PECUNIA POWER
(diario della crisi: 2008 - SETTIMO mese di SESSANTA)
La recessione è evidente
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12/10/2008 Contro la crisi la banca cooperativa JAK
di Futuroieri
La sigla JAK significa Jord Arbejde Kapital. Si tratta di una banca cooperativa fondata in Danimarca nel 1931. All'inizio mise in circolazione una sua moneta come lo SCEC, ma presto il governo danese l'abolì. Nel 1934 la banca introdusse un sistema di risparmio e prestito senza interesse che dopo mille difficoltà si affermò nel 1944 e poi decadde.
Nel 1965 ci fu il rilancio: un'associazione svedese no profit Jord Arbete Kapital - Riksforening for Ekonomisk Frigorelse (Terra Lavoro Capitale - Associazione Nazionale per l'Emancipazione Economica) sviluppò quel sistema e ottenne la licenza bancaria nel 1997. La sede è in Svezia a Skovde. Il fine di JAK è l'abolizione dell'interesse e la creazione di una società senza interessi bancari anche non speculativi.
Chi ottiene un prestito JAK paga il servizio, i suoi 35000 soci hanno vari vantaggi soprattutto a livello locale. La banca appartiene ai soci, ognuno ha 1 azione e partecipa al consiglio direttivo annuale. La banca JAK è alternativa alle banche speculative, alle loro rendite; essa offre un servizio di risparmio e prestito libero dal concetto di interesse speculativo. I soci si prestano i soldi tra loro: possiedono 97 milioni di euro, di questi soldi 86 milioni sono stati prestati gli anni passati. Chi contrae un prestito sostiene spese amministrative e associative pari ad un Indice Sintetico di Costo del 2,5% fisso. Il prestito si basa sui punti di risparmio accumulati nei periodi di risparmio e consumati quando si chiede un prestito.
L'idea di base che rende sostenibile l'intero sistema è che i punti di risparmio guadagnati debbano per forza eguagliare i punti di risparmio spesi.
Se quando si chiede un mutuo i punti di risparmio sono insufficienti, il contraente dovrà risparmiare durante il periodo di estinzione del prestito. In questo modo accumulerà nuovi punti di risparmio. Quando i punti di risparmio saranno in equilibrio sarà possibile prelevare i risparmi obbligatori versati: per essere chiari ci sarà la restituzione di una cifra importante grazie al fatto che tali soldi sono stati prestati nel frattempo ad altra gente.
PS: per dire due parole sul cimitero delle banche dico solo che viviamo una fase di panico motivato. Se la borsa di New York e Londra sono al loro valore naturale, forse Milano vale qualcosa di più di quota 20000. Unicredit permettendo!
Comunque sia non dimenticate che tanti altri sfasci dovranno accadere e per la prima volta i crolli di borsa hanno preceduto i disastri economici.
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