PECUNIA POWER

(diario della crisi: 2009 - Quattordicesimo mese di SESSANTA)

P.S. qualcuno vocifera di un ventennio critico

La recessione: dilagherà nel 2009

$$$

08/04/2009 I mesi duri della crisi

di F. Allegri

L'altra sera ho incontrato alcuni operai che stanno per andare in cassa integrazione e mi hanno chiesto delle spiegazioni sulla crisi. Per prima cosa mi hanno detto che in 20 anni non si era mai verificata una crisi simile.

Come premessa va bene, infatti questa crisi è la più grave della storia del capitalismo italiano. Le domande principali sono state quelle sulla durata della crisi e quella sul suo periodo più duro.

Quando mi si chiede quale sia il periodo più duro, non ho esitazioni: "E' in corso!" La durezza è in relazione con i licenziamenti e la cassa integrazione e questi continueranno fino e durante l'estate.

Su quanto durerà la crisi ho scritto spesso, fino a luglio non rivedrò le mie previsioni, dopo il 3 luglio rifarò i miei calcoli e vi farò sapere!

Non credo che l'Italia sia in pericolo, a dicembre si parlò di sindrome Argentina, ma io a questo non ho mai creduto e la condotta di Berlusconi al G 20 mi ha dato altri conforti, l'ultima riprova.

Da questo punto di vista il fatto che ospiteremo il G 8 è un'altra garanzia per la stabilità della nostra economia. Non crolleremo nei prossimi mesi! Anzi abbiamo in mano alcuni strumenti per aiutare chi cade.

L'economia italiana con tutti i suoi difetti ha due peculiarità che in gran parte la preservano dalla crisi (con l'eccezione del Veneto e del Val d'Arno). Le peculiarità sono il dinamismo e la differenziazione produttiva. Nelle regioni tra parentesi subentra un problema diverso quello della produzione di beni voluttuari e questo è un bel problema.

Il grande rischio italico era quello della bancarotta, ma ad oggi parlerei di falso allarme e forse di procurato allarme! Certo qualcuno lo fa per bramare la moderazione sociale, altri per ignoranza e malafede. Il rischio delle aste di titoli di stato deserte non s'è verificato, anzi abbiamo avuto gli accaparramenti! Come mai questo? Risponderò con un proverbio: nel paese dei ciechi, lo strabico è il re. Tradotto in economica significa che la nostra Italia è meno brutta di come la dipingono e rischia meno di altri. Al G 20 ad esempio siamo entrati nel gruppo dei vincitori (solo nel breve), ovvero gli anglosassoni e i giganti asiatici. Nei prossimi mesi consiglio di monitorare l'Europa continentale e l'USA, ma quest'ultimo va considerato come il grande malato che per miracolo ancora vive. Al G 20 gli USA sono stati protagonisti, ma vedremo nei prossimi mesi i risultati concreti.

Nel mondo ci sono montagne di debiti inesigibili con le loro scadenze. Per ora si pagano con la fiscalità e questo comporta il calo degli investimenti. Tali debiti hanno le loro scadenze e la prima arriverà a giugno e a luglio. Possiamo considerare quei mesi come il crocevia della crisi!

Entro quei mesi altre imprese crolleranno strangolate dalla mancanza di credito o dal calo degli ordinativi o da entrambi. Nel tunnel della depressione non si vede ancora luce, ma siamo quasi a metà del viaggio e la cosa conforta solo chi guarda indietro!

C'è anche un pericolo nuovo davanti a noi che va scongiurato. Si chiama inflazione. Fino ad oggi non si è verificata perché la moneta stampata è inferiore ai debiti che sono stati cancellati perché inesigibili. Ma l'economia che soffre e la concorrenza che elimina concorrenti creeranno presto le possibilità di ria lzo dei prezzi. Solo allora vivremo l'ultima fase della crisi, la fase che chiamerei della crisi generalizzata. Oggi soffre davvero solo chi perde il lavoro non chi non potrà più andare al mare alle Bahamas!

Quando la crisi sarà generalizzata il dollaro raggiungerà i suoi minimi e i suoi effetti si faranno sentire in Cina (la più grande cassaforte dei dollari della globalizzazione) e in Europa. In quel momento alcuni stati non sapranno a chi vendere i loro titoli di stato. Per ora tale rischio è lontano ma alcune precauzioni sarebbero utili e tra queste la principale è la riduzione degli sprechi e delle spese inutili.

Ad oggi infatti siamo in una fase di deflazione dove chi detiene capitali, crediti e redditi certi non se la passa male. Il problema è però la disoccupazione crescente che in futuro sarà ridotta con l'inflazione che darà qualche aiuto agli indebitati che riuscissero a trovare un lavoro.

Per leggere le edizioni precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 61 - 62 - 63 - 64 - 65 - 66 - 67 - 68 - 69 - 70 - 71 - 72 - 73 - 74

ULTIMI ARTICOLI POSTATI

74 - 01/04/2009 I grandi scoprono la crisi nel momento di tregua. Sono gli ultimi arrivati?

73 - 24/03/2009 Un giorno entusiasmante solo per Barack Obama

72 - 20/03/2009 Un punto sulla crisi che non è un'influenza in un corpo sano

71 - 16/03/2009 Se a luglio accadesse l'irreparabile

70 - 14/03/2009 La previsione decisiva

69 - 05/03/2009 La settimana più dura della crisi

68 - 02/03/2009 Crollano le borse: è l'aggravamento della crisi

67 - 26/02/2009 I salvataggi delle banche: inevitabili o illegali?

66 - 18/02/2009 Crollata un'altra diga

65 - 16/02/2009 Beppe Grillo e le banche

64 - 10/02/2009 In futuro gli anziani parleranno della crisi del 2009

63 - 07/02/2009 LA CRISI FRA 2008 E 2009

62 - 02/02/2009 Trepidare per le banche? + Pezzo di Benetazzo

61 - 26/01/2009 Saldi sull'Euro

60 - 25/01/2009 Tutelare i risparmi oggi

59 - 20/01/2009 Crisi dei mutui e del lavoro

58 - 16/01/2009 La crisi ieri e oggi

57 - 13/01/2009 La crisi riparte dall'oriente

56 - 09/01/2009 Ristagna la politica e l'economia

55 - 29/12/2008 Finisce l'anno con l'euro alle stelle e ci sono timori per stato sociale e pensioni

54 - 24/12/2008 INFORMAZIONE E CRISI: meno male che c'è frate indovino.

53 - 15/12/2008 Crisi, disinformazione e la recessione in Valdelsa.

52 - 10/12/2008 Qualcosa sta peggiorando

51 - 29/11/2008 I paladini della speculazione

50 - 20/11/2008 La crisi in Inghilterra

49 - 17/11/2008 Quando la padrona era la speculazione: ieri, oggi e domani

48 - 10/11/2008 Le onde dei prezzi

47 - 05/11/2008 Quattro mesi di crisi nera: riflessioni.

46 - 30/10/2008 I primi tre passi nella crisi (CDS o carte di credito)

45 - 26/10/2008 Quanto vale la borsa di Milano?

44 - 17/10/2008 Mala finanza e timide speranze

> PAGINA PRINCIPALE > GREPPIA ITALIA > MONDO PICCINO > CRITICA LOCALE > PENSIERIDEE

09-04-09 14.22