PECUNIA POWER
(diario della crisi: 2009 - TREDICESIMO mese di SESSANTA)
P.S. qualcuno vocifera di un ventennio critico
La recessione: dilagherà nel 2009
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16/03/2009 Se a luglio accadesse l'irreparabile
di F. Allegri
In giro nessuno ritira la previsione catastrofica mentre in TV qualcuno comincia a parlare di crisi passata o si insiste sulla ripresa del 2010. Ricordo bene che in passato la disinformazione non aveva detto che era arrivata la recessione: hanno atteso che l'impatto fosse duro.
Intanto informo amici e lettori fedeli che so il nome della prossima banca vicina al crollo e annuncio che approfondirò il discorso in merito a maggio, credo che sarà il momento giusto per farlo.
Riprendo il filo per dire che purtroppo gli stati si stanno coinvolgendo sempre più nella crisi e i lamenti dei nostri comuni sono fuori luogo per due motivi.
Da un lato deve essere chiaro che gli enti pubblici non possono spendere di più mentre dall'altro devono farlo meglio. Ben venga un patto di stabilità severo, un benvenuto al contenimento delle spese e infine un plauso a quegli amministratori che affronteranno la crisi con fantasia.
Questa settimana non dovrebbe essere critica; oggi le borse sono ripartite da quota 13800 e io mi aspetto un consolidamento sopra 14000, posso aspettare anche qualche giorno. In questo momento l'indice S&P/Mib è a 14199 e credo che risalirà ancora nel corso della settimana.
Insomma siamo alla tregua armata con la recessione mentre intorno a noi, fuori d'Italia, riavremo qualche altra cattiva notizia.
Da alcuni mesi vari siti internet discutono sul come sopravvivere alla crisi. Magari pensano a tracolli che esorcizzano in questo modo. Certo in USA ci sono persone che hanno pagato metà casa e ora vivono in una tenda o in un camper, ma qui non credo che si debba parlare di situazione simile a quella di Sarajevo assediata o di Robinson sull'isola del tesoro. Su internet qualcuno lo ha fatto, anche più volte.
Mi sembrano allarmi eccessivi, ma preferisco questi ululati rispetto al silenzio e alle riduzioni dei problemi, anche se si toccassero i minimi del 1929 avremmo il caos in tutte le grandi città. Sinceramente è presto e fuori luogo il parlare di un'apocalisse simile o di iper inflazione, soprattutto in un Italia che ha mille risorse per scongiurare simili prospettive. In Italia ci sono soldi per acquistare i BOT anche quelli che rendono l'uno per cento, ma non bisogna abbassare la guardia o minimizzare le difficoltà.
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