PECUNIA POWER

(diario della crisi: 2008 - terzo mese in Europa)

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08/06/2008 UNA NUOVA CRISI IN VISTA: IL CASO IRLANDESE

di Futuroieri

Anche questa piccola isola vive una difficile crisi. La sua economia è in recessione e le sue banche soffrono le insolvenze legate ai soliti mutui casa e sono piene di debiti. Qualcuno propone la na zionalizzazione che porterebbe al trasferimento dei loro debiti sulle spalle dello stato. La recessione arriva dopo anni di boom economico, la disoccupazione cresce!

Anche questo paese soffre a causa della BCE e della sua politica del tasso di interesse europeo uguale per tutti. Quando il tasso era al 2% le banche irlandesi concessero facilitazioni creditizi ai loro concittadini, sia mutui che prestiti. Tutto questo favorì un boom edilizio: il settore edile è tuttora la maggiore industria del paese.

Le famiglie sono super indebitate, in percentuale i loro debiti sono il doppio delle loro possibilità di spesa.

ORA IL VENTO E' CAMBIATO.

Le banche sono sovraesposte, le case perdono valore e molti debitori diventano insolventi poi c'è la BCE che applica un tasso del 4.5% e progetta di aumentarlo per combattere l'inflazione. Si rischia lo strangolamento! La recessione si sta trasformando in depressione e le istituzioni non possono attuare le politiche anti crisi a causa dei vincoli europeisti fissati in tempi di crescita.

In Irlanda c'è una doppia recessione e nei prossimi giorni si vota un referendum per ratificare il Trattato di Lisbona. Una bocciatura avrebbe anche delle ragioni economiche. (Ne abbiamo già parlato nel forum e ci ritorneremo).

LA SPACCATURA DELL'AREA DELL'EURO

Una bocciatura del trattato avrebbe conseguenze immediate, ma non sul piano economico: nessuno aiuterà gli irlandesi a superare la crisi in ogni caso. Se la crisi dei derivati avrà le dimensioni che molti paventano le banche centrali non riusciranno a salvare nessuno! Si parla di milioni di milioni di dollari, mah! Certo la mole dei derivati è quella, ma la loro svalutazione non dovrebbe essere abissale, penso e spero sia di pochi punti.

UNA CERTEZZA

Il nuovo balzo del petrolio di ieri rende evidente che sono in atto politiche speculative massicce, certamente tra qualche giorno la recessione sarà ufficializzata, ma si sente nell'aria l'odore di qualche brutta notizia. Per ora dollaro, Euro e petrolio sono sull'altalena e quando accade questo si deve parlare di speculazioni a breve, mordi e fuggi. Solo il passare del tempo permetterà di calcolare la tendenza. Un consiglio: risparmiate (benzina in primis) e se avete dei soldi comprate beni tangibili, un campetto non sarebbe male! E non dimenticate le denuncie dei russi; qualcosa bolle in pentola .....

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