PECUNIA POWER

(diario della crisi: 2009 - Diciassettesimo mese di SESSANTA minimo)

P.S. qualcuno vocifera di un ventennio critico

La recessione: dilagherà nel 2009 alla faccia delle ripresine

$$$

17/07/2009 La crisi fra i solleoni di luglio

Di F. Allegri

Ne ho indovinata un'altra! Certo è una piccola cosa che non ha la grandezza della mia intuizione del fallimento Lehman dello scorso settembre, ma è rilevante.

Ricordo ai miei lettori che avevo fissato la scadenza del G 8 e che ritenevo che questa assemblea mondiale avrebbe evitato grandi sfracelli per tutti, soprattutto all'Italia. L'ipotesi mi pare verificata.

Ora dobbiamo porci la nuova domanda chiave: quali sviluppi per la crisi?

Secondo vari pensatori la catastrofe è rinviata, si parla di ottobre come mese cruciale.

Io vorrei aspettare almeno un paio di settimane per valutare le prime conseguenze economiche del G 8 e per ora mi limiterò ad alcune considerazioni preliminari.

I dati da considerare sono la crescita cinese che ad oggi è all'8% e il nostro deficit che fra minori entrate e sprechi diffusi è cresciuto ancora ed è cresciuto troppo.

A questi dati va aggiunta una nota politica su Tremonti e Berlusconi. Si continua con la litania che ha riportato al 1938 le vendite dei giornali e costretto molte TV ad andare in esilio sul digitale. La litania è questa: prima la crisi non c'era ora è già passata!

Mi piacerebbe sapere quanto è stato lungo quel momento di crisi che nessuno dei nostri governanti ha rilevato. Certamente (per loro) deve essere stato intenso perché di fatti critici verificati ce ne sono stati molti.

A questo proposito vado contro corrente per quel che riguarda il settore automobilistico, vi invito a leggere la lettera di Nader (se non l'avete fatto) su la crisi GM e Chrysler. Nei prossimi giorni tradurrò una lettera personale di M. Moore, ma già ora si può dire che questa crisi non è superata, il risanamento ha pesato sui destini di cittadini semplici e soprattutto il mercato mondiale ha avuto una piccola ripresa grazie agli aiuti dei vari stati. Siamo all'illusione della ripresa.

Fatta questa breve parentesi traggo proprio questa conclusione sui nostri governanti: siamo all'illusione della ripresa, alle proprie speranze e desideri venduti come realtà dimostrate.

Forse è anche per questo motivo che il nostro governo ha i mesi contati e va avanti passando da un breve mandato a termine ad un altro.

A chi parla di crisi economica ad ottobre ricordo che per quel periodo sono previste delle perturbazioni anche sul governo.

Di certo ad ottobre cadranno le foglie dagli alberi!

Quello che più mi stupisce è però un altro fatto che ha basi culturali. Bisogna constatare che questa crisi è stata preannunciata ed analizzata meglio da ambienti moderati e con varie sfumature di destra. Spesso si tratta di piccole realtà, ma non sono emarginate.

Oltre a questo abbiamo gli imprenditori con i loro commerci, i loro acquisti e le loro vendite e anche questi conoscono gli andamenti dei loro settori e in pochi momenti sanno come vanno le imprese di amici e colleghi. Insomma se c'è un mondo che conosce la crisi e la vede tutti i giorni questo è il mondo del centro destra.

E allora perché si fa finta di nulla?

L'unica spiegazione che so darmi è che non c'è una lira in cassa.

Hanno speso troppo? Non lo so, certamente hanno speso male e sprecato come sempre!

Tutta l'Europa perde e gli altri paesi continentali perdono più di noi perché hanno la finanza in disgrazia e impantanata nei titoli tossici perché hanno una manifattura di pregio più debole di noi e infine perché dipendono dalla industria pesante che in questo periodo soffre di una particolare concorrenza cinese se è vero che gli USA hanno dovuto mettere un dazio del 700% (settecento) sull'acciaio cinese.

La Germania ha stimato le sue perdite nette per colpa della crisi intorno al 7% senza tenere conto del fatto che alcuni bilanci delle banche tedesche sono sospetti e forse gonfiati. Per il Regno Unito si parla di una perdita superiore, non ci sono certezze, ma la svalutazione della sterlina e il declassamento del loro rating fanno accreditare l'idea di un calo vicino al 10%. Lo stesso disastro vale anche per gli altri paesi.

Credo di aver già detto che l'Italia era il malato europeo meno grave perché aveva una sola malattia. Lo confermo, ma devo constatare che non c'è in Italia un medico che si preoccupi delle cure del caso, e questo è pericoloso. In Europa nessuno nega la crisi e non credo che questo sia dovuto solo alla maggiore gravità del problema. Il 2010 in ripresina è la pia speranza dei più.

Forse ci sono troppi intellettuali provinciali in questa sperduta provincia dell'impero mondiale.

____________________________________________________________________

Per leggere le edizioni precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 61 - 62 - 63 - 64 - 65 - 66 - 67 - 68 - 69 - 70 - 71 - 72 - 73 - 74 - 75 - 76 - 77 - 78 - 79 - 80 - 81 - 82 - 83 - 84 - 85 - 86 - 87 - 88

ULTIMI ARTICOLI POSTATI

88 - 06/07/2009 Crisi oltre ogni jella

87 - 05/07/2009 La crisi nei giorni del G 8

86 - 12/06/2009 Il G 20 due mesi dopo

85 - 02/06/2009 La crisi USA vista in profondità

84 - 26/05/2009 Il terremoto della recessione

83 - 21/05/2009 Recessione e nuove povertà

82 - 15/05/2009 Come si esce dalla crisi? Se si esce!

81 - 13/05/2009 Il furto scientifico del lavoro

80 - 10/05/2009 Perché non hanno fatto fallire le banche USA?

79 - 03/05/2009 La ripresotta!

78 - 20/04/2009 L'Italia della piccola industria

77 - 19/04/2009 Il ritorno della FIAT e il tracollo di GM

76 - 15/04/2009 Il mastodonte finanziario e la tregua primaverile.

75 - 08/04/2009 I mesi duri della crisi

74 - 01/04/2009 I grandi scoprono la crisi nel momento di tregua. Sono gli ultimi arrivati?

73 - 24/03/2009 Un giorno entusiasmante solo per Barack Obama

72 - 20/03/2009 Un punto sulla crisi che non è un'influenza in un corpo sano

71 - 16/03/2009 Se a luglio accadesse l'irreparabile

70 - 14/03/2009 La previsione decisiva

69 - 05/03/2009 La settimana più dura della crisi

68 - 02/03/2009 Crollano le borse: è l'aggravamento della crisi

67 - 26/02/2009 I salvataggi delle banche: inevitabili o illegali?

66 - 18/02/2009 Crollata un'altra diga

65 - 16/02/2009 Beppe Grillo e le banche

64 - 10/02/2009 In futuro gli anziani parleranno della crisi del 2009

63 - 07/02/2009 LA CRISI FRA 2008 E 2009

62 - 02/02/2009 Trepidare per le banche? + Pezzo di Benetazzo

61 - 26/01/2009 Saldi sull'Euro

60 - 25/01/2009 Tutelare i risparmi oggi

59 - 20/01/2009 Crisi dei mutui e del lavoro

58 - 16/01/2009 La crisi ieri e oggi

> PAGINA PRINCIPALE > GREPPIA ITALIA > MONDO PICCINO > CRITICA LOCALE > PENSIERIDEE