PECUNIA POWER

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26/02/2008 CRISI E STAMPA ASSISTITA

di Futuroieri

Vola il petrolio e vola l'euro, stanno costruendo il trampolino dal quale presto si getteranno gli investitori della borsa di Tokio che sono soffocati dai mutui sub - prime!

Le banche sono in crisi, fanno prestiti usurai, mutui non rimborsabili per poi regalare le case a finanziarie di comodo.

Le avete lette queste notizie.

Non credo eppure sono fatti noti ai grandi giornali che non si preoccupano di mettere in guardia i poveri piccoli risparmiatori. Ha ragione Beppe Grillo, la stampa non è libera ed anche per questo motivo si fa foraggiare dai finanziamenti pubblici.

Una stampa foraggiata perde la sua funzione politica e il suo obbligo di inseguire la notizia e il favore dei lettori.

Le scelte elettorali e l'opinione dei cittadini da formare degradano in condizionamento o talvolta in disinformazione. Se la stampa fosse libera il cittadino potrebbe farsi un'idea dell'operato del governo per decidere se confermare o togliere la fiducia. Quando la stampa è foraggiata invece scompaiono le notizie scomode e col tempo le notizie stesse. Restano pettegolezzi, temi secondari, pubblicità ....

Nel 2007 hanno ricevuto contributi pubblici le seguenti pubblicazioni:

La Stampa 2.600.000 euro per stampare 300.000 copie al giorno;

Il Messaggero 1.200.000 euro per stampare 320.000 copie al giorno;

Il Sole 24 Ore 3.100.000 euro per stampare 400.000 copie al giorno;

RCS e L'Espresso hanno ricevuto a testa 8.000.000, qualcosa di più RCS 8,6 milioni.

Questa è la grande stampa, ha bisogno di questi soldi, perché li riceve in silenzio, cosa danno in cambio? Io credo di saperlo: da una lato si ha un informazione standard e partitocratica, dall'altro c'è la soddisfazione di essere i favoriti della corte. Questi soldi possono finire ovunque. Si tratta di giornali che potrebbero fare senza. La loro forza sta nel prestigio acquisito nei decenni passati. Non hanno futuro ...

Veniamo ad un altro aspetto del problema ovvero ai giornali super finanziati dallo stato. Libero ha ricevuto 5.370.000 euro, il Foglio 3.500.000 e il Riformista 2.700.000. Questi sono tre giornali di partito senza dichiararlo. Senza questi soldi chiuderebbero? Uno di sicuro, l'altro farebbe poco e il terzo sarebbe un giornale cittadino. Abbinate voi le risposte alle riviste.

Ho lasciato in fondo la stampa ufficiale di partito, Liberazione esiste perché riceve 3.700.000 euro e l'Unità invece dovrebbe smettere di ricevere 6.400.000, visto che il PD ha scelto l'altro giornale di partito come organo ufficiale. Chiuderà? Mah è una vita che giocano con i falsi allarmi.

Il punto interessante è un altro. Perché questi giornali ricevono somme così eccessive viste le loro reali dimensioni? Le risposte sono due, da un lato si cerca di controllare anche il dissenso che ha costi maggiori, dall'altro si tratta di personaggi che conoscono la casta ma non ne fanno parte a pieno titolo. Con i soldi vengono integrati nel sistema. Non hanno presente e rischiano di avere un futuro.

Il potere controlla tutto, ma la gente lo sa e la crisi dilagante farà il resto. La stampa foraggiata è morente e non curabile. Internet sarà il futuro e la carta è diventata come il marmo o il papiro quando fu scoperta la stampa a caratteri mobili. Ora l'informazione si fa sui blog o sui punto com o punto it. Certi giornali accettano il controllo governativo e ricevono il finanziamento senza sapere che è una pensione anticipata. Se lo sapessero risparmierebbero qualcosa!

 

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