PECUNIA POWER

(diario della crisi: 2009 - Quattordicesimo mese di SESSANTA)

P.S. qualcuno vocifera di un ventennio critico

La recessione: dilagherà nel 2009

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19/04/2009 IL RITORNO DELLA FIAT E IL TRACOLLO DI GM.

di F. Allegri

La borsa di Milano continua a crescere spinta dai buoni risultati di alcune grandi industrie, FIAT su tutte, ma non solo.

Mentre scrivo la borsa ha superato quota 18500 e siamo vicini a un + 2% giornaliero. La ripresa finanziaria va avanti da varie settimane ed è favorita dalla condizione meno grave delle nostre banche e da un certo interesse finanziario internazionale per il nostro mercato.

Credo che fino al G 8 non avremo problemi.

E se pensiamo che poche settimane fa la borsa era fra i 13000 e 14000 punti, il recupero è sostanzioso.

L'Italia va in contro tendenza, ma la recessione non è superata, sia in Italia che altrove.

Qui continua la decimazione delle imprese e purtroppo non vedo l'attenzione necessaria come non la vedevo nei mesi passati verso le varie crisi che si sono succedute.

Che siamo ancora in recessione ce lo dicono due dati, uno è quello della crescita cinese ferma ad un 6% molto inflazionato e dall'altro abbiamo la crisi del settore automobilistico negli USA.

Il salvataggio di GM, Ford e Crysler è stato avversato politicamente e alle mancate vendite non si può supplire con iniezioni di liquidità.

La parte più debole del trio è GM che ha impianti e modelli superati, inquinanti e costosi .

E' in atto un processo di salvataggio complesso che spera di usare i vantaggi di eventuali ridimensionamenti, ma deve fare i conti con i fondi pensionistici collegati a tali imprese.

Tanta gente rischia di perdere il diritto alla pensione e altri potrebbero perdere tutta o parte di quella che percepiscono.

Parleranno a lungo di GM sempre tacendo questo fatto che è il problema principale.

Si va verso uno spezzettamento che allontanerà di pochi mesi la liquidazione.

Non viviamo una ripresa che passerà alla storia, si tratta di piccole positività.

Una ripresa sostanziale dovrebbe creare nuovi posti di lavoro invece se ne perderanno altri perché molte realtà produttive sono ancora in difficoltà.

L'appuntamento col destino resta fissato per giugno!

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