PECUNIA POWER

(diario della crisi: 2008 - primo mese: fase 2)

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06/04/2008 Inflazione o crisi: si decide il 10 aprile

di Futuroieri

Nel mese di Febbraio l'Istat tolse dal paniere dei prezzi l'hamburger e ci mise il navigatore satellitare. Il giochetto fu subito chiaro. Questo ammennicolo, inutile ai più e inutilizzabile nei decenni futuri, aveva avuto un prezzo altissimo cheè crollato col passare dei mesi e degli anni: da 3500 a 160 euro.

In pratica hanno inserito nel paniere una spesa enorme che nessuno a sostenuto per nascondere l'inflazione alimentare che insidia tutti.

Il risultato finale è la riduzione artificiale dell'inflazione, siamo a un falso 4%.

In tutto il mondo galoppa l'inflazione e tutti gli enti governativi lo tengono segreto: in USA dal 2000 non considerano carburanti e alimentari nel calcolo. Queste sono semplici falsificazioni.

L'inflazione c'è e cresce, deriva dall'aumento dei costi delle materie prime, dei carburanti e degli alimenti; questi incrementi sono provocati dalle speculazioni internazionali dei gruppi finanziari in crisi.

Il tema dell'aumento dei consumi merita una riflessione a parte e un approfondimento. Alcuni paesi, parlo di Cina, Ucraina e Russia hanno limitato le esportazioni di mais e cereali. Il loro mercato interno impone queste limitazioni! Anche laggiù i prezzi crescono ed il motivo è intuibile.

I grani scarseggiano. Cresce la domanda e non l'offerta.

Secondo le statistiche i cinesi hanno aumentato il consumo di carne da 20 a 50 chili a testa e questo accresce la domanda di cereali da foraggio che tolgono terreni a quei grani destinati al consumo umano. Mutano le abitudini alimentari nei paesi super popolati e per questo la domanda resterà superiore all'offerta. Altro terreno è sottratto ai cereali dalle oleaginose che sono coltivate per produrre bio - carburanti, in primis l'olio di palma.

Secondo la FAO i prezzi agricoli sono aumentati del 36%, leggi inflazione, penuria e fame nel terzo mondo.

Tasso assai vicino all'inflazione in USA che come vi abbiamo detto in un pezzo precedente è al 30%.

E in Europa? Stime non precise parlano del 9% per i tre anni passati, il livello più basso si deve alla nostra forza industriale da un lato e al super euro dall'altro. Comunque essa è in crescita.

Sapremo tutto il 10 aprile, quando ci sarà la riunione dei banchieri della BCE.

OGNI TAGLIO DEI TASSI OLTRE IL MEZZO PUNTO VUOL DIRE INFLAZIONE E SOPRATTUTTO VUOL DIRE CRISI DELLE BANCHE.

Io mi aspetto il taglio di un punto e una crescita dell'inflazione verso il 12 - 13 per cento minimo, si può arrivare anche ad un 17%. Altri opinionisti credono che i tassi resteranno invariati, visto che Trichet teme l'inflazione più del rallentamento produttivo. Nessuno sa se ci saranno nuove iniezioni di moneta o nuovi prestiti a breve. A febbraio l'Euro valeva 1.44 sul dollaro ora siamo sopra quel livello di un insopportabile 10%. Tagliare si deve per aiutare gli esportatori e per non scatenare il domino dei fallimenti bancari!

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