for the next movie after they see what we've put in this one?! And if that was the case, knowing that this documentary might be our last one for a while, what would we want to make sure we put in this film? That's a heavy thought, I know, but we did, indeed, set about making this movie and giving it everything we got, with an attitude that said loud and clear: "Take no prisoners!" The film is now completed and we left our world premiere at the Venice Film Festival with two of its prizes! "Capitalism: A Love Story" won the Leoncino d'Oro award, given to one film each year by a jury of young adults in Venice (they call it their "youth prize", meaning we were the top film among the young people at the festival). We were also awarded The Open Prize, given to the film that best honors the art of cinema (a group of Italian artists participating in the Venice Biennale hand out this cherished prize). Then, this past Sunday night, we landed in Canada for the North American premiere of "Capitalism: A Love Story" - and again, the film was met with wide critical acclaim and thunderous applause at the screenings (no, it wasn't just the sound of Canadians trying to keep their hands warm). But it wasn't till last night, at the annual convention of the AFL-CIO in downtown Pittsburgh, PA, that a packed house of rank-and-file union members - plumbers and nurses and steelworkers and 73 other trades - watched the U.S. premiere of our film and, I kid you not, the roof practically came off the place as the credits rolled. I've never witnessed, in my 20 years as a filmmaker, such a response to one of my movies. I'm sure the theater management must have been thinking a riot was going to break out. After years of having the crap kicked out of working people of this country, the crowd in Pittsburgh was ready to rumble after watching two hours of cinema that laid it all out about how Corporate America has gotten away with murder. I was profoundly moved by this overwhelming and enthusiastic response. I simply can't wait to bring this movie to your town and for you to see it! I know you will be shocked and surprised by a lot of what you will see in it. Once again, I've set out to show you things the nightly news doesn't dare show you. There will be some very wealthy men who will not be happy about this film's release. So be it. It's a free country, but more importantly, it's OUR country. It doesn't belong to the richest 1% who now - are you ready for this - have more financial wealth than the entire bottom 95% of the country combined!! Last night Jay Leno premiered his new prime time show on NBC. His in-studio guest was Jerry Seinfeld. Tonight (Tuesday), for his second show, his guest is... me! I know - that's crazy. My friends are taking bets on the exact hour today the executives at G.E. will call and pull the plug on this insanity. Or not. Assuming that doesn't happen, I invite you to tune in at 10pm ET/PT, 9pm CT/MT. I'll show, for the first time on national TV, a scene from the movie - and I might have another surprise for you. Well, I've landed in L.A. and it's time to get ready for the big show tonight. Thanks for all your support of my work in these past 20 years. I hope, together, we can make change happen in the coming months. That's what the majority voted for. That's what we all deserve. AND NO BACKING DOWN ON UNIVERSAL HEALTH CARE - THE INSURANCE COMPANIES MUST GO! That's all for now, my friends. Yours, Michael Moore MMFlint@aol.com MichaelMoore.com P.S. I'd like to invite any of you within driving distance to a very special premiere of my movie this Saturday, September 19th, in Bellaire, Michigan. It will be the first time the completed film will be shown in the state where I'm from and I'll be there to host it. It's a benefit for the local progressive Dems and you can get more info (and tickets!) by going to AntrimDems.org. I hope to see you there if you can make it to this very personal and special showing of the movie amongst the people who are my neighbors and friends. |
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Continua la raccolta di firme
la petizione sull'uranio impoverito
(vedasi la pagina principale - colonna di destra).
Al 13 ottobre le firme sono 88. Abbiamo avuto il sostegno dei verdi di Firenze e di un medico di Milano che sul tema tiene conferenze in tutta Italia. Alcuni volontari hanno mandato una news letter a varie associazione e blog on line che hanno risposto positivamente.
C'E' BISOGNO DI TUTTI E' ANCHE UN MODO PER RIBADIRE L'OPZIONE PACIFISTA.
Rammentate che il decadimento di questo materiale radioattivo (con un'emivita di 4,7 milioni di anni) produce nel corpo del contaminato milioni di emissioni radioattive all'anno. Ciò causa danni genetici enormi all'organismo, anche al DNA.
Le informazioni sugli effetti spaventosi dell' uranio impoverito vengono sistematicamente soppresse e minimizzate, in USA e in Italia. E' una verità drammatica che copre i drammi legati alle guerre combattute con armi radioattive! Drammi generati da reduci malati e/o dai loro bambini nati con difetti genetici.
Ricordiamo che nel 2006 L'Ecologist scrisse che i morti da contaminazione da uranio impoverito erano 10.000 in Serbia.
In Italia si stimano in 2500 gli ammalati, ci pare sbagliata per difetto! Anche perché si può essere contaminati anche facendo la guardia ad un magazzino di munizioni! Leggete anche "La Nazione" di lunedì 25 maggio 2009 a pagina 4 dove si dice che i morti accertati sono 174 e gli ammalati 2535. Dall'articolo si capisce che la legge di aiuto agli ammalati abbia gravi lacune e non garantisca l'assistenza. Non ci meravigliamo. Soprattutto non leggete pagina 5 perché la notizia non merita quello spazio!
PER AVERE ALTRE INFORMAZIONI CLICCA SUL NUMERO 41 e poi FIRMA LA PETIZIONE trovando l'apposito spazio nella pagina principale.
Pezzi passati: - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 - 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 61 - 62 - 63 - 64 - 65 - 66 - 67 - 68 - 69 - 70 - 71 - 72 - 73 - 74 - 75 - 76 - 77
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65 - Addio GM di Michael Moore
64 - SAGGIO Tolleranza zero per gli OGM e i loro promotori (ultima parte)
63 - Bernie Madoff "capro espiatorio" di Michael Moore
62 - Crisi alimentare: catastrofico calo nella produzione di alimenti
61 - SAGGIO Tolleranza zero per gli OGM e i loro promotori (parte 7°)
60 - SAGGIO Tolleranza zero per gli OGM e i loro promotori (parte 6°)
59 - SAGGIO Tolleranza zero per gli OGM e i loro promotori (parte 5°)
58 - La lettera di Michael Moore sul fallimento GM (vedi anche le lettere di Nader collegate)
57 - SAGGIO Tolleranza zero per gli OGM e i loro promotori (parti 3° e 4°)
56 - Amari presentimenti intorno al declino dell'impero statunitense
55 - SAGGIO Tolleranza zero per gli OGM e i loro promotori (parte 2°)
54 - SAGGIO Tolleranza zero per gli OGM e i loro promotori (parte 1°)
53 - La news letter di UnAltroMondo + Il parlamento europeo in degenerazione
52 - Il parlamento europeo in degenerazione
51 - Obama va al fast food
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