PECUNIA POWER
(diario della crisi: 2008 - fine terzo mese in Europa)
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25/06/2008 L'EVOLUZIONE DELLA CRISI
di Futuroieri
La fine del mese vedrà arrivare i primi colpi duri della crisi che deflagrerà nei mesi estivi e alla fine dell'anno. A fine agosto si prevede che il dollaro raggiungerà quota 1.75 soprattutto se si scoprirà che la banca Lehman Brothers è bollita e sono in perdita forte le agenzie governative americane che si occupano di credito industriale.
Il petrolio non tornerà sotto i 135 dollari: le fughe di notizie sono divergenti: alcune dicono che a fine agosto sarà a 150 e poi inizierà a calare, altri dicono che continuerà a salire fino a 200, ci arriverebbe a dicembre e poi calerebbe!
BORSA ITALIANA
Siamo scesi sotto 30000 dopo che aveva retto per un po' quota 32000. Come saprete alcune crisi saranno inevitabili, praticamente certe, credo che la nuova soglia di resistenza sia tra 27000 e 28000, in caso di fatalità si arriverebbe anche a 25000. Tutto dipende dalla sofferenza della Fiat. Seat e Alitalia hanno già smobilitato gran parte dei loro valori! La ripresina degli ultimi giorni mi sembra debole.
MA QUALE SAREBBE LA CAUSA PRIMA DI QUESTA CRISI CHE NON HA UGUALI DAL 1929 AD OGGI? L'imputato primo è la deregulation internazionale e l'irresponsabilità delinquente che ne è derivata con il passare degli anni. La mancanza di regole ha favorito le speculazioni di ogni tipo e ha fatto diventare le produzioni un fastidio da delocalizzare e globalizzare in qualche terra perduta nel terzo mondo.
CHI SARA' IL PROSSIMO A CADERE?
Ci sono tre candidati: la banca Lehman Brother o le agenzie governative Fanny Mae e/o Freddie Mac. Non si può dire a chi toccherà. Zoppicano anche tante altre banche e tante imprese medie e grandi. Il disastro è certo e sempre più vicino.
COME STANNO GLI ENTI PUBBLICI AMERICANI?
La polemica sul comune di Roma è solo la punta dell'iceberg. I titoli di debito degli enti pubblici americani continuano a scivolare veloci verso il basso, si rischiano molte insolvenze. Per molti è cartaccia da non comprare. Con cosa finanzieranno i servizi, le scuole gli ospedali o l'assistenza agli anziani. Lo stesso vale in qualche caso anche per l'Italia.
STANNO MALE ANCHE I FONDI PENSIONI USA, ALCUNI DOVRANNO LIQUIDARE I LORO PORTAFOGLI.
I nostri vegetano. Non mi meraviglio se si parla di quota 1.75 per il dollaro entro due mesi. Sinceramente non sono curioso di vedere questo disastro. Soprattutto temo eventuali conseguenze politiche e belliche!
E' LA CRISI DEL LIBERALISMO?
Apparentemente si. Ma aspettiamo che passino le olimpiadi e anche la Cina avrà un ruolo nel disastro. Il comunismo mercantile ha fatto da alcuni anni la scelta entusiasta della globalizzazione ed è oggi il primo fornitore del consumismo americano. Ha riserve monetarie enormi (in dollari), ha i titoli americani. Ad oggi i dollari valgono la metà di quello che valevano cinque anni fa! La Cina ha un curioso destino: lo stesso dell'America. Presto avrà una crisi di produzione eccessiva, i licenziamenti e l'inflazione .... Altro che la rivolta tibetana.
POST SCRIPTUM: Ad aprile i consumi sono calati del 2,3% e dopo anche di più!
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