PECUNIA POWER
(diario della crisi: 2008 - primo mese: fase 2)
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01/04/2008 La crisi in Asia e in Europa. Euro e inflazione
di Futuroieri
Stanotte è finalmente finito il mese nero della borsa giapponese con un piccolo rialzo dell'uno per cento che chiaramente non colma le perdite dei mesi passati. Nel mese di marzo la borsa di Tokio ha perso 950 punti ovvero almeno un 8% che si somma ad un 10 perso nei mesi precedenti. Siamo a quota 12656. Non è stato un tracollo ma un ridimensionamento netto.
La crisi non è finita, colpirà ancora, anche il Giappone e l'USA, ma soprattutto l'Europa. La notizia nuova è quella della svalutazione della UBS e della deutsche Bank nel primo trimestre. In questi giorni si parla di nuovi ribassi dei tassi ufficiali, il taglio del tasso della fed è certo ed atteso per fine aprile e invece non sappiamo cosa farà la BCE, ma prima o poi un taglietto va fatto visto che presto il petrolio tornerà sotto i 100 dollari oggi è a 101,50.
Mercato globale, crisi globale: e non tutti capiscono che c'è un rapporto di causa effetto, anche se solo parziale.
Infatti un sistema economico internazionale non può reggere se tutto viene prodotto in Cina e poi venduto in occidente! Solo oggi tutti ammettono la crisi, ma continuano a sbagliare le proporzioni o non vogliono dire che il mondo è atteso da 3 anni duri forse durissimi se ci saranno nuove guerre nel Golfo Persico.
Non esiste un'Europa felix.
Si illude chi crede che l'Europa sarà toccata solo marginalmente dalla crisi dei sub prime americani. La forza dell'euro non è collegata all'esposizione delle banche le quali nascondono in mille modi i loro debiti: solo quelle italiane hanno un'esposizione minore perché in questi anni hanno investito meno a livello internazionale e in modo più tradizionale. Non avevano la forza e la malizia per fare certe speculazioni. I loro interessi di casta avevano altre direzioni. Nell'occhio del ciclone sono già entrate banche inglesi tedesche e francesi e per ora sono state salvate dai cosiddetti maxi prestiti della Bce e delle altre banche centrali internazionali.
In verità esiste un unico sistema bancario speculativo.
E' un sistema di disonestà, avidità e menzogna. L'Europa avrà la sua depressione, più o meno grande a seconda dei vari paesi e saranno diversi anche i tempi.
In Spagna la crisi colpirà il settore immobiliare e questo comporterà una disoccupazione crescente. Intanto le sue banche si indebitano con la Banca Centrale Europea emettendo nuovi mutui. Danno carta in cambio di altra carta con la reciproca garanzia di fare altrettanto in futuro. Questi titoli hanno un rating incredibile (AAA) e quindi devono pagare interessi bassi, per ora. Queste scelte hanno scongiurato lo scoppio della bolla immobiliare, ma è un mercato fermo e praticamente finito. Sono scelte che non fanno ripartire l'economia! Serve il ritorno alla produzione, è l'unico modo per scongiurare una crisi che si avvicina. E' arriverà all'improvviso! Per molti ....
E non dimentichiamoci che l'inflazione reale in Usa è già oltre il 30% e quella europea oscilla tra il 10 e il 15 per cento (ammettono solo il 4). E non credo che sia possibile svalutare l'euro, almeno a medio e lungo termine. Il discorso sarebbe diverso nel breve.
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